Seconda partita della stagione all’ora di pranzo per il Genoa di mister Juric, ventesima da quando sono state introdotte le sfide di mezzogiorno. Da quando lo spettacolo della Serie A apre i battenti alle 12.30, il Genoa ha infatti già disputato ben 19 partite.

Il Cagliari, dal canto suo, ne ha giocate 13. Meno del Vecchio Balordo, ma ciò lo si deve per lo più al fatto che la stagione 2015/16 degli isolani è stata disputata in Serie B. Nel computo delle sfide dell’ora di pranzo da sette anni questa parte, il Genoa ha un rendimento non troppo positivo: 3 vittorie (tutte in casa), 5 pareggi e 11 sconfitte.

Leggermente meglio la formazione sarda, che al netto di un minore numero di partite ha portata a casa i tre punti in cinque occasioni (38% delle volte), pareggiando 4 volte e perdendo altrettante sfide.

Chiudendo il cerchio su questa premessa statistica, sottolineeremo come esista già un precedente tra Cagliari e Genoa alle 12.30: era il 9 novembre 2014 e la partita terminò sul risultato di 1 a 1. A segno prima Farias, poi pareggio del Grifone grazie a un autogol di Rossettini.

L’ultima vittoria cagliaritana in una sfida di mezzogiorno risale al 2 marzo 2014 quando gli isolani vinsero 3 a 0 sull’Udinese. Era il Cagliari di Mauricio Pinilla. Per il Genoa invece il ricordo di una vittoria alle 12.30 dista poco più di un anno: l’immagine che lo caratterizza è quella di Dzemaili che batte Diego Lopez su punizione in un Genoa-Milan (1-0) datato 27 settembre 2015.

CAGLIARI: LE ASSENZE IN DIFESA PESERANNO, MA IL “SANT’ELIA” E’ L’UNICA STRADA PER LA SALVEZZA

Doveroso evidenziare come la precedente premessa sia tanto curiosa quanto relativamente importante nel dare una fisionomia alla partita che potrebbe andare in scena al “Sant’Elia”. Si parla infatti di una gara che arriva poco dopo la pausa natalizia, in pieno calciomercato e in una fase della stagione particolare per entrambe le formazioni.

Per il Cagliari il 2017 si è aperto con la sconfitta di “San Siro” contro il Milan in una gara che ha dato però indicazioni interessanti al Genoa. Gli uomini di Rastelli, come ha detto Juric in conferenza stampa, “hanno lavorato sulla fase difensiva” e sono capaci di “impostare pericolosi contropiedi“. Il gol di Bacca è arrivato solo nel finale, quando forse la tentazione era di pensare già di avere in pugno un pareggio; quel che è certo è che il Cagliari, squadre double face tra casa e trasferta, al “Sant’Elia” non vorrà arrendersi come fatto con Napoli e Fiorentina, uniche due sconfitte casalinghe in cui ha incassato 10 gol complessivi.

Dieci reti che hanno incrementato una statistica particolarmente negativa come quella dei gol subiti: 43 gol concessi in 19 partite (2,2 gol subiti a partita), peggior difesa della Serie A. In Europa, capaci di fare peggio solamente Hull City (44) e Swansea (45) in Premier League.

Attenzione però perché questa statistica non è assolutamente garanzia di partita semplice o più abbordabile di altre. Malgrado i 12 gol incassati nelle ultime cinque partite di campionato, mister Juric ha evidenziato più volte come abbia avuto la sensazione di un Cagliari in miglioramento dal punto di vista difensivo.

Si parla pur sempre di una formazione ferma a 23 punti e con un ruolino di marcia casalingo da tenere d’occhio: 19 punti in 9 sfide (2,1 punti a partita), sole due sconfitte e capacità di recuperare partite che sembrano ormai perse. Vedere Cagliari-Sassuolo del 22 dicembre 2016 per credere.

GENOA: 308′ DI DIGIUNO DAL GOL. SIMEONE E IL GENOA CHIAMATI A RILANCIARE IL GRIFO

Se la formazione di Rastelli fa del proprio campo di casa il trampolino di lancio per la salvezza, il Vecchio Balordo non riesce a vincere lontano dalla Liguria da più di tre mesi. Ad inizio girone di ritorno i punti conquistati in trasferta sono solamente 7, ovvero sia meno di un terzo dei 23 complessivi guadagnati.

A dire il vero questi dati riflettono una realtà che sta un pochino stretta a Juric e tifosi: ottime prestazioni hanno infatti restituito zero punti, e questo sta succedendo già da alcune partite. Si vedano le già citate trasferte di Verona, Milano e Torino dalle quali è arrivato soltanto un punto.

Il Genoa conosce le debolezze del suo prossimo avversario ed è al corrente delle pesanti assenze in casa Cagliari, come quelle di Padoin e Bruno Alves. Bisognerà sfruttarle e cercare di migliorare la fase realizzativa. I gol in trasferta sono stati infatti 6 in 9 partite, dato su cui hanno fatto peggio Empoli e Crotone con cinque marcature.

Confrontando Genoa ed Europa, peggio dei rossoblu in zona gol hanno fatto 19 squadre, alcune anche di blasone. Parliamo di Sunderland (6), Hull City (6) e Burnley (3) in Premier League; Athletic Bilbao (7), Leganes (6) e Sporting Gijon (6) in Liga; Ingolstadt (7), Augsburg (7), Amburgo (6), Schalke 04 (5), Darmstadt (4) e Borussia Moenchengladbach (3) in Bundesliga; infine, Metz (6), Caen (6), Angers (5), Lille (5), Rennes (5), Nancy (4) e Tolosa (4) in Ligue 1 francese.

Non sorprende che la gran parte di queste squadre, pur coinvolta in statistiche in trasferta non troppo positive, costruisca la propria salvezza e il proprio campionato in casa. Stessa situazione si vive attualmente al Genoa, che il 69% dei suoi punti lo ha conquistato al “Ferraris”.

Il reparto offensivo, che nel frattempo ha abbracciato anche l’arrivo di Mauricio Pinilla, grande ex di giornata in vista di domani (63 presenze e 22 gol con la maglia cagliaritana tra 2012 e 2014), deve ritrovare dunque la via del gol. Un gol che lontano da casa manca da 308 minuti. Provare a farlo a Cagliari non sarà semplice visto che il Genoa, nella sua storia calcistica, ha vinto in Sardegna soltanto 3 volte (l’ultima nel 2010): la voglia di combatter col coltello fra i denti è però molta e la partita di domani potrebbe prospettarsi molto movimentata.

Chiudiamo proponendovi nel video che segue tutti i 22 gol di Pinilla con la maglia del Cagliari: