Bella iniziativa del Genoa invitare al compleanno della squadra più vecchia d’Italia la miglior gioventù rossoblu.

Presenti al “Pio Signorini” tutte le scuole calcio del Genoa, maschili e femminili, con mamme, papà e nonni ad accompagnarle. Stipata la gradinata dell’impianto di Pegli.

Sul campo dopo il riscaldamento partitella a tema 10 contro 10 con jolly alla quale hanno partecipato Bertolacci e Rigoni. In palestra Lapadula e Ricci (gli ultimi entrati in gruppo) per un lavoro specifico muscolare. Dei nazionali assente solamente Laxalt; atteso in serata. Pandev ha fatto un lavoro di scarico.

Partitella a tema con tanti stimoli nella riconquista del pallone e, di conseguenza, propedeutica a un miglioramento dell’aggressività sul pallone cercando di vedere e pensare con più rapidità. Un apprendimento tecnico efficace giocando con più intensità, un solo portiere senza pali a giocare il pallone unicamente con i piedi.

A seguire partita 11 contro 11 sugli 80 metri di campo e dopo a campo intero: alta intensità, tanti cambi di pettorina nelle tre/quattro linee di gioco di Juric sia in difesa ch a centrocampo e attacco.

Gli unici a non cambiare pettorina – oltre i due portieri – sono stati Izzo, Rossettini e Lazovic. Partite vere con colpi proibiti. A farne le spese è stato Pellegri, colpito duramente alla bassa schiena, che ha dovuto finire l’allenamento in anticipo.

Le note positive, oltre la buona condizione di tutti i partecipanti all’allenamento, sono i progressi di Brlek nella corsa, nel palleggio e nella velocità di trasmissione del pallone.
Squadra provata con gli schemi dell’Udinese, interessante il test a due punte mobili con Centurion e Taarabt che hanno impensierito i difensori genoani.

Finito con lo stretching e una lunga successione di autografi su foto, palloni e quaderni di scuola.

Nel frattempo è giunta comunicazione che Udinese-Genoa verrà diretta da Maresca di Napoli. Prenna e Marrazzo gli assistenti, quarto uomo Ros. Var: Banti. Avar: Chiffi.

Più che parlare dei primi arbitri bisognerebbe parlare dei quarti assistenti e degli Avar. Solamente in due gare di serie A il quarto uomo ha già diretto in Serie A: Lazio-Milan (Guida) e Sampdoria-Roma (Tagliamento). La speranza è che il direttore principale in tutte le gare finisca l’incontro, altrimenti toccherà ad arbitri tra i quali qualcuno non ha visto che la serie B poche volte.

Bisognerebbe giudicare anche gli AVAR, ma lasciamo perdere. È tutta una questione di rimborsi spese, altrimenti con quello visto nelle prime due giornate sarebbe meglio un tecnico specializzato in più a sviluppare i replay aiutando a decidere meglio l’arbitro VAR.

DI SEGUITO UNA BREVE FOTOGALLERY DALL’ALLENAMENTO:

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