Davide Biraschi, capitano nella sfida dell’Olimpico contro la Roma, è stato uno fra i tre difensori portati dal Genoa alla festa natalizia del settore giovanile sugli spalti dell’RDS Stadium questo pomeriggio. Ad aprire la giornata sono stati anche capitan Criscito così come il Flaco Spolli, ma a parlare ai giornalisti presenti è stato il difensore rossoblu. Queste le dichiarazioni di Biraschi, reduce dalla trasferta nel Lazio e dall’allenamento mattutino agli ordini di Cesare Prandelli: “La rabbia non è ancora smaltita, abbiamo visto tutti quel che è accaduto e siamo tutti amareggiati, soprattuto per il risultato. Abbiamo giocato benissimo e non meritavamo sicuramente la sconfitta, ma ora dobbiamo metter da parte la rabbia e prepararci per al sfida contro una grande squadra, in forma, come l’Atalanta. Sarà una partita molto fisica, molto uomo contro uomo a spazi larghi: dovremo essere bravi ed intelligenti nelle ripartenze, perché ci saranno tanti spazi per andare.”

Prandelli era molto dispiaciuto dell’errore arbitrale e di come ultimamente prendiamo gol in alcune fasi di gioco che sono importanti, iniziali e finali di tempo, in cui si decidono le partite e in cui dobbiamo essere molto più astuti e furbi. Ho trovato una grandissima persona, ma non sono io a dire quel che ha fatto con i club e con la nazionale. Come ogni volta in cui arriva un nuovo allenatore, all’inizio non è mai semplice.

Piatek? Se segna lui è anche un bene per noi. Sicuramente vorrei sottolineare il lavoro di tutta la squadra, perché tanti dei suoi gol sono anche merito di altri giocatori che l’hanno messo nelle condizioni di segnare. Sappiamo che vede molto la porta e se diventerà il capocannoniere siamo tutti contenti”. 

“Diamo uno sguardo alla classifica ma crediamo molto anche nei nostri mezzi. Sicuramente non vincere da tanto tempo ci sta debilitando, ma conosciamo le nostre caratteristiche e sappiamo che il campionato è sempre aperto: in un attimo sei sotto, in un attimo sei sopra. Ormai sono qui da tre anni, quindi se posso aiutare anche gli altri ragazzi o dare un consiglio mi fa piacere. Se mi sento leader è solo perché ci sono da tanto tempo. Giocare all’Olimpico con la fascia da capitano è stato bellissimo, un onore. Non pensavo a 24 anni di poter indossare una fascia che hanno indossato grandi capitani: è un traguardo raggiunto che mi dà grande soddisfazione”.

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