In attesa di comunicati ufficiali, è la Gazzetta di Parma a darne conferma: il procuratore federale Giuseppe Pecoraro avrebbe accusato il club emiliano di “tentato illecito sportivo” in seguito agli sms inviati dagli attaccanti Calaiò e Ceravolo ad alcuni calciatori dello Spezia quattro giorni prima della sfida che ha consegnato la promozione alla squadra di Roberto D’Aversa.

Come si legge, “la procura ha chiuso oggi le indagini, comunicando la violazione dell’articolo 7 agli interessati e aprendo l’iter per il deferimento. In caso di sanzione, il Parma rischia la Serie A”.

In seguito alla segnalazione da parte dello Spezia, i due attaccanti del Parma si sono dovuti già presentare lo scorso 8 giugno di fronte alla Procura Federale della FIGC a Roma, così come i giocatori bianconeri Filippo De Col e Alberto Masi e due dirigenti dello Spezia. “Il tenore dei testi di cui il Parma ha potuto prendere visione, non contiene alcun tipo di irregolarità o malizia” fa sapere il Parma.

COSA RISCHIA – Un’eventuale sanzione peserebbe sui risultati maturati proprio nella stagione 2017/18, quella conclusasi a quota 72 punti appena sopra i rivali del Frosinone che persero la promozione diretta con un rocambolesco 2-2 in casa contro il Foggia. Qualora arrivassero punti di penalizzazione, dunque, a beneficiare della sentenza potrebbero essere i rosanero del Palermo, il cui ricorso in merito alla finale playoff proprio contro il Frosinone è stato respinto dal Giudice Sportivo di Serie B nelle ultime ore. Ai gialloblù sono stati comminati 25mila euro di multa e due turni di squalifica al “Benito Stirpe”.