Genoa al lavoro e in casa rossoblu, oggi a Pegli, non sarà il giorno del bacio ma delle parole e dei fatti. Juric la scorsa stagione aveva nel mirino Bielsa, ma da oggi dovrà cercare di carpire qualcosa da Mourinho e Conte, dovrà partire prima dall’uomo e dopo dal calciatore.

I calciatori del Genoa in futuro non dovranno sognare il contratto della vita ma fare il campionato della vita: forti, motivati, affamati, cattivi, consapevoli che il calcio sta cambiando e i protagonisti dei prossimi campionati saranno sempre più giovani e se vorranno avere in molti la possibilità di guadagnare dovranno superare l’esame di maturità a pieni voti per applicazione, mentalità e tecnica.

Pinilla sarà un caso. Il cileno con la sua dichiarazione “ho ancora un anno di contratto e voglio rispettarlo” bluffa, forse con l’unico scopo di ottenere una buona uscita? La forza dei calciatori è non rispettare le regole e le firme quando la situazione volge a loro vantaggio, ma dovranno rendersi conto che con questo metodo, non solo italiano, il calcio non finirà bene. In futuro i contratti dovranno essere fatti a rendimento e non a stagioni multiple.

Si lavora intanto al calciomercato in entrata del del Vecchio Balordo. Su Bertolacci non bisogna metterci il cuore nell’immediato e per Lapadula, oggetto del desiderio del Joker, l’operazione sarà lunga: anche in questo caso ci vorrà pazienza.

Il Milan dei cinesi in questa prima parte di campionato sta spendendo tanti euro sulla carta, non a vanvera per scommesse che arrivano dall’estero. Si tratta di calciatori che dovranno dimostrare di inserirsi nel campionato italiano e alla svelta. Il ds Mirabelli, alla presentazione della squadra, è stato chiaro: “chi esce dal Milan deve essere pagato.”

Qui nascono i dubbi su Bertolacci, malgrado il calciatore prema pur di tornare in rossoblu. Per adesso il Milan ha in rosa 35 calciatori e da qui al 31 agosto cambieranno idea non solo su Bertolacci. Per Lapadula a 18 milioni Preziosi non ci starà a meno che non venda Simeone a 30 più bonus, visti i prezzi fantastici di questo calciomercato. Mandragora è invece ai dettagli.

La squadra, i ruoli, la tattica e i moduli da parte degli addetti ai lavori dovranno essere capiti e spiegati quando Juric avrà la rosa quasi completa a disposizione. Il tecnico croato deve decidere se Fiamozzi, dopo il buon campionato nel Frosinone ai play off, e Rosi, dopo l’impresa sempre titolare di salvataggio del Crotone, possono essere le seconde linee di Lazovic e Laxalt.

Capito questo, al Genoa serve un centrale difensivo di esperienza per completare la spina dorsale della squadra, un incontrista a centrocampo, un esterno d’attacco e soprattutto non sbagliare la scelta delle prima punta: basilare che il numero uno d’attacco sia un bomber con 13/15 reti nel suo dna per non fare fatica a salvarsi.

Galabinov, la sorpresa del Pirata, dovrà giocarsi il posto attualmente con altri 4 attaccanti, e nessuno può dimenticarsi di Pellegri e Salcedo, bancomat genoano a livello di bonus.

Galabinov ha voglia e fame di serie A. Juric è riuscito nell’operazione di Budimir, sconosciuto alla Serie B al Crotone, e lo ha portato a buoni livelli di attaccante. Galabinov come Budimir dovrà entrare subito in sintonia con i tecnico e i suoi scatti tattici tra sagome, tiri, pressing, dimenticandosi delle pause viste nelle gare del campionato cadetto.

Zukanovic tutti lo danno per fatto. Lo aspettiamo dopo le corse di preparazione in compagnia di Edin Dzeko di cui ieri sera alle 19 vi avevamo documentato.

Capitolo società: altra settimana, altro venerdì e tutto tace. Solo chiacchere e supposizioni dall’esterno.
Il silenzio sulle vicende societarie per il Genoa è come un pesce che raramente si mette in situazione difficile se tiene la bocca chiusa. Lo stesso può dirsi per Preziosi, Juric e compagnia anche se il “giorno dopo giorno” non è più padre della meditazione, bensì madre della critica e questa, a sua volta, matrigna del pessimismo.

PS: Colpo di teatro o di sole dalla Spal. I prezzi degli abbonamenti saranno 415 euro in curva e 5mila in tribuna.