Il Derby della Lanterna, quando ti contagia, non te lo levi più. Non di dosso, ma da dentro. Dopo aver intervistato Marco Rossi, Omar Milanetto, Beppe Sculli, Cristian Stellini e Vincenzo Romano (clicca sui singoli nomi per rileggere e ascoltare le loro interviste), oggi la parola va ad altre leggende della storia che ha reso grande il Genoa. Ecco Claudio Onofri, un nome che non ha davvero bisogno di presentazioni con le sue 215 presenze in rossoblu e le sei stagioni con la fascia di capitano avvolta intorno al braccio.

Credo che possa essere, stranamente, un derby spettacolare. Con le due vittorie di Genoa e Sampdoria nei recuperi ci sarà la possibilità di giocare davvero con maggiore tranquillità, anche se ovviamente la tensione che dà questa partita rimane differente rispetto a tutte le altre. C’è poi la possibilità che il Genoa, con questo Medeiros ritrovato o con Lapadula, possa aver voglia di vincere una gara che sarebbe il fiore all’occhiello di un finale di campionato che si sta rivelando positivo, in particolare dopo la vittoria contro il Cagliari.”

“Di aneddoti ne ho tantissimi, dal primo derby giocato e vinto nel 1977 ad altre dimostrazioni simboliche vissute sul campo. Quella fu una partita che costò la retrocessione alla Sampdoria, alla fine si fermarono 10 mila spettatori, ad aspettarci per applaudire in quanto avevamo vinto il derby rendendola quasi matematica. Anche in campo la tensione è altissima: ricordo ancora uno dei derby giocati al Ferraris in cui, onestamente, in 5 minuti vennero ammoniti quasi 10 giocatori. Ogni volta che schizzava un pallone ci si faceva sentire quasi a dire “di qui non si passa”, una dimostrazione simbolica di quanto – anche a detta di tutti gli sportivi italiani – il derby di Genova sia particolare rispetto a quelli che si giocano a Roma, Torino o Milano. Anche quelle sono partita cariche di tensione, ma non come a Genova. Il perché? Probabilmente perché ci si limita ad ottenere questo obiettivo, visto che altri, ovvero scudetti o ingressi in Europa, sono abbastanza rari da ottenere durante la stagione. Giocare il Derby della Lanterna è fuori portata, andarlo a vedere è uno spettacolo. Incredibile, bello. Bello”.

 

L’INFOGRAFICA DEL 116° DERBY DELLA LANTERNA