Nella prima domenica di Quaresima la ventottesima di campionato, a dieci dal termine, ha ruggito solamente la Dea di Gasperini. Vittorie striminzite delle altre concorrenti allo scudetto.

Il Napoli torna alla vittoria dopo 43 giorni ma spreca troppo contro la Viola, l’Inter si spaventa contro l’ultima in classifica, il Monza, che fa godere chi scommette nel calcio il risultato alla fine del primo tempo. Inzaghi vuole tutto, ma deve stare attento: chi troppo vuole poco stringe. Una lotta per il quarto posto da Champions in due punti tra Juventus, Lazio e Bologna. Le zebre friulane hanno salvato il quarto posto delle zebre torinesi pareggiando in casa della Lazio il lunedì sera. Occhio alla Roma di Ranieri, che cambia 9 calciatori tra Europa e campionato ma continua a vincere. Fiorentina e Milan, superate dalla Lupa, fanno fatica a dare continuità di risultati.

Dalla nona posizione in giù fino alle tre ultime posizioni solo il Cagliari e il Venezia si prendono un punto, tutte le altre sette sono perdenti. Si parla tanto di riforme del campionato di serie A, ma in campo ci sono sempre il 67% dei calciatori stranieri che non aumentano la capacità di fare gol: a dieci giornate dal fischio finale solo il 70% dei gol realizzati. Per adesso la FIGC e il Governo sono solamente interessati alle scommesse e agli sponsor. Alla FIFA non interessa più il gioco del calcio, ma vuole un mondiale nel 2030 con 64 squadre.

L’IFAB non ha deciso nulla nell’ultima riunione di marzo sul protocollo VAR e in particolare sul fallo di mano. Tocca all’AIA nazionale convocare le società, i capitani, gli allenatori e comunicare che per assegnare il calcio di rigore, una massima punizione, dovrà esserci una chiara opportunità di fare gol oppure l’interruzione di un’azione in grado di  concretizzarsi in rete da parte di un compagno. L’IFAB si riunirà nuovamente nel Marzo 2026 e il calcio continuerà a fare audience solamente negli show post gara e nelle gare di Champions. Ma veniamo alle partite.

Como-Venezia 1 a 1. Il Venezia al 95’ di gioco spegne il sogno di Fabregas di uscire dalla zona rossa e superare i trenta punti in classifica. Illusione perché il Venezia era reduce da quattro gare senza fare gol. Fabregas continua a perdere punti pur essendo in vantaggio. Di Francesco, salvato dal portiere Radu, si prende il terzo punto consecutivo

Parma-Torino 2 a 2. Il Toro in vantaggio contro i ducali vede sfumare la terza vittoria consecutiva e permette a Chivu di strappare un punto prezioso tenendo a distanza di due punti l’Empoli in terzultima posizione. Il Parma nella corsa salvezza potrebbe aver trovato il centravanti giusto, Pellegrino, argentino con passaporto spagnolo autore della doppietta che ha steso il Toro. Vanoli, mister del Torino, accusa la squadra di essere stata poco furba. Qualche colpa dovrebbe prendersela anche lui, non capendo subito il cambio di sistema di gioco dei ducali nel secondo tempo continuando a giocare con il 4-2-3-1 invece di chiudersi.

Lecce-Milan 2 a 3. Più che il Diavolo all’inferno nel primo tempo, in Salento c’è stato Conceiçao con le valigie in mano pronto ad uscire da Milanello. I cambi e il Lecce hanno fatto la differenza negli ultimi 30’ di gioco. Tre punti che lasciano poche speranze che il Milan possa uscire dalla crisi visti i due gol incassati per mancanza di equilibrio nel cuore del gioco. Giampaolo poteva prendersi una rivincita contro i rossoneri che lo hanno tenuto in esilio dalla panchina per qualche anno. Il tecnico non si illude: le due reti sono frutto di un Milan disastroso in fase difensiva.

