Giro giro tondo casca il campionato. Tutti giù per terra dai gol fatti a quelli incassati in una settimana. Si parla di tecnici, filosofia, tattica, calciatori ma alla 12esima giornata di campionato in molti si accorgono che senza il deretano il calcio italiano in questa stagione di sgonfia.

Solo la Juventus si salva con l’arsenale a disposizione, mentre il Napoli fa fatica e vince grazie ad Ancelotti. E se il gioco si farà duro prossimamente in Champions il turnover glorificato di Ancelotti, 15 formazioni in 15 gare, potrebbe naufragare se al Ferraris ci ha creduto poco. L’Inter presa a pallonate dalla Dea e da Gasperini è un’altra prova del nove per i nerazzurri: basta loro trovare una squadra con DNA europeo per affondare. Il problema è solo uno chi affronta Juve, Inter e compagnia parte sempre dal presupposto di difendersi e perde sempre. Gasperini ha dato una lezione al campionato.

L’altro caso in evidenza alla 12esima giornata di campionato è il Torino di Mazzarri. Con il braccino corto del tecnico tatticamente e con il materiale a disposizione davanti non farà strada con continuità. L’altra notizia sono le dimissioni di Ventura dopo il pareggio casalingo con il Bologna. Mister Libidine non ha fatto l’errore, come con la Nazionale quando si era accorto di non aver nulla dentro e fuori dal campo. Con l’attuale Chievo tornato a galla dopo dodici giornate di campionato è difficile fare miracoli.  Le dimissioni di Ventura fanno e faranno parlare. Esattamente a dodici mesi dal pareggio svedese che costò l’eliminazione del Mondiale russo le dimissioni saranno una coincidenza oppure un motivazione forte per far capire che le dimissioni le sa dare e non allena per i soldi?  Rinunciare all’ingaggio per di più di 2 anni e mezzo per Ventura è stato un onore per non cadere nuovamente nelle polemiche di un anno fa quando fu accusato di rimanere in Nazionale nonostante l’eliminazione deal Mondiale e non dare le dimissioni per non rinunciare a 700mila euro.In vetrina alla 12esima giornata di campionato le difese bunker. Inter e Samp le più bucate.

Partita per partita iniziando da Venerdì. Frosinone-Fiorentina, continua la striscia positiva dei ciociari come quella negativa dei Viola. Pioli tecnico dei gigliati perde per l’ennesima volta il duello sui cambi anche con il dirimpettaio Longo che indovina con il cambio modulo, dal 3-5-2 al 4-3-3, la formula per raggiungere il pareggio.

Al sabato: ridimensionato il Torino di Mazzarri che perde a domicilio contro il Parma del solo Gervinho che ha fatto impazzire Izzo e Nkoulou. Dopo i quattro gol a Marassi contro la Samp in pochi si aspettavano un Toro scornato e anemico. Il Parma a 17 punti con tre vittorie esterne all’italiana (con italiani in campo) e la doppia “C”: catenaccio e contropiede è la sorpresa.

Spal-Cagliari finisce 2 a 2: soliti estensi con pregi e difetti in vantaggio di due a zero si fanno pareggiare in 4 minuti. Semplici soccombe alle contromosse di Maran. Pavoletti festeggia la nuova convocazione in Nazionale con il terzo gol di testa consecutivo. Spal sfortunata contro i sardi: ha perso i due centrali di difesa per infortunio.

Atalanta-Inter 4 a 1: sono tornate l’Atalanta e Gasperini. Dea da pallottoliere, tanti gol sprecati che non faranno felice Gasp. Tutto merito dei nerazzurri casalinghi o demerito di quelli in trasferta. Spalletti non cambia uomini e tattica, non fa nulla per arginare i bergamaschi. Era in ferie o ha voluto mandare un messaggio criptato non solo alla squadra. Piace la Dea alla quarta vittoria consecutiva, un film già visto a Bergamo dopo le 5 sconfitte consecutive di qualche anno fa: aggiungi un posto a tavola al pranzo dell’Europa.

Di Chievo-Bologna abbiamo già scritto in precedenza. L’unica notizia vera sono le dimissioni di Ventura spernacchiato da molti perché sono arrivate con 12 mesi in ritardo. Nulla di nuovo per i Petroniani di Inzaghi con Palacio che ha rifiatato alla seconda partita dopo il lungo stop.

