Atmosfera fredda come il calo delle temperature: speriamo che si scaldi. Il prossimo 117° derby (numero che è tutto un programma per chi crede alla sfiga) per molti – non solo tifosi – sarà come andare al funerale di un morto: Juric non passa giornata che non venga riproposta la sua panchina traballante, argomento che è a conoscenza di tutti, persino dei fili d’erba del Ferraris, oltre che dei media e dei social.

Per qualcuno (poco genoano) Juric è così fastidioso. Chissà perché dopo quello che ha dato da calciatore e fortemente voluto per il dopo Gasperini. Tutto legato solo ai risultati?

Non bisogna essere d’accordo: il Derby della Lanterna non ha mai avuto vincitori e sconfitti a priori. Bisogna onorarlo con una bella gara cercando di imparare che nel calcio al di là del risultato esiste il “che la vita comincia domani”. Basta ricordare quelli vinti da Liverani, Ballardini,  Ferrara, Mihajlovic: tutti con le valigie in mano prima della stracittadina.

Derby difficile con due settimane di attesa dove le frasi e le interviste fatte sono comode come i sotto tacchi di gomma: ma i sotto tacchi di gomma non sono mai stati eleganti e bisognerebbe trovare qualcosa di diverso, difficile per tutti con il pallone di mezzo.

La partita di domenica prossima è nel segno dell’equilibrio. Equilibrio, bilanciamento che stanno cercando i tecnici a Pegli e Bogliasco. Le formazioni e le tattiche del prossimo derby non dovrebbero avere sorprese.

Juric e il suo staff calcoleranno bene il gioco di Giampaolo, ormai l’ultimo dei moicani a giocare col modulo di Sarri considerato che Iachini ad Empoli sperimenta già il 3-5-2. Giampaolo misurerà  il modulo di Juric ormai votato al 3-5-2.  Nella stracittadina entrambi potrebbero però avere una “ruota di scorta” o un modulo alternativo.  Il calcio è uno sport di squadra e alla fine potrebbe avere ragione chi troverà compattezza ed equilibrio fra i reparti.

Entrambi gli allenatori saranno preoccupati viste le ultime gare e le difficoltà in difesa, causa del mancato filtro a centrocampo e tanti troppi errori individuali. Perciò consapevoli che senza regista non c’è film si affideranno a Veloso e al giovane Ronaldo.

In entrambe le squadre funziona meglio la fase offensiva: basta controllare il tabellino della classifica marcatori. La qualità del possesso pallone è buona e i movimenti variegati di Kouamè e Quagliarella sono il meglio visto in casa e fuori casa. Importanti per tutti gli altri non rimanere fermi in attesa degli eventi.

Il problema attuale di Genoa e Samp è come nel tennis, dove ogni diritto presuppone un rovescio e nel caso dei rossoblucerchiati ultimamente è stata la fase difensiva. Calma però con i funerali. Passa un morto. Levati il cappello. Tutti devono pensare che sia meglio tu a salutare lui, piuttosto che lui a salutare te.


La Rassegna Stampa del 20 Novembre: Napoli su Kouamè. Preziosi: “Nessuna proposta ufficiale”