Antonio Bettanini ha un lungo passato che lo lega a Genova e al Genoa. Da un anno e mezzo a questa parte ha il compito di trovare i punti di contatto fra il Club più Antico d’Italia e la città di Genova che rappresenta nel mondo. E del resto “Genoa” nel mondo resta, nella lingua della globalizzazione, il nome di una città e della sua squadra. Siamo andati ad incontrarlo al Genoa Museum and Store per farci raccontare la sua storia da tifoso genoano: come nasce questo sentimento e che ricordi lo legano ai colori rossoblu.

Il Genoa è Genova. Se ci pensiamo bene, nella lingua della globalizzazione la nostra città si chiama “Genoa”. Questa squadra è un punto di riferimento importante per la città e ci riporta a quando Genova era importante per l’economia e la cultura dell’intero Paese”.

Come sono diventato genoano? Lo sono diventato andando a vedere Genoa-Juventus. Era la Juventus gloriosissima di John Charles e Omar Sivori. Ero molto piccolo e avevo delle simpatie juventine coltivate in alcuni giornali che i miei cugini tenevano in cantina. Quella vittoria non troppo meritata mi fece propendere per il Genoa”.

Un ricordo che mi lega al Genoa? Una gara che mi riconsegnò a casa con un grande mal di testa. Un Genoa-Fiorentina nell’anno in cui la Fiorentina vinse il campionato (1955/56, ndr). Arrivava a Genova da imbattuta, era l’ultima partita della stagione ma il Genoa vinse 3-1. Ricordo benissimo quella partita: la Fiorentina stava per fare il secondo gol, scarta tutti e a porta completamente vuota Betto De Angelis lo tira giù. Montuori tira lo stesso e la palla si stampa sul palo. Da quel momento in cui la partita si poteva chiudere si scatena una straordinaria corrida da cui esce vincitore il Genoa”.

“Un ricordo da derby? Il gol di testa di Pruzzo nel derby vinto 2-1 verso fine partita. Quella foto è un’immagine stampata nella memoria dei Genoani. Così come la punizione di Branco che divenne una cartolina di Natale”.

C’è spazio anche per un’ultima domanda sull’e-commerce e sul premio che il Genoa, nella giornata di mercoledì scorso, ha ricevuto a Milano per aver declinato nella maniera migliore le offerte per il suo pubblico, per i suoi tifosi, permettendo loro di percepire il forte legame che lega la squadra rossoblu alla città. “Il premio ricevuto a Milano per il migliore e-commerce è meritato. Per quel poco che frequento la società, ho potuto apprezzare la straordinaria bravura di chi cura marketing e comunicazione in questa società. Questo premio per l’e-commerce premia il merito di tante persone che lavorano nel Genoa, capaci di riuscire a tenere distinti i risultati della squadra da quella che è una sorta di missione per la città e per il calcio italiano. Riuscendo a non farsi troppo influenzare dal nervosismo della troppa passione, arrivano questi risultati”.


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