Cala il sipario sulla Coppa Italia e lo fa dipingendosi di bianconero: netto 4-0 della Vecchia Signora ad un Diavolo che fa le pentole per un’ora, spaventa Allegri ma si dimentica da qualche parte i coperchi. La Juventus scendeva in campo con la consapevolezza di aver blindato lo scudetto, il settimo di fila, e di poter giocare in scioltezza la gara dell’Olimpico. Il Milan con l’idea corroborata da Gattuso di giocarsi un trofeo pressoché simile alla Coppa del Mondo.

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I rossoneri si sgretolano solamente nel secondo tempo e lo fanno perdendo il supporto del loro giovane portiere Donnarumma, che nello scontro generazionale tanto annunciato in mattinata sulle pagine dei giornali perde impietosamente il duello con Buffon, che chiuderà la Coppa Italia senza reti incassate dagli ottavi in su. Lo scontro è perso non solo per il passivo incassato, bensì per gli errori che avrebbero portato la Juventus non solo a bissare la rete del vantaggio di Benatia, ma anche a siglare la terza rete nell’arco di un paio di minuti sfruttando un’incertezza di Donnarumma. Incertezze collettive anche sul quarto gol juventino complice l’autorete di Kalinic, che qualche minuto prima aveva propiziato un palo di Matuidi nella propria porta, provando a riaprire la gara.

Perde in malo modo il Milan di Gattuso, rimasto in campo con ordine e pericolosità soltanto per un’ora di partita e poi diradatosi in men che non si dica sotto i rovesci di Benatia e Douglas Costa. A voler sottolineare altri elementi di contorno della finale dell’Olimpico, da segnalare qualche dubbio sulla decisione del VAR di assegnare la rete del vantaggio bianconero. Non sussiste il fallo di Benatia sul difensore che lo marca, ma è più che evidente – seppur lontana dal punto d’impatto col pallone del difensore juventino – la sbracciata di Matuidi su Bonaventura. Damato, forse ad una delle sue ultime direzioni di gara prima del ritiro, deciderà di comune accordo con la tecnologia di convalidare il gol.

Vince dunque la sua quarta Coppa Italia consecutiva la Juventus, la 13° della propria storia. Continua invece il digiuno rossonero nella competizione nazionale: il Diavolo non solleva la coppa da quindici anni, esattamente dal 31 maggio 2003. La possibile rivincita in Supercoppa.