Dopo la conferenza stampa di Davide Ballardini, intervenuto alle ore 14 in vista di Genoa-Milan, parola anche al tecnico rossonero Gennaro Gattuso. Oltre alle tante domande sulla sfida contro l’Arsenal, “Ringhio” si è detto concentrato sulla partita complicata del Ferraris, in programma per domani alle ore 18.30. Queste le dichiarazioni, in sintesi:

“Il campo del Genoa è sempre stato difficile per il Milan. Poi da quando è arrivato Ballardini ha fatto soprattutto risultato lontano da casa: noi dovremo pensare a fare la nostra partita rispettando l’avversario e facendo il nostro gioco. A centrocampo giovedì ci marcavano a uomo a tutto campo e domani il Genoa ci creerà molti problemi come ha fatto l’Arsenal. Noi dovremo ritrovare il nostro gioco e la nostra compattezza, facendo più male negli ultimi metri. La legnata con l’Arsenal può riportarci sulla strada che abbiamo intrapreso sino ad oggi”.

“La mia metodologia di lavoro? Tante volte mi piace far blocchi di lavoro ad alta intensità ma molti giocatori in Serie A hanno nel DNA movimenti, tattica e attenzione, in Premier League hanno voglia di andare a cento all’ora e per loro esiste solo questo parametro: 100% e 100%. Contro l’Arsenal abbiamo corso per 11.000 metri noi, loro poco di più, in accelerazione siamo andati meglio noi, poi è importante come tieni il campo e non solo i numeri. In questi mesi abbiamo visto un Milan molto tecnico, abbiamo sbagliato tanto e quando dicevo che ero un pulcino rispetto a Wenger non mi sbagliavo: è stato così giovedì sera, se lo ha fatto la mia squadra anche io ho peccato di inesperienza. Quando avevamo palla potevamo fare molto meglio, ci siamo trovati e giocare su 70 metri come non siamo abituati a fare e a verticalizzare quando non avremmo dovuto.”

“Con la struttura di Milan Lab ho fatto la solita rassegna, un giro per vedere chi stesse meglio o meno, poi sono passato nei confessionali a chiedere come stessero i giocatori ma devo dire che c’è grande disponibilità. Non dico chi giocherà domani, lo scoprirete. Sarebbe facile dire che la vicenda di Astori ci abbia colpito, ma sembra che voglia trovare scuse o andare alla ricerca di alibi. Purtroppo è successo qualcosa di diverso, perché Astori è cresciuto qua, tanti lo conoscevano e abbiamo preso una legnata, una batosta per il calcio italiano. Ci ha fatto passare grandi momenti di tristezza perché abbiamo perso un grande amico e una grande persona, sicuramente aver perso una giornata come quella di lunedì, nella quale alcuni non si sono allenati è stato qualcosa di anomalo. Come noi, anche altre squadre hanno vissuto questi momenti: contro l’Arsenal abbiamo perso perché abbiamo sbagliato tanto e bisogna accettarlo. A questa squadra non manca coraggio: il coraggio tante volte non basta, anche con 75 mila persone che ti spingono hai dei parametri da rispettare. Chi gioca in Premier League ha caratteristiche strutturali ben diverse dalle nostre, l’80% dei loro giocatori hanno un altro impatto fisico e giocare in Italia o in Inghilterra è totalmente diverso: arbitri, ambienti, qualcosa di nuovo”.

“La breve carriera di Davide Calabria ci racconta che difficilmente ha giocato 3-4 partite di fila e la partita contro l’Arsenal è stata molto dispendiosa per lui. Borini? Valuteremo la sua condizione e vedremo. Sul piano del fisico e della tenuta sta facendo benissimo. L’Arsenal vuole sempre imbucare, il Genoa cerca spesso Galabinov in profondità e fa salire le seconde linee, sono una squadra che sa quel che vuol fare. Creano poco ma sono sempre aggressivi, pronti a intercettare e ripartire. Bisogna stare molto attenti alle seconde palle su cui lanciano Galabinov e fanno salire Pandev. Pensiamo soltanto alla partita molto importante di Genova, poi dovremo recuperare energie per la partita in Inghilterra, che resta una partita: mi bruciava anche aver perso con il Rijeka da qualificati, non capisco perché alcuni pensino che andremo a Londra per fare una gita. Diremo la nostra, sarà difficile ma nel calcio può succedere di tutto”.