Tanti impedimenti hanno reso il fine settimana europeo pieno di passi falsi e mancate vittorie.

Si ferma la Premier League per far spazio all’antichissima F.A. Cup, portatrice di sorprese e squadre di qualsivoglia categoria. Procede a scatti la Ligue 1, dove le prime della classe faticano e si accontentano di un punto, proprio come il Bayern di Carlo Ancelotti che si vede rosicchiare 2 lunghezze dal Red Bull Lipsia.

Solamente in Liga tutto va avanti seguendo lo spartito: Barcellona, Siviglia e Real Madrid vincono con fatica ma si confermano le uniche squadre in lotta per il titolo.

Un rigore di Messi regala i 3 punti a un Barça dimesso.

Restano diverse le lunghezze di distacco dal Real Madrid, che passa contro la seconda squadra di Barcellona – l’Espanyol – ribadendo la propria egemonia in campo nazionale.

Bene il Villarreal, benissimo il Valencia che recupera punti e terreno per allontanarsi dalla linea gialla che porta alla retrocessione: 7 punti iniziano a diventare veramente tanti, soprattutto se sei riuscito a sconfiggere l’Athletic Bilbao.

Se la Real Sociedad è stata appunto fermata dal Villarreal (peraltro reduce dalla sconfitta contro la Roma in Europa League), una tripletta in 5 minuti di Kevin Gameiro ha permesso all’Atletico Madrid di staccare proprio i baschi al 4° posto.

In chiave salvezza vince solamente il Granada, che distrugge il Betis Siviglia in casa.

IL TACCUINO 

Gerard Moreno, il Giovanni Simeone di Spagna: 8 reti in 23 partite per un centravanti atipico e moderno: potrà saltare ancora più in alto?

 

Tutto da rifare per il Bayern. Se la scorsa settimana vi parlavamo di un titolo praticamente in ghiaccio, la trasferta di Berlino contro l’Herta ha messo a nudo tutte le difficoltà di una squadra forse stanca dopo la vittoria in Champions League. Fatto sta che il pareggio di Robert Lewandowski è arrivato al 90′, giusto in tempo per mantenere 5 punti di vantaggio sul Lipsia, capace di sconfiggere per 2-1 un Borussia Monchengladbach ancora reduce dalla batosta casalinga contro la Fiorentina. Nel mezzo pure un rigore sbagliato da Thorgan Hazard non ha migliorato la situazione ed ora la zona play-out dista 7 punti.

Bene il Leverkusen in trasferta (1-3 sull’Augsburg), bella risposta del Dortmund sul Wolfsburg ed ennesimo pareggio per il Colonia sullo Schalke 04. Hoffenheim vincente sul Darmstadt, sempre più ultimo nonostante l’impresa contro il Borussia della settimana scorsa.

In compenso il colpaccio è dell’Ingolstadt, che si avvicina al terzultimo posto sconfiggendo l’Eintracht di Francoforte, superato da Borussia e Hoffenheim nella lotta per le coppe.

Werder Brema verde speranza: batte il Mainz e spera di salvarsi nonostante i 19 punti conquistati in 21 partite.

IL TACCUINO 

Con una capigliatura alla Ciro Immobile, Maximilian Philipp a soli 22 anni ha segnato già oggi lo stesso numero di reti siglate in tutta la scorsa stagione: siamo a 8 in Bundesliga con la maglia di un serenissimo Friburgo, sarà il caso di aspettarsene altre?

 

 

Pareggi all’unisono. Prima il Monaco, poi il PSG. La prima della classe fermata dal Bastia, ora penultimo, la seconda stoppata proprio sul più bello dal Tolosa, dopo la straripante vittoria in Champions League ai danni del Barcellona.

Lione di rabbia sul Digione, vittoria con rosso per il Nizza che perde Mario Balotelli per proteste. La pazienza nei confronti di Super Mario è già finita? 9 reti non sono poche, ma le 25 di Edinson Cavani fanno decisamente più rumore, anche se i punti in classifica restano gli stessi. Monaco 59, PSG e Nizza 56.

La rinascita del Marsiglia parte da Evra e Payet, male il Saint-Etienne che perde in quel di Montpellieri e perde terreno proprio mentre a Bordeaux si raggiunge quota 39.

In fondo mucchio selvaggio, con 9 squadre in 8 punti: nella selva oscura della retrocessione si è perso anche il Lille, vittorioso contro il Caen. Decide la partita il nuovo arrivato: Anwar El Ghazi.