Intervenuto di venerdì dopo l’allenamento sostenuto a Ferentino dal suo Frosinone, Marco Baroni, pronto a ritornare al Ferraris dopo dieci anni, ha descritto al sito ufficiale ciociaro le tematiche relative alla prossima sfida di campionato.

Sul recupero di Zampano, Simic e Ariaudo:

“Voglio vedere le condizioni di Zampano che si è allenato a parte questa settimana. Aveva un problema ad un alluce che adesso è risolto. Ariaudo e Simic stanno meglio, ancora non hanno svolto completamente le sedute, questa per loro è la prima settimana di lavoro. Ed ora valuterò questi ultimi due allenamenti ma entrambi sono assolutamente disponibili“.

Sul possibile impiego a destra del rientrante Paganini:

Luca sta sempre meglio. Rappresenta una soluzione. mi tengo alcune valutazioni da fare perché ora abbiamo due sedute importanti sotto il profilo tattico e voglio vedere le risposte. Stiamo lavorando sulle contromisure da opporre all’avversario. Sappiamo che il Ferraris è un campo difficile e sappiamo che occorreranno anche delle attitudini all’interno della partita non solo di natura tecnico-tattica, ma di una solida presenza mentale perché il Genoa è una squadra, soprattutto in casa, che gioca con una veemenza importante. E dobbiamo essere in grado di contrastarla adeguatamente”.

Sulla formazione che potrebbe variare rispetto a quella vista con la Roma:

Ci sono ancora due sedute, noi stiamo cercando di consolidare delle certezze. La squadra sotto il profilo delle prestazioni ha dato risposte, le ha fornite. E questo è già un passo importante, non possiamo prescindere da questo. C’è da togliere qualche sbavatura che ci penalizza oltremisura, alcune situazioni di squadra sono più consolidate. A parte qualche giocatore rientrante, tipo Dionisi, per il quale stiamo valutando se fargli fare una partita con la Primavera per accelerare il rientro, per l’undici titolare ci potrà essere qualche soluzione differente. La squadra mi è piaciuta, sta crescendo. E sempre di più ci sono tanti giocatori che mi mettono in difficoltà, quindi vuol dire che c’è una crescita da parte di tutti”.

Sulla rabbia per aver perso in extremis contro la Roma:

“L’arrabbiatura a me non passerà mai. Quando crei i presupposti per fare in modo che l’andamento della partita sia diverso anche nel risultato e poi fai un po’ di ‘donazioni’, allora sono arrabbiato. E questa ferita rimarrà aperta. Ma mi aiuta a dare il meglio. Questa arrabbiatura dobbiamo trasformarla in energia positiva, dopo la partita dissi che queste sono batoste vere. Dobbiamo trovare rapidamente il modo di farci trovare pronti al rush finale, le partite e i punti sono sempre meno”.

“Cerchiamo di andare a fare una partita solida, giocando al calcio. Come ho già detto questa squadra deve rimanere il più possibile lontano dalla propria porta, deve essere aggressiva soprattutto sulle seconde palle, situazione nella quale loro sono molto bravi. Sono tanti gli aspetti sui quali stiamo lavorando. Dobbiamo controbattere sul campo, per noi è una partita fondamentale. Ci deve essere una grande attenzione alla gara, alla veemenza, all’impatto fisico. Dobbiamo mettere queste componenti in campo per fare risultato”.

Sui diffidati e la possibilità che qualcuno salti la sfida del Ferraris:

Dobbiamo capire che il tempo nostro è scaduto ed è scaduto anche il tempo delle valutazioni. C’è da andare in campo per gestire una partita difficile. Per me sono fondamentali quelli che iniziano e quelli che subentrano, anzi forse questi lo sono di più. Resto attento a questi dettagli. Non si gioca in 11 e non si vince 11. I ragazzi stanno crescendo, dobbiamo solo migliorare nell’attenzione. Il Genoa farà la sua partita tosta e gagliarda, ma alla fine passa tutto da noi. Dobbiamo guardare a noi stessi. Io quando vedo l’avversario studio i punti vulnerabili, e il Genoa li ha come li abbiamo anche noi”.

Sul possibile ballottaggio fra l’ex Genoa Beghetto e Molinaro:

Sono molto sincero. Io mi aspetto molto da Molinaro. È stato preso per questo. Lui e Beghetto sono due giocatori bravi entrambi, con caratteristiche diverse. La partita con la Juve mi ha dato un segnale importante su Molinaro, da lui pretendo molto perché so che può fare quello che gli chiedo. Ha l’esperienza e le capacità anche fisiche di dare qualcosa in più. E Molinaro è una delle valutazioni che debbo fare all’ultimo istante. Sarà la partita adatta al giocatore che mi darà più garanzie in questi due allenamenti. Per me i “quinti” sono giocatori fondamentali, debbono fare le due fasi allo stesso modo. Beghetto ha fatto anche una buona gara. Vedere le sostituzioni come una bocciatura per quello che esce, è sbagliato: si può essere sostituiti anche perché hai esaurito le tue energie. Io la sostituzione la considero come la possibilità di mettere dentro gente fresca nel momento importante della partita. Ma siamo in A e parliamo di professionisti che debbono essere in grado di entrare in qualsiasi momento della partita”.


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