Dopo una lunga estate di preparazione e di calciomercato, il Genoa Women vede finalmente avvicinarsi una storica domenica, quella del prossimo 5 ottobre, che vedrà le rossoblù di mister De La Fuente esordire in Serie A Women contro il Milan Women, al Cantera Stadium della Sciorba (ore 15, ingresso gratuito). In questa settimana che porterà all’appuntamento di domenica abbiamo avuto la possibilità di intervistare la Direttrice del Genoa Women, Marta Carissimi.
Tra quattro giorni ci sarà l’esordio in Serie A Women da parte del Genoa Women, una data storica. Come state vivendo questa settimana?
“Con grande determinazione, serenità. Da parte di tutti, staff e calciatrici, c’è grande voglia di iniziare. Si sta lavorando in preparazione alla gara”.
Prima di questo esordio in campionato, avete giocato tre partite contro Inter Women, Como Women e Fiorentina Women che hanno restituito, a mio avviso, un’indicazione su tutte: questo Genoa Women è stato capace di restare in partita fino alla fine…
“Son stati tre appuntamenti che ci hanno permesso di approcciare alla nuova categoria e proseguire nel percorso di preparazione al campionato. Molto soddisfacente l’approccio che c’è stato, quello di una squadra sempre molto organizzata e in partita. Sinonimo del lavoro che stanno facendo staff tecnico e area performance. Sono arrivati spunti di miglioramento, su quella che è la nuova categoria e su quello sul quale si può – e si deve – lavorare per affrontare la Serie A”.
Come nasce la scelta di mister De La Feunte?
“Sebastian è perfettamente allineato al nostro progetto e al momento del nostro progetto. Sposa i nostri valori, l’identità del club, e prepara la squadra al meglio perché sia sempre organizzata e affronti la partita al massimo dall’inizio al triplice fischio. È allenatore d’esperienza nella categoria e ha esperienza anche in quello che sarà il nostro campionato, un campionato che sarà di grande sofferenza perché saranno tutte partite molto tirate. Abbiamo la consapevolezza di essere stati gli ultimi ad arrivare in Serie A, con grande umiltà e grande determinazione di mantenere la categoria. Lavoriamo tutti i giorni per poter ottenere l’obiettivo”.
Vorrete raggiungerlo sia sulle calciatrici della vecchia guardia, ma anche con l’innesto di altre giocatrici. Avete deciso di portare esperienza: è il filone che avete seguito?
“Abbiamo fatto sette innesti e arrivano quasi tutti dalla categoria superiore, in linea con il voler alzare il livello e portare esperienza della categoria perché sappiamo che è quello che serve. Abbiamo cercato di intervenire in ruoli specifici proprio per permettere di avere più soluzioni in ogni ruolo e per far sì di alzare la competitività all’interno della rosa. La risposta delle giocatrici è ottima, lo standard degli allenamenti si è alzato tanto e anche in questi primi due mesi sono migliorate molto le giocatrici. C’è bisogno di continuare in questo percorso per poter migliorare: sono state inserite sette nuove giocatrici, ma ovviamente dall’altra parte abbiamo confermato la maggior parte del gruppo della passata stagione. C’è chi è qua da sempre, c’è chi è arrivata durante il percorso, ma tutte hanno sicuramente un minimo comune denominatore, ossia sposare i valori del club e avere grande identità del Genoa. La stanno trasferendo, di anno in anno, alle nuove e le nuove della passata stagione sono quelle che oggi la trasferiscono alle nuove della nuova stagione. Siamo molto contenti di questo perché sappiamo quanto sia fondamentale mantenere, in primis, l’identità del Genoa in ogni partita”.
L’ultimo acquisto che avete fatto, che state finalizzando dal punto di vista burocratico, è quello di Elexa Bahr, che in Colombia e negli USA è stata sempre abituata a giocare con un importante corollario di tifosi. Anche qui a Genova i tifosi si stanno sempre più avvicinando al movimento Genoa Women. Ce la descrive come giocatrice?
“Siamo molto contenti di aver concluso il mercato estivo col suo inserimento. Può giocare sia come attaccante centrale sia come attaccante esterno. Porta soluzioni e caratteristiche diverse rispetto agli attaccanti che abbiamo in rosa e nell’ultima stagione ha giocato nel campionato americano, uno dei migliori al mondo. Anche lì tutti gli stadi sono gremiti e ha l’abitudine di giocare in determinati contesti. Può sicuramente portare soluzioni diverse e, come dicevo prima, mantenere alta la competitività all’interno del reparto offensivo. Quest’anno giocheremo alla Sciorba, siamo in città e ci auguriamo di poter attrarre sempre più nuovi tifosi. Quello che mi sento di dire è che vedranno sempre una squadra che porterà in campo l’identità del Genoa. Non mollerà mai e darà tutto, dal primo all’ultimo minuto. Mi sento di dire questo ai tifosi, che sappiamo quanto siano una spinta importante alla prima squadra maschile e ci auguriamo che possano fare altrettanto anche per la prima squadra femminile. Abbiamo bisogno di loro per mantenere la categoria”.
