Mancano meno di 24 ore alla sfida tra Genoa e Benevento e per farcela raccontare ancor più da vicino, oltre alle dichiarazioni dei due tecnici Ballardini e De Zerbi, abbiamo raggiunto telefonicamente Mimmo Malfitano, firma de La Gazzetta dello Sport. Ecco la sua panoramica sulla sfida che si disputerà domani al “Ferraris”.

Cosa non deve sottovalutare il Genoa in una partita come quella contro il Benevento? 

Innanzitutto non deve sottovalutare l’avversario: è un errore che hanno commesso anche Milan, che addirittura l’ha pareggiata con Brignoli nel recupero sbagliando in precedenza diverse opportunità per rendere ancora più consistente il vantaggio, e Juventus, che alla fine è riuscita a vincere anche se ha dominato a fatica. Chiaro che più passano le giornate e più inizierà a scemare nei giocatori del Benevento questa voglia, questa aggressività. Perché potrebbero pensare che la classifica sia già del tutto compromessa. Molto dipenderà dal finale di questo girone di andata, se il Benevento riuscirà a sommare qualche punto. La vedo dura nella gara col Genoa dal momento che è i rossoblu sono squadra solida, che ha cominciato a riprendersi. Vedo poche speranze per i sanniti”.

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Quando si schiera con un atteggiamento tattico più accorto, e soprattutto quando gioca in trasferta, sbaglio se dico che vedo un Benevento più solido, che non si arrende facilmente all’avversario?

Il Genoa deve sicuramente stare attento all’aspetto tattico perché De Zerbi è un allenatore giovane, con idee nuove, e tatticamente studia molto le partite. Tende a trovare sempre le contromosse giuste, anche se poi non arriva il risultato. In questo senso entrano in gioco altri fattori, tra cui la qualità dell’organico di cui dispone e la forza dell’avversario. Stiamo parlando di Genoa-Benevento: di una squadra, il Genoa, che ha giocatori di esperienza e abituati a lottare in situazioni del genere. Di un’altra, il Benevento, che è squadra anonima: i giocatori del Benevento sino allo scorso anno erano conosciuti soltanto in Serie B, probabilmente in Serie C. Se quest’anno è venuto fuori Ciciretti è solo ed esclusivamente perché negli ultimi giorni il suo procuratore ha chiuso l’accordo col Napoli avendo il calciatore il contratto in scadenza a giugno.

Diversamente, il Benevento è una squadra quasi anonima. E questo fattore viene giustificato dalla classifica: giocatori che non hanno avuto grandi esperienze in Serie A e faticano ad affrontare qualcosa di molto più grande di loro. Il Genoa con Ballardini ha ritrovato un assetto diverso e motivazioni che probabilmente con Juric non era riuscito a trovare. Dal Benevento ci si aspettava invece qualcosa in più, soprattutto con l’avvento di De Zerbi: invece la qualità dell’organico è quella che è. Su quella panchina puoi anche metterci Mourinho o Conte, ma nessuno farà il miracolo di salvarlo.

DI SEGUITO L’AUDIO CON LA NOSTRA INTERVISTA A MIMMO MALFITANO DELLA GAZZETTA DELLO SPORT:

 

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