Manca ormai un’ora al fischio d’inizio di quello che sarà il 116° Derby della Lanterna. In casa la Sampdoria, a fare quadrato tra Gradinata e Gabbia Nord il pubblico genoano, che questa sera – come già anticipato ieri fuori dall’Hotel in cui i rossoblu si trovavano in ritiro – spingerà Ballardini e i suoi uomini contro la formazione blucerchiata, tredici punti sopra in classifica e reduce dal successo di Bergamo. La sfida, come noto, sarà arbitrata dal fischietto imperiese Massa.

NOTIZIARIO

Dopo tanti anni di scongiuri e un mal digerito rinvio, sul 116° Derby non incomberà il meteo: il cielo ha diradato le nubi di qualche giorno fa e rispedito al mittente l’avvento di caligo per fare spazio ad uno scenario primaverile e perfetto, anche in termini di temperatura (intorno ai 20°, ndr), per la disputa di una gara così importante e sentita. Le prime attenzioni sono piuttosto per il terreno di gioco del “Ferraris”, sollecitato da due partite nell’arco di una settimana: in tal senso, il manto erboso appare in buone condizioni. In tribuna avvistato l’ex blucerchiato Stefano Lucchini, ritiratosi a fine 2016 dopo una stagione alla Cremonese, così come Alessandro Lippi, agente e procuratore figlio dell’ex c.t Marcello. Presente, oltre alla componente femminile della famiglia Preziosi,  anche la dirigenza rossoblu nelle persone del direttore sportivo Donatelli, del responsabile scouting Marcheggiani e dell’amministratore delegato Zarbano. Non mancano all’appello neppure il CEO di Eviva, Carlo Bagnasco, ed Edoardo Garrone, ex presidente blucerchiato. Sono 31274 i tifosi presente al “Ferraris”.

LE COREOGRAFIE

Nella Nord e nella Sud si preparano le coreografie, mancando ormai un quarto d’ora all’inizio della gara. La coreografia della Gradinata rossoblu recita prima in latino un “La Repubblica non riconosce qualcosa di superiore”, poi “Così nella storia, così negli stadi”. Motti che fanno parte della storia di Genova e della Superba. A corredo delle scritte il simbolo di Genova, con due Grifoni a sostengo della croce di San Giorgio. A fianco due Caravelle. Una scritta “Sampdoria” nella gradinata Sud assieme a diverse bandiere al vento.

PRIMO TEMPO

Nel Genoa dentro Pedro Pereira, ex della gara, al posto di Lazovic. Per il resto è la formazione annunciata in settimana. Le squadre hanno fatto il loro ingresso in campo: il Genoa attaccherà subito sotto la Sud e ne secondo tempo sotto i propri tifosi. Cominciata la gara.

Il primo minuto e mezzo di possesso è di marca blucerchiata, ma il Genoa contiene. Da notare come agisca in qualità di mezzala destra Hiljemark, come mezzala sinistra Rigoni, come visto contro il Cagliari quando a destra c’era Bessa. Al terzo minuto primo calcio d’angolo conquistato dalla Sampdoria: Zukanovic chiude su Zapata. Dalla battuta posizione di fuorigioco di Caprari.

Al quinto di gioco resta a terra Murru per un problema a un ginocchio: riceve le cure dei medici blucerchiati e viene perso diverso tempo. Il, colpo lo ha ricevuto da Lapadula, che alla ripresa del gioco riconsegna il pallone a Viviano.

Al settimo di gioco, dopo una serie di scambi in velocità, prova il tiro dalla distanza Praet: pallone alto sulla traversa. Il Genoa prova a rispondere alzando la linea della propria difesa. Intanto si prepara l’ingresso di Regini (9′) al posto dell’infortunato Murru, che abbandona il campo al nono minuto. Lo stesso minuto in cui una discesa palla al piede di Linetty osta ad Hiljemak un fallo sulla trequarti blucerchiata: sarà una buona chance per battere a rete. Sul pallone c’è Torreira: la barriera però fa muro.

