Al termine della partita di questa sera contro il Genoa (clicca QUI per leggere la cronaca del match), Fabio Grosso, tecnico del Sassuolo, ha parlato ai microfoni di DAZN: “Se nel campionato non fai prestazioni di livello, fai fatica. Oggi avremmo dovuto approcciare meglio, siamo stati bravi a riprenderla. Abbiamo concesso qualche ripartenza nel secondo tempo. Nel finale avevamo palla e dominio del campo, potevamo creare l’occasione ma ci siamo fatti male da soli. Quando non fai le partite come vanno fatte rischi di lasciare punti pesanti in giro“.
C’era qualcosa che è mancato a livello individuale?
“Tutti possono fare di più quando la prestazione non è di livello. Sappiamo che il nostro livello può essere migliore, che le partite sono difficili e se non le fai nella maniera giusta rischi di lasciare punti, anche in modo rocambolesco. Oggi la partita si era incanalata nel pareggio e quando capisci che non riesci a portare a casa l’intera posta è importante non lasciare le partite agli avversari“.
Questa era una partita difficile, forse la squadra non l’ha capito fin da subito?
“L’approccio non è stato quello che doveva essere, nella fase finale del primo tempo abbiamo creato un paio di occasioni. Siamo rientrati bene in campo, abbiamo pareggiato e sfiorato il vantaggio con Thorstvedt. La partita è stata fatta contro un avversario che ha valori diversi da quelli che dice la classifica, quando si è incanalata sul pareggio abbiamo pagato un’ingenuità. Questo è il calcio. Ci vuole esperienza per crescere e migliorarsi, sappiamo che il campionato è difficile e ogni punto bisogna conquistarselo. Oggi avremmo dovuto fare meglio“.
Nel secondo tempo avete ritrovato l’equilibrio, ma nel primo tempo eravate molto lunghi: da cosa era dovuto?
“E’ dipeso dall’approccio non ottimale, abbiamo perso duelli e loro ci hanno messo in difficoltà. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, poteva essere una bella partita per noi per aumentare il nostro gruzzoletto. Invece è una bella lezione, ci servirà e dovremo essere bravi ad utilizzarla“.







