Dopo 3 giornate di campionato il Benevento è ancora fermo a 0 punti, ma la squadra di Marco Baroni ha messo in campo un gioco tutt’altro che di cadetteria: prima il tentativo d’impresa al Ferraris, poi la beffa (con tanto di V.A.R.) per mano del Bologna, in serata la doccia fredda causata da una rete allo scadere di Iago Falque.

Classifica a blocchi compatti, sebbene si tratti della 3a giornata con una partita già da recuperare: il tridente Napoli, Inter e Juventus in testa a punteggio pieno, seguito da Lazio e Torino a quota 7 e la coppia Milan-Sampdoria a 6 punti.

LA FIORENTINA NON RETROCEDE – È bastata una prestazione d’orgoglio della nuova corazzata viola per mettere a tacere chiunque avesse osato definire la squadra di Pioli ai limiti del presentabile. Prima rete per Simeone, Thereau, Gil Dias e Veretout, mentre a Verona si respira un’aria pesantissima dopo la seconda sconfitta interna.

Il Napoli dal canto suo si fa beffe del Bologna, che nel primo tempo si era opposto con coraggio a Maurizio Sarri con un 4-2-3-1 all’insegna della novità e di Rodrigo Palacio, applaudito a scena aperta dallo stadio di casa al momento della sostituzione.

Nella ripresa sono saliti in cattedra Callejon, Mertens ed Insigne, capaci di arrivare in porta con trame rapidissime e inarrestabili: la terza rete è un capolavoro, le grandi d’Europa sono avvisate.

INTER DI MISURA – Il V.A.R. concede un rigore a Mauro Icardi, l’Inter soffre una Spal in versione da trasferta ma chiude la partita nei minuti finali con un capolavoro di Perisic: 9 punti sono tanti, Spalletti ha in mano una grande squadra?

L’emblema della possibile rinascita nerazzurra è Joao Mario: da delusione a punto fermo, da centrocampista persosi nella mischia a numero 10 davanti a tutti gli altri.

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Il Torino conquista la seconda vittoria grazie all’intelligenza di Ljajic e la rapidità di Iago Falque, raggiungendo così a 7 punti una Lazio schiacciasassi all’Olimpico. Tripletta di Immobile, il Milan rischia forse una formazione troppo complicata per l’impegno a cui era chiamata. Se davvero Montella e i suoi ragazzi non possono sbagliare un colpo, avendo come obiettivo minimo la qualificazione in Champions League, i passi falsi dovranno contarsi sulle dita di una mano, un po’ come le reti della Lazio questo pomeriggio.

L’Udinese potrebbe rivelarsi una buona squadra, come al solito ricca di scommesse la cui purezza deve ancora essere accertata dai fatti: contro il Genoa brillano il solito Jankto e il nuovo Barak, Jansen e Nuytinck sembrano già perfettamente integrati in una rosa poco considerata ma non per questo priva di pericoli. Kevin Lasagna e Maxi Lopez, con il rientrante Stipe Perica, potrebbero comporre un reparto offensivo di tutto rispetto.

CORNELIUS E PETAGNA – Sono i punti di riferimento della nuova Atalanta addobbata per l’Europa League; il vecchio e il nuovo raccolgono due palle in aria risolvendo la grana Sassuolo con due reti decisive, dimostrando come i nerazzurri siano ancora una squadra pericolosa nonostante le sconfitte – non del tutto meritate – contro Roma e Napoli.