Partita che in questi primi dieci minuti si fa già molto fisica, con la Sampdoria che cerca di fare il gioco e il Genoa ripartire. Il primo tiro in porta per il Genoa arriva al 12esimo di gioco con Rigoni: buona l’uscita di testa in anticipo di Biraschi che attiva una buona ripartenza fra le linee del Genoa. Il numero 3 rossoblu servito da Lapadula tenta una sorta di pallonetto dal limite ma Viviano è attento. Passato un quarto d’ora di partita: risultato fermo sullo 0-0. Il Genoa sta cercando di colpire lasciando molti uomini fra le linee e recuperando con rapidità il pallone quando in possesso dell’avversario. Al 17esimo altra occasione rossoblu quando Regini perde maldestramente un pallone e Hiljemark può dare il via alla ripartenza servendo Pandev, a sua volta generoso nel premiare un movimento in profondità di Lapadula. L’attaccante rossoblu perde un tempo di gioco e calcia venendo murato da Silvestre.

Al 19′ annullato un gol al Genoa per posizione di fuorigioco di Pandev, servito oltre la linea da Lapadula. Il Genoa sta crescendo, la Sampdoria mantenendosi ordinata: da sottolineare gli ottimi raddoppi di marcatura della formazione rossoblu, spartendosi i compiti, su Zapata e Quagliarella e la stretta marcatura che Rigoni e Hiljemark osservano su Praet e Linetty.

Al minuto 21′ secondo corner blucerchiato: lo conquista Torreira dopo un tentativo di tiro dalla distanza. Sugli sviluppi un buon crosso di Linetty dalla sinistra rischia di arrivare sulla testa di Zapata, ma Zukanovic è bravo a chiudere. Al 23′ ammonito Pandev per un fallo da dietro su Torreira.

Dopo venticinque minuti di gara, il risultato è sempre in equilibrio ma le due squadre non si stanno risparmiando. Al 27′ resta a terra un altro blucerchiato, in questo casi si tratta di Duvan Zapata che però si rialza senza aver bisogno di ritirarsi a bordo campo. Il Genoa si sta rendendo pericoloso soprattutto quando trova Pandev privo di marcatura fra le linee, come accade al28′ quando un suo sinistro viene bloccato dalla difesa blucerchiata. Passata intanto mezz’ora di gara.

La partita negli ultimi minuti non vive di emozioni sotto porta, ma nella zona di centrocampo è molto fisica, con tanti interventi al limite ma sul pallone in pieno clima derby. Mancano dieci minuti alla comunicazione del primo recupero e si alza il grido della nord per invitare la squadra a fare gol.

Al 38′ reclama Rigoni un calcio di rigore dopo essersi incuneato nell’area blucerchiata servito da un tacco di Pandev. Per Massa non c’è nulla e neppure per il VAR. Tra qualche fallo, con l’ammonizione al 44′ di Berezsynski per un fallo su Laxalt, e qualche azione non rifinita a dovere, il primo tempo scorre verso il recupero che sarà di due minuti.

Il Genoa può sfruttare una punizione dalla fascia sinistra da scodellare in area di rigore. Pallone toccato da Spolli con la testa che corre lungo sino in rimessa laterale. Sarà una delle ultime faccende di campo di questa prima frazione, che si conclude sullo zero a zero. Gara equilibrata con pochi spunti, soprattutto dalla distanza. Buona occasione da dentro l’ara di rigore per Lapadula.

 

SECONDO TEMPO

Le squadre stanno facendo ritorno in campo: ora attaccheranno sotto le rispettive gradinate. E riparte la seconda frazione di gioco, col Genoa che tenta subito lo schema sull’asse di destra con Lapadula e Pereira ma trova, al momento del cross, un attento Viviano.

Al 46′ risponde la Sampdoria col terzo angolo della sua gara: la difesa rossoblu libera e Regini prova col destro. Pallone a lato. Al 48esimo ci prova Torreira da fuori area: il suo tiro sfila fuori alla destra di Perin. L’azione blucerchiata era conseguenza di un ribaltamento di fronte rispetto a una bella azione in verticale rossoblu, con Pandev chiuso da Ferrari.

Al 50′ secondo cambio blucerchiato: fuori Berezsynski, dentro Sala. La Sampdoria perde entrambi gli esterni bassi della sua difesa. Il Genoa nel frattempo può beneficiare di una rimessa in zona d’attacco dopo aver insistito a lungo dalle parti di Viviano, senza risultati.

