Prima gara del nuovo anno ormai alle porte e prima vigilia di campionato del 2018. Alle ore 13, a Villa Rostan, ai microfoni degli organi d’informazione si presenterà mister Ballardini per affrontare tutte le tematiche che avvolgono il prossimo Genoa-Sassuolo: infortuni, sensazioni sulla partita e molto altro. Segui in diretta la conferenza stampa del tecnico rossoblu su Buoncalcioatutti.

Comincia il nuovo anno ed è subito uno scontro salvezza: quanto importante cominciare bene domani? Iachini si è già complimentato con il Genoa, lei che partita si aspetta?

“Una partita importante contro una società importante, sono 4-5 anni che sono un esempio per il calcio italiano per come lavorano, per le scelte che prendono. Ci confrontiamo contro una bella realtà. Importante dare buone sensazioni ed emozioni: poi dopo sappiamo che se facciamo una buona partita poi le soddisfazioni arrivano”.

Situazione in infermeria? 

“In questo momento fuori abbiamo Migliore, Veloso, Izzo e Centurion, oggi valutiamo sia Biraschi (si allena oggi e ha saltato due allenamenti, ndrsia Taarabt, che ha saltato qualche allenamento ma è tornato ieri. Izzo ci sarà? No, sicuramente no. Ha ancora la febbre. Se cambierò disposizione in campo viste le assenze? No“.

Come ha visto Veloso? E Lapadula?

“Veloso ha il ginocchio gonfio. Questa settimana ha fatto terapie, la prossima continuerà a farle rimanendo a riposo. Penso di riaverlo dopo la sosta. Lapadula invece sta bene. Lo ripeto come nelle scorse settimane: ora mi sembra abbia una gamba piena”.

Con Iachini avete una storia di incroci a volte pericolosi, a volte meno. Cosa teme di più del suo collega?

“Intanto è certamente un bravo allenatore, ma detto questo non me ne frega nulla. Il Sassuolo ha sempre fatto bene: era strano questo inizio di stagione e quindi la stranezza non è che il Sassuolo faccia bene. È società forte, con tanti giocatori italiani e una rosa altamente competitiva”.

Cosa chiederà ai suoi giocatori domani prima della sosta?

“Domani dovremo fare una bella gara, non certamente il brutto primo tempo visto a Torino. Vero che siamo sempre rimasti umili, attenti e seri e che c’è stata la massima disponibilità, ma ciò non vuol dire che il Genoa debba fare quel tipo di primo tempo. Abbiamo certamente qualità e forza per fare bene fase difensiva e offensiva. Invece a Torino siamo mancati nel gioco e non va bene”.

Giuseppe Rossi quanto ha nelle gambe? 

“Va sempre meglio, ma questo non so dirglielo. I minuti di autonomia sicuramente aumentano”.

Foto TanoPress

Ci sono partite con insidie, come quella col Benevento. Soprattutto quando c’è una partita considerata da vincere per forza. Secondo lei com’è?

“Intanto il Benevento, squadra ben attrezzata, mi pare che dopo la gara con noi abbia fatto risultato. Anche all’esordio con la Sampdoria è rimasta in vantaggio almeno per 70′. Detto questo, è necessario fare una bella partita con attenzione e intensità. I nostri tifosi vogliono vedere una squadra generosa, che cerchi di fare bene le due fasi, che dia emozioni e che si emozioni. Una squadra molto compatta, generosa e affamata. Il risultato viene di conseguenza”.

Da quando è arrivato il Genoa sarebbe la migliore difesa del campionato e avrebbe una media da Europa League. Cosa la rende più orgoglioso del percorso sin qui fatto?

“Sono cose che contano e non contano. Fino ad oggi il Genoa ha fatto belle partite e bei risultati. Ma una valutazione va fatta alla fine: oggi non mi pare il caso di fare questo tipo di analisi”.

L’oroscopo del Genoa del 2018 dopo un 2017 di sofferenze?

“Non sono mai sereno per il mestiere che faccio. Mestiere meraviglioso che tuttavia ha questa prerogativa. Per il Genoa intanto voglio vedere serietà, tanta voglia da parte di tutti i giocatori di esprimere serenità, generosità, disponibilità, unite alle qualità di ogni calciatore. Lo merita il Genoa di avere giocatori seri, generosi e bravi. Tutto questo va messo a disposizione della squadra e spero che tutto ciò accada”.

Ha detto che non cambierà il modulo: giocare con tre attaccanti, come fatto già a gara in corso, è mossa che vedremo sempre più spesso?

“Quasi sempre ho giocato con tre attaccanti. Talvolta ci sono delle situazioni in cui devi tutelare la squadra e servono più compattezza, equilibrio e coesione per essere sempre in partita. L’idea nostra è quella, pian piano, di giocare con tre attaccanti”.

Dal mercato cosa può arrivare?

“Ora l’attenzione va alla partita. Siamo tutti molto concentrati sulla gara. Vero che c’è il mercato e che qualcosa succederà: abbiamo anche lì le idee chiare”.

Pandev trequartista può essere un’idea percorribile anche da inizio gara?

“Lui è un secondo attaccante, oltre che un calciatore intelligente e bravissimo nel legare il gioco. Aiuta anche in fase difensiva e siamo ben contenti di averlo con noi”.

Una curiosità: a Torino Veloso e Taarabt si sono cercati molto in profondità e poi sono stati i primi ad essere sostituiti. Domani potrebbe trovarsi senza entrambi. Ha voluto mandare un messaggio con quelle sostituzioni, come a dire dobbiamo lavorare meglio in profondità? Sarà un’occasione per chi li sostituirà?

“Non so che messaggio volessi mandare con quei due cambi. Taarabt non stava facendo bene e nemmeno Miguel, che ha sbagliato molto nei disimpegni. Quando cambio un giocatore è perché magari in quel momento voglio togliere un centrocampista e mettere un attaccante. A Torino ho messo un attaccante in più perché non mi stava piacendo la squadra: eravamo troppo passivi, sbagliavamo troppo e, secondo me, dopo i cambi siamo andati molto meglio.

Magari di regola quando giochi fuori casa contro un squadra che ha delle ambizioni tendi a rinforzare un po’ più il centrocampo. Solo dopo abbiamo messo tre attaccanti. In questo senso non c’era nessun messaggio. In tutte le partite che abbiamo fatto ci sono sempre stati tre cambi, e sicuramente chiunque finora sia stato chiamato in causa ha sempre fatto bene, non si è mai tirato indietro e non ha mai deluso. L’impegno, la serietà, la motivazione e la voglia di mettersi in mostra non sono mai mancate. Aspetto che dà forza e piacere a chi allena questi ragazzi”.

La situazione del campo, per cui si è lamentato anche Giampaolo, la preoccupa come variabile per il gioco del Genoa?

“Quando hai un campo che non ti permette di tenere palla a terra non ti fa piacere, ma perchè magari sbagli un controllo e la gente non sempre sa che dietro a quel passaggio sbagliato c’era un terreno che non ti aiuta. Per questo mi spiace, perché magari le colpe non sono sempre tutte tue”.

DI SEGUITO L’AUDIO DELLA CONFERENZA STAMPA DI MISTER BALLARDINI:

 

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