Ultima conferenza della stagione calcistica 2024/2025 per il Genoa e per mister Vieira. Siamo alla vigilia di Bologna–Genoa, sfida che chiuderà il campionato rossoblù.
Che settimana è stata a livello di preparazione?
“È stata una settimana come le altre. Abbiamo lavorato con intensità. Ho chiesto ai giocatori di finire il campionato in una bella maniera: sono ancora frustrato di come abbiamo perso l’ultima gara in casa. Per questo sarebbe bello chiudere con una vittoria. Una vittoria che andremo a cercare a Bologna”.
Le manca una vittoria per arrivare a dieci in rossoblù. Può avere un senso in questo finale di stagione?
“Noi cerchiamo di creare una mentalità, quella di impegnarsi fino all’ultima partita. L’intensità contro l’Atalanta in casa è stata molto, molto positiva. La ricerchiamo anche nella partita di Bologna, giocando con intensità come sempre fatto. Sarebbe bello vincere e cercare questa decima vittoria”.
Cornet e Ahanor hanno possibilità per domani?
“Cornet e Ahanor si sono allenati tutta la settimana con la squadra e faranno parte del gruppo”.
Quando è stato il momento che avete immaginato che la salvezza fosse raggiungibile?
“Difficile puntare su un momento. Parlerei più dell’atteggiamento dei giocatori da quando sono arrivato. Ho visto un gruppo concentrato, con tanta voglia di arrivare a questo obiettivo. E questo gruppo mai ha mollato, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Hanno sempre lavorato seriamente: questo gruppo mi è piaciuto tantissimo”.
Il Bologna può essere un modello da seguire, un punto di riferimento da seguire? Quanta distanza c’è tra questo Genoa e il Bologna in questo momento?
“La distanza tra noi e loro sta in tanti anni. Noi siamo ai primi passi del progetto, della stabilità di cui ha bisogno un club per crescere. Col nuovo Presidente, coi dirigenti che abbiamo, si parte da lì. Poi dovremo crescere, ma siamo anni indietro al Bologna. Mi piace come hanno costruito la loro squadra. Sono una squadra dove i giocatori pensano prima alla squadra che all’individualità. Hanno preso giocatori per giocare in modo chiaro e sono cresciuti negli ultimi anni. Sono anche belli da veder giocare. La partita fatta in Coppa Italia e vincere questa Coppa è un messaggio mandato anche ad altre squadre sul fatto che se si lavora bene. Sono un esempio per noi, per costruire la squadra di domani: anche se dal punto di vista finanziario la situazione è diversa, si può fare bene”
Domani potrebbe essere l’occasione di dare spazio a chi ha giocato meno o ha da dimostrare qualcosa?
“Ci sono giocatori che meritavano di giocare di più in questi mesi e per infortunio non hanno potuto giocare. Giocheranno quest’ultima partita”.
Lei ha spesso elogiato il gruppo. È un obiettivo per il futuro cercare, nei limiti del possibile, mantenere un nucleo importante di ragazzi?
“Ci vuole tempo e credo tantissimo alla stabilità. Mi piacerebbe rimanessero tutti i giocatori coi quali ho lavorato negli ultimi mesi, ma purtroppo è impossibile. Per il futuro, credo sia importante avere questa stabilità per creare una squadra che vada a competere”.
Vieira è stato l’uomo giusto nel momento giusto e al posto giusto. Ci si ritrova in questa definizione?
“Sono stato fortunato ad essere nel posto giusto al momento giusto. È un momento eccitante per la società. Il nuovo Presidente porterà stabilità, ha una visione chiara, e coi dirigenti mi trovo veramente bene, hanno conoscenza della Serie A. Abbiamo giocatori giovani che stanno crescendo. Il prossimo mercato sarà importantissimo per noi: portare giocatori che possono aiutare la società a fare un passo importante”.
Anche in altre piazze hai avuto il coraggio di lanciare calciatori molto giovani: quanto sarà importante ripartire da loro? Domani c’è l’idea di far esordire Scaglione?
