Supercoppa italiana, si gioca domani e non si è trovata la soluzione per salvare la faccia. Le barricate messe in piedi dall’Usigrai (unione giornalisti Rai) con le proteste sul caso Khashoggi, il caso delle donne non ammesse allo stadio, le proteste per giocare a Gedda sono state un’altra brutta figura del calcio italiano.

Si potevano trovare soluzioni dopo la protesta e l’indignazione nei confronti dei principi sauditi dopo l’omicidio di Khashoggi, invece la Lega calcio, oltre rifugiarsi nel sontuoso contratto da 21 milioni di euro per la disputa della gara di domani oltre che di altre due Supercoppe a Riad,  ha scatenato un altro casino il giorno primo dell’anno confermando che lo Stadio sarà diviso in settori con soli maschi e altri con donne accompagnate. Il tutto affermando che la Supercoppa Italiana sarà ricordata come la prima manifestazione internazionale di calcio a cui le donne potranno assistere dal vivo, ricordando che la manifestazione si è giocata anche all’estero in particolare in Cina e in Libia.

Presidente Miccichè, era meglio stare zitti! Tutto ciò ha scatenato la politica a destra e a sinistra, politica che non aspettava l’occasione per distrarre il paese dai veri problemi del Paese. Nei primi giorni dell’anno la Lega calcio alla Ponzio Pilato ha fatto sapere,  anche se l’ultima parola spetta alla Lega calcio di serie A tramite il Presidente Miccichè, che decideranno le istituzioni: non è successo assolutamente nulla, le solite chiacchiere da parte di tutti come avviene per i “buu” razzisti, per  i pestaggi fuori dagli Stadi e per le morti – non per colpa del calcio – che sono ricordate al massimo per una settimana.

Il Ministro Salvini ha subito risposto che “non guarderà la gara pur essendo milanista. Per lui è un ossimoro “lucida pazzia” all’estero al massimo le Supercoppe internazionali come in passato che alle 4 del mattino ti trovavi a suonare le trombette”.

Dopo le campagne del calcio contro il femminicidio e “siamo tutti Koulibaly”, la sensibilizzazione,  con un baffo di rossetto rosso in faccia, dell’opinione pubblica contro il femminicidio, solo una giornata di campionato italiano di chiacchiere e vanità per mettere a posto le coscienze,  il calcio italiano davanti al Dio euro non può tirarsi indietro.

Dopo la Supercoppa Italiana che andrà in onda nuovamente il prossimo anno in Arabia Saudita,  si giocheranno i Campionati Mondiali di calcio in Qatar. In quel caso il problema delle donne allo Stadio sarà relativo, mentre scoppierà il problema che quel paese nel recente passato è stato sospettato di aver finanziato gruppi integralisti islamici. Oltre, ovviamente, il giocare in Stadi con l’aria condizionata a novembre e dicembre.

FIFA e UEFA pensate per Tempo alle risposte. Davanti ai dollari Arabi siamo tutti calciofili e potrebbe essere anche giusto dato che i campionati di calcio si giocano anche in paesi dove la gente muore di fame di malattie o governati da dittatori e nessuno reclama.

Juventus-Milan domani alle 18.30 sul canale principale della Rai: il trionfo dell’Ipocrisia.


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