Il Genoa, allo scoccare del 55′ di gioco, si lamenta con l’arbitro Massa per alcuni falli non fischiati a favore rossoblu. Alla ripresa del gioco la formazione di mister Ballardini potrebbe sfruttare meglio la presenza di Pandev al limite dell’area e col pallone sul sinistro: l’attaccante macedone non calcia e preferisce servire in verticale un Hiljemark in offside. Buoni comunque ritmo e piglio dei rossoblu, che stanno cercando di sfruttare una manovra a tratti imprecisa della Sampdoria. Il Genoa prepara intanto il suo primo cambio: Cofie rileva un Pandev apparso stanco e già ammonito.

Scattata l’ora di gioco, Rigoni perde la marcatura di Praet sulla destra che si addentra in area e, forse trattenuto o sfiorato, cade a terra. Reclamato il rigore che il VAR cerca di decifrare. Non verrà assegnato alcunché. Cofie diventa il mediano con chiari compiti di marcatura su Torreira; Bertolacci invece giocherà dietro Lapadula. 

La Sampdoria sta poco a poco riguadagnando campo contro un Genoa che tende a schiacciarsi e ripartire con maggiori difficoltà, complici anche errori su passaggi in orizzontale. Al 64esimo ci prova dalla distanza Hiljemark, murato da Viviano in presa bassa, e lo fa dopo una buona transizione di Laxalt e Rigoni sulla sinistra sfociata in uno scarico proprio sul centrocampista svedese.

Scoccato il minuto 70′ con la sfida ancora sul pari. Partita che si fa anche molto spezzettata per i fischi più diffusi dell’arbitro Massa. Tutto tace sulle panchine, dove Giampaolo e Ballardini potrebbero sfruttare rispettivamente uno e due cambi. Intanto al 72esimo arriva il quarto angolo per la Sampdoria dopo un tentativo di Quagliarella deviato da Biraschi. La formazione blucerchiata si mantiene con maggiore frequenza nella metà campo rossoblu cercando soluzioni, soprattutto dalla distanza.

L’ultimo quarto d’ora vive sin qui di numerosi ribaltamenti di fronte, specialmente dopo il minuto 78′ quando arriva la prima parata in tuffo di Perin su tiro di Praet non irresistibile, cui fa seguito una conclusione poco potente di Caprari. Il Genoa si fa prendere tra le linee sbagliando ad accorciare a centrocampo. All’80esimo di gioco ultimo cambio Doriano: dentro Ramirez, fuori Caprari. 

All’81esimo primo angolo rossoblu sotto la Nord. Zukanovic la tocca di testa e Rigoni, convinto di aver eluso il fuorigioco blucerchiato, cerca di scartare Vivano che lo atterrà. Per il pubblico genoano è rigore, ma la bandierna del guardalinee si era alzata prima del contatto.

All’83esimo grande occasione anche per la Sampdoria con Quagliarella che cerca di incrociare di sinistro a rete: conclusione spedita sul fondo da un difensore rossoblu ed ennesimo angolo blucerchiato. Mancano ancora cinque minuti e Ballardini potrebbe usufruire ancora di due cambi: il primo che potrebbe entrare è Galabinov, che infatti rileva Lapadula a pochi minuti dal termine della gara.

Il Genoa intanto può usufruire di una punizione che proprio l’attaccante bulgaro riceve in area, non riuscendo a colpire a rete con forza. Manca un minuto alla comunicazione del recupero. In questo minuto Galabinov segnerebbe anche, se non fosse in una situazione viziata da un altro fuorigioco. Si resta fermi ancora sul pareggio.

Saranno due i minuti di recupero che soprattutto la Sampdoria potrà gestire nella metà campo avversaria. Ma finirà zero a zero la partita, con il Genoa che sale a 35 punti e la Sampdoria che tiene il passo dell’Atalanta e perde invece due punti sulla Fiorentina. Servirà a poco, ma il Genoa porta a casa la sua 400esima gara a punti in trasferta.

A breve i contributi dagli spogliatoi e dalla sala stampa