Ritorna il campionato di Serie A e ritorna la consuetudine di fare intervenire il tecnico rossoblù Vieira a 48 ore dalla partita. Così, pochi minuti fa, si è conclusa a Villa Rostan la conferenza stampa che ha preceduto GenoaLecce. “Otoa ed Ekuban saranno fuori dalla gara – è stato l’esordio di mister Vieira – per il resto continuiamo a lavorare bene, pronti ad affrontare il Lecce. Credo che abbiamo fatto una preparazione buona, ma sull’ultima partita di Coppa Italia abbiamo visto che c’è ancora tanto da fare e da lavorare. Siamo pronti ad iniziare. Non abbiamo dimenticato cosa abbiamo fatto l’anno scorso, concentrandoci sull’inizio del campionato dove tutti abbiamo zero punti. Sarà un campionato difficile, siamo contro il Lecce e sarà una partita difficile”. 

Di Francesco è sempre partito bene con le sue squadre e gioca a viso aperto. Che gara e che Genoa si aspetta?

L’identità di questa squadra sarà quella dell’allenatore, a cui piace andare aggressivi, a creare opportunità. Dobbiamo essere pronti ad affrontare una squadra forte fisicamente e come qualità. Stiamo crescendo e credo che la partita di Coppa Italia sia stata una partita dove abbiamo fatto cose molto, molto interessanti, ma tutti sappiamo che il campionato è di un altro livello. Ci aspettiamo una partita più difficile di quella di Coppa Italia. Abbiamo fatto una bella settimana di lavoro“.

Al Lecce mancherà Krstovic. Può cambiare qualcosa?

“No, sicuramente è stato un giocatore importantissimo per il Lecce. Un giocatore di talento. Una squadra la vedi nella forza collettiva e ho visto una squadra in Coppa con un’identità chiara. Mancherà un giocatore speciale, però il nostro focus e la nostra concentrazione non cambierà in merito a ciò che ci aspettiamo. Sarà per noi una partita difficile, anche senza Krstovic”.

Ha deciso chi giocherà davanti?

“No, ho ancora delle scelte da fare. Abbiamo diverse opportunità davanti, dietro e in porta. Per come si sono allenati in settimana per me è difficile scegliere l’undici che comincerà la partita”.

Su Marcandalli, Vasquez e gli uomini in difesa a disposizione di Vieira: “Abbiamo anche Østigard, che ha la qualità per giocare dietro da titolare. C’è un mix tra esperienza e giovani che devono continuare a crescere. Marcandalli sta facendo bene, sta dimostrando che è un calciatore di Serie A. Ora la cosa difficile è mantenere questo livello, ma ha già dimostrato cose molto, molto interessanti. Vasquez è un esempio in campo ed è un punto di forza, come visto l’anno scorso. Anche Østigard è un giocatore di esperienza e qualità, abbiamo scelta”.  

Sul mercato e se si aspetti qualcosa a fine mercato in entrata: “Ho sempre detto di essere soddisfatto del gruppo, il problema che mancano dieci giorni e può succedere ancora di tutto. Abbiamo un gruppo molto equilibrato per quanto riguarda le scelte. Su questo aspetto, sono soddisfatto. Dal punto di vista del gioco, abbiamo lavorato tanto sull’equilibrio da avere su aspetti offensivi e difensivi. Siamo sulla strada giusta, anche se c’è ancora da lavorare. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio per essere più competitivi“.

Le considerazioni sul mercato mettono il Genoa sempre tra le piccole, ma non si considera spesso il lavoro che sia è fatto, dalla sua conferma all’aumento della qualità passando per il fatto che da un mese state lavorando con lo stesso gruppo. Le sembra che ci sia un po’ di sottovalutazione del valore del Genoa?

“No, non lo credo affatto. La società lavora con tanta umiltà e sappiamo, con l’esperienza che abbiamo, che il campionato è molto, molto difficile. Non dimentichiamo l’anno scorso. Quando sono arrivato era un periodo difficile, ma i giocatori hanno risposto benissimo. A fine campionato ci siamo salvati 4/5 partite prima della fine. Quest’anno sarà ancora più complicato. Dovremo sempre avere voglia di competere perché vincere le partite di campionato non sarà facile. Sappiamo di avere giocatori e gruppo di qualità, tuttavia dobbiamo ancora lavorare sull’identità di gruppo e sugli automatismi, sulla dimensione giusta tra i giocatori. Anche io come allenatore devo ancora lavorare per ottenere il massimo da questa gruppo. Se altri pensano questo, non è la realtà”. 