Essere riusciti a rimanere alla Sciorba non è stato facile, ma ce l’avete fatta. Possiamo dire che è un po’ il vostro ottavo acquisto estivo?
“Siamo molto contenti. Dopo il Ferraris, la Sciorba è il migliore impianto della città. Ringrazio il club e il top management per aver perorato la causa e, anche, la disponibilità dell’amministrazione comunale e dei gestori della Sciorba per averci permesso di giocare in questo stadio”.
Quest’anno c’è anche il Genoa Women che disputa il campionato Primavera 1. A livello di settore giovanile avete inserito quasi trenta giocatrici. Facciamo spesso lo stesso discorso di osmosi tra il Genoa Primavera e la Prima Squadra: è un discorso che si può allargare anche al Genoa Women, che nel weekend abbiamo seguito contro il Milan Women e nel quale abbiamo visto profili veramente interessanti. La squadra se l’è siete giocata alla prima giornata sul campo dell’Inter e nell’ultimo turno avete perso solo sul calcio di rigore contro il Milan. Bello vedere anche questa crescita…
“Devo dire che nelle prime due giornate hanno portato esattamente l’atteggiamento e lo spirito che ci deve contraddistinguere. Il risultato in queste due partite non è arrivato, però quello fa anche parte di un’esperienza della categoria in una categoria, la Primavera 1, dove esattamente come la Serie A la minima distrazione si paga. Questo è un aspetto su cui bisognerà lavorare così come sta già facendo lo staff, ma il percorso che sta facendo la Primavera è in parallelo a quello che fanno la prima squadra e tutta l’area. C’è una crescita globale, non solo della prima squadra. Sono state inserite diverse giocatrici nuove: oggi abbiamo quasi metà della rosa di giocatrici che arrivano da fuori Genova, e non intendo solo da fuori città, ma anche da fuori regione. Questo è anche sinonimo del percorso, del respiro e della credibilità del progetto che stiamo portando avanti. In questo caso devo fare davvero un plauso particolare all’ottimo lavoro di Luca De Guglielmi, che su tutto il settore giovanile, a partire dalla Primavera fino all’Under 10, sta davvero facendo un ottimo lavoro.
All’interno del settore giovanile, fino ad arrivare alla prima squadra, cerchiamo di valorizzare le giovani. Laddove ci siano giocatrici che reputiamo pronte per il salto di categoria, glielo facciamo fare indipendentemente dall’età. Lo abbiamo fatto già in passato nel settore giovanile, lo stiamo facendo quest’anno con il settore giovanile e anche con la prima squadra dove abbiamo Annalisa Ruotolo, classe 2010, a cui abbiamo fatto iniziare un percorso totalmente aggregato alla prima squadra. Continuerà, poi, a giocare con la Primavera per farla allenare in un contesto più allenante per lei, ma dall’altra parte mantenere comunque il minutaggio e la gara che ha tutta una serie di aspetti che l’allenamento non ti dà. Il tutto preservando anche l’aspetto scolastico che sappiamo essere fondamentale per il percorso umano, prima di tutto, e personale non solo della giocatrice, ma proprio della persona”.
Recentemente è stata presente al 34esimo Economic Forum a Karpacz, in Polonia. CI racconta un po’ di più: è arrivata là in qualità di responsabile di Genoa Women e il Genoa in qualche modo ha fatto tappa anche a questo evento molto accreditato a livello europeo…
“Questa è la seconda volta che partecipo. Ho partecipato la passata stagione: è sicuramente molto interessante ed è un orgoglio per il club poter partecipare ad un forum economico a cui partecipano circa 6000 persone e dove gli aspetti sono prettamente economici e portare il Genoa in un panel dove si parlava del mondo del calcio, ma dal punto di vista del business e del business del mondo del calcio. Abbiamo toccato trasversalmente tutto quello che è l’aspetto, l’importanza dello sviluppo del femminile a livello europeo e mondiale nel mondo del business del calcio nonché, trasversalmente, abbiamo toccato quello che è il difficile equilibrio tra l’aspetto economico e l’aspetto di tutela dei giocatori, dei giocatrici, delle giocatrici, delle competizioni. Molto, molto interessante partecipare non solo perché questo permette al club di attestarsi in certe tipologie di scenari, ma anche per il network che si crea e per gli spunti di riflessione che arrivano dalla diversità dei partecipanti”.
Lancia un invito per domenica 5 ottobre per venire a vedere Genoa Women-Milan Women, che si potrà vedere e seguire alla Sciorba prima del fischio d’inizio di Genoa-Napoli. In poche ore si può fare una full immersion rossoblù…
“Per chi non segue in trasferta la squadra, ci auguriamo di vedervi numerosi. È l’esordio in campionato, sappiamo quanto sia importante e quanto i Genoani possano supportare la squadra. L’invito è di venire a seguire la partita e le ragazze, perché se lo meritano. Vedrete una squadra che rispecchierà le vostre aspettative. Venite a supportare la squadra e, a seguire, supportate ovviamente la prima squadra maschile”.
Venerdì al Museo del Genoa la proiezione del docufilm su Franco Scoglio