“È sempre importante trovare l’equilibrio giusto perché giocatori di esperienza hanno avuto un ruolo improntato nel crescere. Abbiamo fatto bene come gruppo perché abbiamo trovato l’esperienza tra i giovani che hanno giocato, che stanno crescendo. Questi giovani sono importanti per il futuro della società. Dobbiamo capire che non son ancora pronti, che è importante continuare la lavorare con loro e dobbiamo dare loro tempo di crescere. E per crescere devono giocare, accettando anche noi che possano sbagliare. Se tutti capiamo questo bene, con la loro qualità possono diventare giocatori improntati per la società. Vediamo nella gara di domani per il resto, di sicuro ci saranno uno o due giovani che inizieranno la partita”.
Se dovessi chiedere un giocatore esperto in un ruolo, dove lo vorresti?
“Parlo sempre dell’equilibrio della squadra e l’esperienza è molto importante. Se guardiamo gli ultimi 5/6 mesi e vediamo l’importanza avuta da Badelj, Vasquez, Bani, Leali in porta, ecco: l’esperienza serve. Ma anche i giovani devono crescere perché hanno qualità. Più che una posizione, devo trovare questo mix tra esperienza e giovani che devono crescere”.
Dopo cinque mesi che ti faccio domande non ne ho da fare. L’unica cosa da fare è farle i complimenti sul fatto che nelle ultime quattro giornate non avete fatto soffrire i tifosi del Genoa, perché sarebbe stato difficile mano al calendario. Il 4 aprile, dopo la vittoria con l’Udinese, eravate salvi: ora si può dire…
“Grazie per il messaggio. Sono molto orgoglioso anche del mio staff. Quando siamo arrivati qui abbiamo trovato uno staff con una mentalità molto positiva, sono stati molto importante per la nostra integrazione. Quello che abbiamo visto sul campo era anche tra di noi dello staff. Quando c’è gente intelligente, il lavoro diventa più facile”.
Ci sono giocatori in scadenza: sono partite valutazioni in tal senso? Che messaggi sta ricevendo in settimana?
“Il messaggio mi fa piacere, che tutti i giocatori vogliono rimanere qua. Vuol dire che si sentono bene in questa società. Io personalmente vorrei rimanessero tutti. Vedremo: ancora una volta, l’importanza della stabilità è qualcosa che ti aiuta a vincere, ma è un momento in cui si deve lavorare e vedere che si può fare e cosa no”.
Sui tifosi: “Loro sono – e sono stati – importantissimi. L’energia che ci danno aiuta la squadra nei momenti difficili e questo supporto lo abbiamo sempre sentito. Era importante giocare con questa energia, andando in campo, dando il massimo, con intensità e voglia di andare a vincere sempre la partita. E non abbiamo sempre vinto, ma abbiamo sempre sentito positività da parte dei tifosi, anche quando abbiamo perso. È un aspetto assolutamente positivo. La forza della società è questa, è la forza dei nostri: per questo dovremo creare una squadra simile ai nostri tifosi. È una bella sfida, ma l’energia che questi tifosi ti danno è una cosa che è importantissima. E se riusciamo a portare qualità assieme ad energia, possiamo fare belle cose. Quant’è importante aver raggiunto questa salvezza? Era una sfida molto difficile. Oggi possiamo pensare fosse facile, ma era una sfida molto difficile. E sono molto orgoglioso, contento, perché abbiamo raggiunto un bellissimo obiettivo attraverso lavoro, qualità, staff e squadra importanti. Tutti con lo stesso obiettivo, rimanendo uniti e mai perdendo la concentrazione. La soddisfazione da parte mia su gruppo e staff è davvero grandissima”.
Vasquez può essere il capitano del futuro?
“Vasquez ha qualità che ben rappresentano società e tifosi ed è stato un giocatore importantissimo per la squadra, come tanti. Si parla di rinnovo e spero che si possa raggiungere. È un giocatore fondamentale per il futuro della squadra”.
Sui tanti infortuni: “É molto difficile perché io non ero qui dall’inizio. Una società come la nostra non può avere così tanti infortuni, sono troppi. Deve cambiare qualcosa e qualcosa cambierà. Abbiamo avuto troppi infortuni su giocatori importanti. Dobbiamo riflettere. Qualcosa per forza deve cambiare”.