Sull’entusiasmo intorno al Genoa: “Dobbiamo mantenerlo. È stata una sorpresa avere 28mila persone al Ferraris in questo periodo dell’anno. Questo entusiasmo dobbiamo mantenerlo ed è per quello che abbiamo motivazioni. E dobbiamo continuare a dare tutto sul campo: così il supporto dei tifosi lo avremo sempre alle nostre spalle“.

Rivede in Carboni qualche giocatore del passato?

“Carboni non è ancora al cento per cento, ma le partite le ha giocate con facilità tecnica e capacità di fare gol. Credo, però, ci sia ancora tanto che possa fare per la squadra. Può saltare l’uomo, sugli ultimi trenta metri può creare opportunità per fare gol perché capisce bene il gol. Deve ancora fare un po’ di lavoro sull’aspetto difensivo, deve crescere. Da quando è arrivato ha mostrato voglia di imparare ed è un piacere lavorare con lui”. 

Su Venturino: “Ha finito benissimo lo scorso campionato e sta facendo benissimo da inizio allenamenti. Sarà importante per noi, è giovane, ma c’è qualità. Sta lavorando bene e dobbiamo creargli lo spazio per dargli tempo di lavorare e crescere. Anche lui sta facendo bene e tutti i giorni dimostra di voler giocare, c’è entusiasmo da parte sua. Deve continuare“.

Brooke Norton-Cuffy come lo ha ritrovato?

“Ha cambiato un po’ di posizione, adesso fa più il terzino destro. Quello che ha fatto in nazionale e aver vinto l’Europe Under 21 gli ha dato più fiducia. Ha dimostrato la qualità di andare in avanti, anche lui deve crescere difensivamente, ma è sempre positivo e ha voglia di crescere. Sarà un anno importante per lui”. 

Questo campionato italiano, che tutti descrivono come difficile, ha 12 allenatori nuovi, due esordienti, nessuna squadra pronta per giocare con gli effettivi, eccetto il Genoa. Tutti sono a caccia la prossima settimana e il mercato langue. Cosa si aspetta dal campionato e da questa analisi?

“Tutte le squadre non sono pronte dal punto di vista tattico e fisico, ma non cambierà mai la difficoltà di giocare contro una squadra italiana. È difficile vincere le partite. Anche per noi l’anno scorso è stato difficile vincere una partita dopo un’altra partita. Per questo abbiamo iniziato a lavorare presto e fisicamente stiamo bene. Tatticamente ci sono cose da migliorare: noi, come il Lecce, siamo pronti ad iniziare il campionato. Ci aspettiamo una stagione difficile. Anche a Lecce sono pronti a competere, hanno un allenatore che conosce la Serie A e con esperienza”.

C’è molta fiducia fuori da Genova su ci che accadrà al Genoa. Avete portato qualcosa di meno italiano nelle amichevoli e negli allenamenti, che sono stati allenamenti diversi. Questo può incidere sulla percezione?

“Può essere un modo di lavoro diverso, che non vuol dire migliore o peggiore. La fortuna che ho avuto è di avere un gruppo dalla mentalità aperta, disponibile a vedere cose nuove. È stato un elemento importante. Noi, come società, dobbiamo imparare tanto dall’anno scorso. Abbiamo avuto meno infortuni ed è positivo che io abbia quasi tutti i giocatori a disposizione: è un passo avanti. Dottore, Head of Performance e fisioterapisti hanno fatto un grande lavoro. Questo per me è molto importante”.

Cosa ricorda del Lecce dell’anno scorso? Vitinha aveva fatto il terzino su Gallo: come pensa di affrontarlo sulle corsie laterali?

“Hanno un tecnico differente dall’anno scorso e sull’aspetto tattico sarà diverso, saranno più aggressivi dell’anno scorso. A lui piace mettere pressione all’avversario, andare all’uno contro uno su tutto il campo. Ci aspettiamo una partita difficile dal punto di vista fisico e tattico. Abbiamo fatto una buona settimana, vogliamo fare una bella partita a casa e nel debutto della Serie A, iniziando bene questo campionato”. 


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