“Ormai sono un po’ ripetitiva, ma la parola “indescrivibile” è quella più azzeccata, perché le emozioni che dà questa maglia non si spiegano”. Esordisce così Caterina Bargi nell’intervista post partita che parte dal suo gol, quello pesante e decisivo per la vittoria del Genoa Women contro il Parma Women, la seconda stagionale in Serie A.

“Nessuna parola sarebbe abbastanza forte da descrivere quello che ho provato e quello che provo ogni volta ad indossare questa maglia – prosegue Bargi, il cui legame coi colori rossoblù non è più un mistero, ma un punto di forza – Quando si fa gol è un’emozione troppo grande da descrivere. L’emozione e l’esultanza dopo il gol collettivo, personale e dei tifosi, è un qualcosa di grande che trasmettono questo club e questa maglia”. 

L’abbraccio finale al tuo gol è un bel segnale di unità e compattezza nel gruppo…

“Ed è importante perché il DNA del Genoa è coesione, non mollare mai, però non mollare mai non solo individualmente, ma di squadra. Per noi il lavoro che si fa in settimana è importante e l’esultanza a fine partita, per questa vittoria, è troppo importante per noi. È il risultato di quello che siamo, perché siamo un gran gruppo e dobbiamo lavorare ogni giorno per restare in questa categoria. Stiamo cercando di dimostrarlo e oggi è davvero importante aver portato a casa questi tre punti, perché ogni partita è fondamentale stare sempre concentrati e non mollare fino al 95esimo”.

Ormai non può più essere una casualità: magari concedete qualcosa all’inizio della ripresa, però fino al 90esimo – e soprattutto nella parte finale delle gare – la squadra testimonia di avere una condizione fisica ottima. Oggi avete messo alle corde il Parma in quella fase di gara. La vedete anche voi così? Sapete che potete essere veramente pericolose veramente fino all’ultimo istante?

“Oggi ho raccolto l’assist di Giles, quando in realtà con il Milan grazie al suo assist non sono riuscita a buttarla dentro, quindi diciamo che il calcio è bello perché toglie, ma poi restituisce a chi fa calcio, a chi cerca di dimostrarlo ogni domenica. Abbiamo cercato di mettere in campo quello che ha detto il mister. Abbiamo dimostrato in tutte le partite in cui abbiamo giocato, sia in Coppa che in campionato, il fatto di stare sempre in partita fino al 95esimo, tanto che abbiamo segnato tutte le domeniche. E anche se magari non ci sono arrivati i punti, fino al 95esimo abbiamo dimostrato di poter stare in partita. Questa, secondo me, è la cosa più importante in Serie A, lo stare sul pezzo e non mollare neanche un minuto perché in quel minuto ti possono far male e noi abbiamo fatto male oggi”.

Quest’anno hai cambiato partner d’attacco perché c’è Alice Sondergaard, oltre a Bahr. Non avevamo ancora avuto modo di domandartelo: come ti stai trovando con le nuove compagne? Avete tutte caratteristiche diverse e potete compensarvi a vicenda…

“Sì, siamo un gruppo numeroso. Il mister ha tante alternative, sceglie ogni domenica, e sono contenta oggi di aver giocato con Alice Sondergaard. In realtà è la prima volta in cui abbiamo giocato insieme: lei ha caratteristiche diverse dalle mie, ma credo che ci completiamo perché lei è più sul fisico, sulla profondità e io magari un po’ più una giocatrice d’area. Mi trovo molto bene. Diciamo che cerchiamo di sfruttare le occasioni che si hanno perché a differenza della Serie B, in Serie A se ne hanno poche, perciò bisogna cercare di sfruttarle perché portano punti. Oggi li abbiamo portati a casa”.


Serie A Women | Genoa Women 1-0 Parma Women, Bargi regala tre punti d’oro alle rossoblù