A margine della partita tra Genoa Primavera e Lecce Primavera, il tecnico rossoblù, Jacopo Sbravati, ha commentato il pareggio contro la formazione salentina. “C’è soddisfazione, faccio i complimenti ai ragazzi. Conoscevamo il valore del Lecce e non è quello che rappresentava la classifica: avrebbero meritato almeno altri quattro punti, se non di più. Hanno avuto un calendario con squadre importanti e le prestazioni dicevano altro. Hanno un 2005 di assoluto valore in mezzo al campo, come Gorter, e un sacco di 2006 con tante partite in Primavera. È una squadra con valori, che verrà fuori ed è ben allenata. Andando sotto al primo tiro in porta, con un rigore e un’ingenuità – dove bisogna crescere -, non era scontato pareggiarla concedendo poco agli altri. Era importante pareggiarla, ma non fargliela chiudere. Li ho visti difendere in 7/8 giocatori dentro l’area. Vuol dire che gli altri ci rispettano, che guardano le nostre partite e i nostri valori: il nostro percorso è dettato anche dall’atteggiamento che hanno gli avversari quando ci affrontano. Il desiderio di battere il Genoa, che sta facendo un buon percorso, è sempre molto esasperato. Abbiamo fatto un punto contro una squadra forte, quindi bisogna essere molto soddisfatti. È il non risultato utile consecutivo e fa piacere“.
Il gol nasce da una bella azione e da un cambio gioco che ha allargato le maglie della difesa del Lecce. Trovare spazi nella difesa del Lecce oggi non è stato facile…
“Quello che abbiamo sbagliato nel primo tempo è che gli errori di natura tecnica erano troppi e bisognava essere più veloci nella manovra. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto meglio e il gol nasce infatti da una situazione che parte da una giocata dentro, che poi va fuori. Poi nasce il cross ben fatto da Nuredini per il bel gol di Zulevic. Serviva pazienza, ma soprattutto equilibrio. Bastavano un errore e un’imprecisione per esporti al contropiede e, con le armi che avevano davanti, i rischi erano tanti. L’area di miglioramento di oggi sarà sicuramente lo sbagliare meno, soprattutto nella prima parte di gara. La parte buona che ci portiamo dietro è la caparbietà: alla fine, se c’era una squadra che dava la sensazione di vincere era il Genoa. È positivo aver finito la gara in crescendo”.
Incuriosisce sempre il fatto che il volersi sempre migliorare e l’avere in molti elementi ampissimi margini di miglioramento impreziosisce il lavoro del tecnico e dello staff. Sapere che ci sono aree su cui ancora lavorare è un bello stimolo per voi…
“Ed è sempre lo stimolo più grande. Infatti ci arrabbiamo su questi errori tecnici: noi vogliamo pensare che questi ragazzi possano avere un futuro nella prima squadra e che possiamo costruire giocatori che giochino a livelli dove le percentuali di errore tecnico sono bassissime. Oggi abbiamo cambiato anche un po’ struttura, abbiamo fatto anche bene con due trequarti e una punta. Era la prima volta che giocavamo con due centravanti: ci sono cose da sistemare e smussare, ma andando avanti sarà qualcosa che potremo riproporre. Quando ci sono giocatori importanti, è giusto trovare meccanismi giusti. Dobbiamo essere esigenti e guardare sempre il bicchiere mezzo vuoto”.
Primavera 1 | Genoa 1-1 Lecce, Zulevic risponde a Paco Esteban. È parità alla Sciorba







