Per la FIGC e tutte le Leghe del calcio italiano. dallo scorso gennaio, bisognerebbe scrivere  non una Odissea ma una Divina Commedia con il solo girone dell’Inferno  e  dentro  uomini e idee.

La scorsa settimana sembrava tutto deciso: Serie B a 19 squadre, calendari e partenza della serie C. Sembrava tutto deciso ma senza fare i conti con il TAR del Lazio che ha accolto le richieste di sospensione cautelare avanzate da Pro Vercelli e Ternana. Dopo questo provvedimento, la Lega Pro è stata costretta a fermare i 5 club coinvolti nella querelle dei ripescaggi.

La vicenda della serie B a 19 squadre diventa grottesca e ridicola e gli effetti deleteri non si registrano solo nei confronti della Serie C e dei suoi calendari.

Ternana, Siena, Novara, Catania e Pro Vercelli continuano a credere nei ripescaggi in B. Tutto cade nel ridicolo. Il Novara, ad esempio, ha saputo della notizia a Fidenza in autogrill viaggiando verso Pontedera e ha fatto retromarcia. La Pro Vercelli sarà ringraziata per sempre dagli altri club per la rinnovata speranza di ripescaggio in B.

I giudici amministrativi hanno intimato al CONI di entrare nel merito e prendere una decisione sulle 19 0 22 squadre in B e sui criteri di ripescaggi, oppure riconoscere – sempre da parte del Collegio di Garanzia del CONI – che il format della serie B è di 22 squadre come sostiene il Presidente Frattini, il quale ha già precisato con due tweet di non partecipare alla prossima riunione del Collegio di Garanzia avendo già lui espresso il suo voto, per la prima volta nella storia del CONI contrario alla decisione del Collegio.

In tutto quel marasma non bisogna dimenticarsi anche l’Avellino che aspetta una risposta dal TAR del Lazio: l’iscrizione alla serie cadetta era saltata perchè considerate inadeguate le garanzie economiche.

Altra diatriba-guerra elettorale in previsioni della elezione del Presidente della FIGC ad ottobre è lo scontro tra Gravina, Presidente della Lega C che chiede 7 promozioni alla fine dei prossimi campionati di serie C. Minaccia di rivolgersi al TAR. Tutto  avverrà dopo l’esito delle elezioni federali?

Bel casino per Malagò e il CONI visto e considerato che il Tribunale Amministrativo, come auspicavano e aspettavano, non ha lasciato il mondo del pallone in quel caos che si poteva evitare accettando i ricorsi. ma Il calcio è allo sfascio non solo in B e in C anche in serie A con la giustizia sportiva in primo piano dopo la sentenza sulle plusvalenze del Chievo.

La penalizzazione di 3 punti è stata definita dal Presidente del Crotone “ridicola dopo aver accertato di aver truccato i bilanci per iscriversi agli scorsi campionati“. La penalizzazione del Chievo non può essere paragonata ad un fulmine a ciel sereno visto che arrivava dopo il primo processo saltato per improcedibilità. Il Chievo e Campedelli per i tre mesi di squalifica faranno ricorso, la speranza che la sentenza non arrivi agli sgoccioli del campionato. Per il Chievo i procedimento è nullo perché l’unico soggetto legittimato a firmarlo sarebbe stato il procuratore Pecoraro che invece né lo ha fatto né ha dedotto alcun impedimento come previsto dal codice sportivo.

La sentenza del Chievo con le plusvalenze di mezzo è come il gioco degli scacchi: coloro che non lo conoscono non si meritano di vederlo giocare. Una sentenza più corposa non  avrebbe fatto male solo ai clivensi in futuro.

Non è finita qui. Non si trova ancora neppure un Presidente per la FIGC. Molti club, in particolare in Serie A, vorrebbero Marotta. L’ad della Juventus declina dichiarando di essere solo bianconero, ma si dice comunque lusingato. Marotta non ha ancora perduto la ragione .

Di fatto, nel calcio italiano, non sta succedendo nulla. Tifosi sedetevi comodi, comprate due televisori e due decoder per la pace in famiglia, da ieri sera è iniziata la Grande Bellezza del calcio. Non prendete impegni: sono in programma 110 gare in TV tra campionato, Champions League ed Europa League fino alla prossima sosta per la Nazionale di ottobre. Perciò chi se ne frega se la Nazionale continuerà a fare brutte figure e la Divina Commedia del pallone italico avrà sempre un  solo girone: l’Inferno.

Partite di Coppe Europee con “Virtual Window” per essere sempre più immersi in qualcosa di fantasioso e tridimensionale e lo sport tech plus. Tutto su Sky, che permetterà non solo ai tifosi di stare sul divano come allo Stadio ma anche agli addetti ai lavori. Qualcuno ha già incominciato a snobbare la Tribuna stampa nelle gare in notturna per essere più informato non solo sugli highlights ma pure sui commenti degli addetti ai lavori che hanno masticato calcio anche con i piedi. Una volta succedeva quando gli anziani cronisti erano vicini alla pensione e faceva un freddo vicino allo zero.

In questo momento il calcio italiano somiglia a degli asini che fanno girare una macchina asciutta di acqua per sollevare sacchi vuoti senza programmi, piani e idee ma più che altro pieni di rumenta, non più solo dentro gli armadi.


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