Si chiude con un sorriso meno beffardo la 17esima giornata di campionato, anche se qualche traccia di aVARie è rimasta. Tante le segnalazioni, tanti i silent check o le revisioni che hanno dato pane al pane, vino al vino. Due partite a fare da teatro agli episodi dubbi che inseriamo nella rubrica di questa settimana quelli relativi, in ordine di tempo, a Roma-Cagliari e Sampdoria-Sassuolo.

ROMA-CAGLIARI: la Lupa vince in extremis, trovando in Fazio il proprio centurione. Fermarsi ancora una volta e conquistare un solo punto, all’Olimpico, sarebbe stato indicativo visto anche lo stop dell’Inter. Il difensore argentino segna su una punizione battuta dalla sinistra a rientrare da parte di Kolarov. Le situazioni da analizzare sono due: la presunta gamba tesa di Manolas su Cragno e il tocco di mano di Fazio. Nel primo caso, il movimento del difensore greco è indubbiamente sospetto, come rilevano anche le immagini, anche se la prospettiva tradisce un po’ la reale posizione di Cragno e del calciatore giallorosso. Le loro corse verso il pallone si incrociano, Manolas tira poco a poco indietro la gamba apertasi per tentare di colpire la sfera e, soprattutto, è il portiere cagliaritano ad andare incontro al pallone con un’uscita che, forse troppo frettolosa, metterà poi più di qualche sospetto. Il vero episodio sarà questo e risulterà comunque da stigmatizzare perché il difensore greco guarda il pallone così come Cragno. Il tocco di mano di Fazio invece è successivo a un rimbalzo del pallone sul petto: anche dopo averlo rivisto al VAR, appare più giusto aver concesso il gol piuttosto che annullarlo. Per valutare entrambe le situazioni di gioco, l’arbitro (Damato, ndr) è piuttosto “fuori fuoco” trovandosi fuori dall’area di rigore a una decina di metri di distanza.

SAMPDORIA-SASSUOLO: incredibile invece quanto accade al “Ferraris”, dove nell’arco di due partite consecutive (Genoa-Atalanta e Sampdoria-Sassuolo, ndr) si verificano due scelte arbitrali di difficile comprensione vista la presenza del VAR. Nel dettaglio, nella gara tra blucerchiati e neroverdi, sarà Torreira a parare il secondo rigore in movimento del Sassuolo pochi secondi dopo la grande parata di Viviano dagli undici metri. Il calciatore della Sampdoria, forse per gesto istintivo e difficilmente da escludere dall’ambito della volontarietà, ferma la corsa del pallone con le due mani e si aiuta per poterlo spazzare via dall’area. Sarebbe da concedere il secondo penalty alla formazione emiliana, ma l’arbitro Gavillucci e il VAR lasceranno procedere. Pochi minuti dopo arriverà la rete di Matri che azzererà le polemiche intorno a un episodio che, in caso di pareggio o sconfitta, avrebbe alimentato davvero aspri contenziosi.

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