Ripartiva da “San Siro”, alle ore 15, la quarta giornata di Serie A. E riparte da un esterno sinistro micidiale di Dimarco. Dopo la pausa per le nazionali, i nerazzurri sono già all’inseguimento della Juventus e delle prime posizioni di classifica: sulla loro strada il Parma di mister D’Aversa, reduce dalla sconfitta con la Juventus al “Tardini”.

Dopo tre anni e mezzo, i crociati ritornavano a giocare alla Scala del calcio milanese contro l’Inter che impattava con la sua prima settimana col doppio impegno di campionato e coppa. I nerazzurri e mister Spalletti, che in termini statistici non sbaglierebbero l’impatto con la gara casalinga successiva alla sosta nazionale da quattro appuntamenti consecutivi, non vogliono deludere il pubblico accorso a “San Siro” per sostenere la squadra, ma si trovano di fronte un Parma che non ha mollato di un centimetro, difendersi e ripartendo. Con la Juventus lo avevano colpito e affondato Mandzukic e Matuidi. A “San Siro” non sarebbe andata così.

Un primo tempo più aperto, con l’Inter stabilmente nella metà campo del Parma, avrebbe lasciato posto ad una seconda frazione dove i nerazzurri cercavano subito di mettere in chiaro di volere la vittoria. Il Parma, costretto per infortunio a sostituire Gobbi con Dimarco, ex nerazzurro con un recente passato fra Empoli e Sion, non sa che dopo essersi chiuso per mezz’ora negli ultimi 40 metri, aver giovato di un’ottima fase difensiva, delle parate di Sepe e del rigore non concesso per fallo di braccio di Dimarco (nessuna revisione al VAR da parte di Manganiello, ndr), potrà trovare un bellissimo gol di esterno sinistro proprio grazie all’ex Inter, ceduto in prestito al Parma lo scorso 7 agosto.

La rete del vantaggio crociato arriva al minuto 78′ e l’Inter, che ha prodotto il massimo sforzo nella mezz’ora precedente, cerca di trovare il pareggio impattando in entrambe le occasioni sulla schiena di Gagliolo. Si chiuderà con l’Inter che avrà il triplo dei tiri effettuati rispetto al Parma, ma senza segnare: un record negativo che rispolvera una sfida del febbraio 2012 contro il Novara, in cui le conclusioni furono trenta ma senza trovare il gol. Inconsistente Keita, ancora lontano dalla forma migliore Icardi nella seconda frazione. Imprecisi sotto porta Perisic e Nainggolan.

L’Inter resta ferma a quattro punti in classifica, agguantata dal Parma, e perde ancora contatto con le prime posizioni. Tre punti di distanza dal secondo posto, già cinque dalla vetta. Il campionato è ancora lungo, ma c’è già una graduatoria da risalire.


LA CLASSIFICA DI SERIE A (AGGIORNATA ALLE 20.00)