Ad Empoli arriva Mister “Capellino” Iachini, vince la prima non meritandosela contro l’Udinese autore di almeno trenta tiri verso la porta di Provedel, portiere toscano eroe di giornata. Alla lotta per la retrocessione si è aggiunto l’Empoli con Iachini che farà l’unica cosa per ottenere il risultato finale: blindarla e far finire l’epoca sarriana. L’Empoli è il classico caso dove l’allenatore licenziato Andreazzoli prendeva complimenti pur perdendo ma non arrivavano i punti: le prestazioni senza risultato contano poco.  Velazquez è  l’allenatore friulano al bivio in attesa di giudizio anche se i calciatori hanno sbagliato gol impossibili e calcio di rigore.

Roma-Sampdoria 4 a 1. Roma formato Champions e Samp afflitta da un male che Giampaolo non riesce a guarire. Prova a cambiare il tecnico doriano gli uomini ma non l’idea del suo calcio e soffre come sempre sulle corsie laterali e nel mezzo, dove pesa in particolare l’assenza di Barreto che potrebbe trasformarsi in un handicap importante essendo l’unico a coprire Murru e Bereszinsky. Per necessità  Giampaolo  ha modificato la Samp, ma la musica con le riserve è stonata. La Roma alla ricerca della continuità mai vista e confermata nelle precedenti gare di campionato.

I risultati di Roma e Lazio, vittoria giallorossa contro la Samp e pareggio dell’Aquila con il Sassuolo, sono l’altalena o il giro tondo in cui vive il Campionato 2018/2019. La Lazio si consola solo coi risultati della giornata perché pur pareggiando in casa del Sassuolo continua a mantenere il quarto posto in classifica. Anche il Sassuolo gode con il sesto posto in classifica. Il pareggio accontenta tutti e al Mapei Stadium entrambi gli allenatori hanno fatto capire che avendo incontrato tutte le big sarà il calendario futuro il giudice del loro campionato fino alla fine del girone di andata.

Milan-Juventus: annunciare che la Juventus ha sbancato San Siro non è una notizia. Troppo e netto il divario tra le due squadre, per di più con un Milan rabberciato. A tutto aggiungendo Higuain da camicia di forza non solo per la reazione al fallo fischiato da Mazzoleni ma per il rigore sbagliato ad invito del portiere bianconero. Gattuso ci ha provato con le ripartenze e con la grinta,  Madama con il suo gioco da padrona ha sofferto poco.

Del Genoa abbiamo scritto ieri, della Samp oggi. Fra due settimane non sarà al 100% derby sul piano del gioco ma solo del risultato con due squadre che arrivano in crisi d’identità. Il Genoa, nelle ultime 5 giornate con zero vittorie e la Samp nelle ultime tre, con tanti troppi gol incassati totalmente (23, ossia 12 dal Genoa e 11 dalla Doria) e pochi realizzati (9, ossia 5 dal Grifone e 4 dal Marinaio).

Il prossimo derby che si giocherà fra 15 giorni sarà giocato tra le polemiche, gli sfottò, gli “sgobb” che avranno poco da spartirsi col calcio giocato. Le analisi saranno tutte sugli errori e poche su come migliorare il futuro. Chi perde il Derby, oltre la solita crisi psicologica, dovrà incominciare a guardare la classifica alle spalle.

Capitolo Nazionale. Mancini il selezionatore lo avevano condiviso, Mancini che taglia Perin, Criscito  no, anche se probabilmente tutto sarà riassunto e chiuso  dal C.T con una semplice frase:  Criscito non gioca nell’esterno di difesa , Perin non  gioca. Sono quasi 50 i calciatori selezionati da Mancini ma contro il Portogallo giocheranno gli stessi che hanno battuto la Polonia, difficilmente si vedranno in campo calciatori che non giocano – o giocano poco – in Europa.

Var, saltato il protocollo russo? Per cambiare meccanismo Rizzoli ha mandato Orsato uno da podio arbitrale sulla carta a dirigere Chievo- Bologna, Irrati “mastro-VAR” per eccellenza in Roma-Sampdoria con Rocchi numero uno al VAR. Secondo il nuovo protocollo entrambi i direttori di gara internazionali non avrebbero dovuto andare a vedere il televisore e il  VAR non avrebbe dovuto intervenire in una valutazione giusta o sbagliata che fosse. Si è tornati al passato con l’utilizzo del tubo catodico che correggeva episodi visti ma giudicati male.

Mazzoleni bravo con Higuain, cattivo con Benatia: calcio di rigore con colpo di mano prevede l’ammonizione e per Benatia sarebbe stata la seconda. Difficile applicare il Regolamento anche dopo 195 gare in serie A?

Regolamento non uniforme:  il gol annullato a Santander del Bologna per fuorigioco ha le stesse modalità di Gagliardini contro il Genoa. Orsato è andato a vedere il televisore di persona per giudicare la differenza tra giocata e deviazione.


Pellissier durissimo sui social: “Non fate come Ventura”