Vince e lo fa con merito il Palermo di Tedino, caparbio e brillante in una gara decisiva anche per Novellino ed il suo Avellino, in superiorità numerica per oltre 45′ in seguito all’espulsione di Thiago Cionek. Una sfortunata autorete di Molina porta avanti i siciliani, che con Gnahoré e Nestorovski chiudono poi la pratica; inutile la rete dell’1-3 firmata dallo stesso Molina nel finale, i lupi biancoverdi tornano a casa senza aver raggiunto o superato i 20 punti in 16 partite. I rosanero dimostrano invece di aver voglia di volare sopra i possibili scenari societari portandosi in vetta per una giornata intera. Domani sarà la grande occasione per il Bari, che nell’accesissimo derby contro il Foggia proverà a scavalcare tutte le contendenti per un posto diretto in Serie A.

A cadere è però anche il Parma, vittima di un Carpi rinato dopo la manita subita in casa del Perugia nell’ultimo turno di Serie B. Inutili le reti di Roberto Insigne al 22′ ed un forcing gialloblu durato per tutta la partita, perché a fare la differenza dopo il triplice fischio sono le due reti ravvicinate di Verna e Pasciuti. Non segna Malcore, ma gli uomini di Antonio Calabro si affacciano nuovamente sulle parti alte della graduatoria.

IL RISULTATO PARLA DA SOLO “Abbiamo giocato un calcio troppo scolastico, troppo da fermi senza creare spazi. – ha dichiarato Zdenek Zeman al termine della sconfitta pesante contro lo Spezia al Picco – Tutta la partita ci siamo mossi molto lentamente, cercando di giocare solo sul piede e abbiamo regalato anche in difesa”. Ad approfittarne è un grande Spezia, che interrompe una striscia di quattro pareggi consecutivi sentenziando il Pescara con Maggiore, Ammari, Granoche e Forte.

“Avevo già capito dalla rifinitura che la mia squadra, per la prima volta in un anno, non si stava allenando bene” sono invece state le prime parole, a caldo, di un Filippo Inzaghi attonito dopo la sconfitta casalinga del suo Venezia (a quota 25 punti) per mano di un Novara sempre più animale da trasferta. 1-3 al Pier Luigi Penzo: Alessio da Cruz apre e Federico Macheda chiude, non basta il guizzo di Falzerano.

Ancora Cittadella vincente: questa volta a farne le spese è la Salernitana di Bollini, capace di rimontare una prima volta ma tradita da Litteri.

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In coda – aspettando Ternana e Cesena – pareggiano Pro Vercelli e Virtus Entella, mentre un Ascoli falcidiato dagli addii e dall’infortunio di Favilli ferma la Cremonese di Attilio Tesser, che viene raggiunta dal Carpi a quota 23 e superata proprio dal sopracitato Cittadella.

COSA MANCA – Domani alle ore 12.30 andrà in scena il derby pugliese fra Bari e Foggia, poi sarà tempo di Ternana-Perugia, gara altrettanto sentita oltre che decisiva per le ambizioni di entrambe le squadre. Lunedì alle 20.30 sarà invece il momento di Cesena-Brescia: Castori contro Marino, 14 punti degli emiliani contro i 18 degli ospiti. Vietato sbagliare.