Diego Alberto Milito, cinque anni dopo l’ultima volta, è campione d’Argentina. Nel 2014 lo diventò da attaccante, ieri nel ruolo di direttore sportivo. Il primo titolo da dirigente arriva con una giornata di anticipo, grazie al pareggio conquistato in casa del Tigre che interrompe il quadriennio targato Boca Juniors e Lanùs. Quattro punti di vantaggio sulla sorpresa Defensa y Justicia, miglior attacco e miglior difesa della divisione.

L’Academia vince anche senza Ricardo Centuriòn, autore della rete decisiva che cinque anni fa riportò la coppa al Juan Domingo Peròn. Arrivato proprio dal Genoa (squadra che ha consacrato Milito nel campionato di Serie A), l’attaccante è stato messo fuori rosa nel mese di febbraio. L’ex stella del Lione Lisandro Lopez è diventato il capocannoniere della squadra, pronto a prendere le redini del Principe tornato in Argentina dopo un lungo girovagare con le maglie di Real Saragozza, Genoa ed Inter, con una Champions League nel cassetto. Dopo la vittoria già raccontata da capitano, fra lacrime e prime pagine, oggi un sobrio festeggiamento al fianco della squadra che lo ha visto nascere. Cresciuto in Europa, campione anche in Sudamerica.

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