Tifosi genoani, buongiorno. Le ultime prestazioni del nostro Genoa non ci hanno regalato grandi soddisfazioni né tanto meno punti, quindi la gara di oggi contro il Crotone diventa molto importante sia per la classifica sia per il morale. Il Crotone è ben conosciuto dallo staff tecnico rossoblu, in quanto sono stati loro, Juric e Corradi, gli autentici protagonisti del miracolo sportivo dello scorso anno dei calabresi. Ora il mister crotonese è Davide Nicola ex giocatore genoano, apprezzatissimo dalla tifoseria del Grifone.

Come gioca il Crotone attuale? Cominciamo dalla difesa

I calabresi si dispongono in campo con il 4-4-2, schema molto conosciuto dal tecnico piemontese. In porta gioca Cordaz, portiere esperto, anche se al primo anno da titolare nella massima serie. Alterna parate di grido ad errori banali. La linea difensiva è composta da Rosi, Ceccherini, G. Ferrari, Martella. Rosi e Martella sono i due esterni,spingono molto anche se in fase difensiva non sempre sono attenti. Rosi ha un ottima corsa ed è bravo palla al piede,Martella invece è in possesso di un ottimo sinistro e preferisce essere lanciato in profondità. I due centrali sono Ceccherini e G. Ferrari: il primo grintoso e spesso falloso; il secondo, a mio parere, un ottimo difensore, elegante e bravo nel gioco aereo. Sui corner e sui calci di punizione laterali marcano a zona, anche se lasciano molto a desiderare in quanto sono la squadra che ha subito più gol su palla inattiva. Sui corner e sulle punizioni a favore i due centrali difensivi vanno a saltare nell’area avversaria. Da prestare la massima attenzione a Martella, che con il suo sinistro disegna traiettorie molto pericolose.

Passiamo al centrocampo…

I quattro centrocampisti sono Rohden, Capezzi, Crisetig e Stojan. Rohden è un centrocampista centrale adattato sull’esterno: ha un buon tiro dalla distanza ed è ottimo nell’inserimento senza palla. Stojan, essendo in possesso di un buon dribbling, preferisce avere la palla tra i piedi. I due centrali di centrocampo sono Crisetig e Capezzi, giocatori similari, hanno entrambi un discreto calcio, non sono molto fantasiosi, ma sono in possesso di ottima resistenza e sufficiente tecnica. Tutti vanno ad aggredire la seconda palla e il lancio lungo è una soluzione molto praticata. Squalificato il giocatore più tecnico e più di fantasia, l’ex Raffaele Palladino, che a noi genoani ricorda dolci momenti.

L’attacco?

In avanti giocano Trotta e Falcinelli, due buone punte, anche se a mio parere molto simili. Prediligono ricevere la palla tra i piedi, raramente vanno in profondità. Da sinistra, dove agisce Martella, arriva buona parte dei rifornimenti.

In conclusione?

Essendo il Crotone una squadra alla disperata ricerca di punti, occorrerà prestare la massima attenzione e bisognerà curare anche i minimi particolari. I calabresi sono una squadra che sul piano della corsa se la gioca ad armi pari con tutti, la qualità dei singoli può fare la differenza. Mister Juric saprà toccare le corde giuste per avere nuovamente un Grifone in grado di volare in alto.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.