Nel descrivere la sua squadra dopo la vittoria contro la Feralpi Salò, mister Liverani, in tenuta nera, si dimentica quasi del caldo che avvolge la sala stampa dello stadio “Via del Mare” dopo la prima uscita ufficiale del Lecce. Una prima uscita che ha portato molti addetti ai lavori a domandare a che punto siano alcuni dei giocatori, specialmente i nuovi arrivati, da Falco a Palombi. Immancabile anche una domanda sul Genoa che ritroverà da avversario

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Questa è una squadra che affrontava una delle squadre che lotteranno per vincere il campionato di Serie C: non credo, ad oggi, che ci fossero grandi differenze. Abbiamo fatto abbastanza bene, i ragazzi hanno grande spirito e voglia. Stasera poi ho visto Falco bene tra le linee. Ha grande imprevedibilità: è un giocatore che, ad oggi, a parte la stagione di Benevento, ha fatto vedere un 30/40% delle sue potenzialità. Ha visione di gioco, dribbling, doti di tiro in porta: deve continuare a lavorare come fatto sino ad oggi e potrà migliorare anche sotto l’aspetto offensivo assieme alla squadra. Dovremo essere un po’ più veloci nella manovra, ma col campo che stasera non era in condizioni ottimali per fare girare velocemente il pallone penso sia stata una buona prestazione“.

Genova è stato il mio battesimo da allenatore nei grandi. Ho passato tre anni fra settore giovanile e prima squadra, con esperienze positive e anche qualcosa di negativo. Il ricordo della città resta però molto positivo. Torno volentieri: fondamentale che questi ragazzi si siano meritati uno fra gli stadi più belli d’Europa”.

“Haye e Petriccione due giocatori con caratteristiche differenti a centrocampo? Petriccione è un giocatore di grande intelligenza tattica che sa capire i momenti della partita. Haye ha grandissime qualità, molto intelligente: ha pagato lo scotto di quello che è il calcio italiano, ma ha grande voglia di imparare. Stiamo cercando di costruire qualcosa di nuovo, per mantenere la categoria e costruire qualcosa coi giocatori di proprietà. Sappiamo quale sarà il nostro campionato e queste gare ci servono per crescere. Palombi? Lui è questo: deve forse ancora trovare alcuni automatismi, ma sa attaccare la profondità con grande qualità e penso che abbia fatto un gol bellissimo stasera: giocata di prima fra Mancosu e Calderoni, cross forte tagliato oltre la linea della difensiva e l’attaccante che segna con quella cattiveria sul primo palo. Una grande goduria“.  

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