Inter-Monza 3 a 2. L’Inter spocchiosa va sotto con il Monza per 2 a 0. Il testa coda al Meazza ha fatto paura fino a quando Inzaghi non ha indovinato i cambi. La presunzione dell’Inter, già denunciata da qualche calciatore, ha dato fastidio al Biscione. Nesta ha perso l’ennesima gara che farà aumentare i rimpianti del campionato giocato troppo male, al quale ha contribuito la società depauperando la rosa .

Verona-Bologna 1 a 2. Il Bologna alla terza vittoria consecutiva continua la caccia all’Europa. Nel prossimo turno sotto le due Torri affronta la Lazio con 51 punti in classifica: entrambe sperano nella caccia al quarto posto della Signora impegnata a Firenze. Il  Verona ha lasciato troppo tempo ai bolognesi prima di svegliarsi e metterli in crisi.

Napoli-Fiorentina 2 a 1. Tornano alla vittoria il Napoli e Conte. Il Ciuccio scappa nel primo tempo e rimane nella scia dell’Inter. La Fiorentina si sveglia tardi come Albert tornato al gol, ma assente dal gioco per 70’. Un Napoli feroce e aggressivo ha messo in crisi una Viola ancora alla ricerca di un modulo e di un’identità, salvata dal portiere De Gea. Palladino non ha ancora capito come utilizzare Gudmundsson alla genoana. Conte in vantaggio cambia strategia consapevole che la squadra, viste le assenze, faccia fatica viste nel giocare 90’ più recuperi.

Empoli-Roma 0 a 1. Dopo ventidue secondi di gioco Soulé in gol e Ranieri conquista la quinta vittoria consecutiva avvicinandosi alla zona Europa. Dopo il gol, Ranieri controlla e domina la gara contro un Empoli incerottato, salvato dalla goleada dal portiere Silvestri. I toscani non mollano, anche se il tabellino è amaro: in 12 gare 9 sconfitte e 3 pareggi.

Juventus-Atalanta 0 a 4. Signora in pigiama disastrosa e contestata apertamente, lo Stadium abbandonato in anticipo dai tifosi, contro una Dea da scudetto. Gasperini e la sua macchina da gioco e da gol padroni del campo. Domenica alle 20.45 Gasp non vuole fallire un altro step casalingo tornando alla vittoria e agganciando l’Inter in testa alla classifica. Retegui 22 gol a 10 giornate dal termine potrebbe diventare il calciatore ad aver realizzato più gol in un campionato di serie A. Gasperini, recuperata la squadra dal punto di vista fisico e delle polemiche, può credere nel sogno di tanti italiani: non veder vincere lo scudetto sempre alle stesse squadre.

Lazio-Udinese 1 a 1. È andata bene all’Aquila di Lotito, alla fine contestata e fischiata: pareggiare con l’Udinese che non l’ha fatta volare ed essere stata salvata nel finale dalle parate di Provedel. Una illusione cocente per chi si aspettava il sorpasso della Juve al quarto posto, dimenticandosi  che la Lazio, nelle ultime sette gare giocate all’Olimpico, ha vinto solamente con il Monza. L’Udinese salva e tranquilla darà fastidio a qualsiasi avversario nelle ultime dieci di campionato. Tutto confermato dai 14 punti conquistati nelle ultime sei gare.

Cagliari-Genoa 1 a 1. Altra gara da rosso nel primo tempo e da blu nel secondo per il Vecchio Balordo. Il Genoa sull’isola sarda nel primo tempo, pur cambiando strategia e modulo, ha fatto fatica per troppa confusione e tatticamente non ha centrato il 4-2-3-1, in particolare nella fase difensiva con due linee non compatte. Nel secondo tempo, corretto nell’intervallo da Vieira e dal suo staff con cambi vincenti, il Genoa è tornato al gioco, al gol, sempre assente nei primi 45’ di gioco, con possibilità di portare la vittoria sotto la Lanterna. Il Cagliari fa fatica a fare gol  pur avendo in rosa attaccanti, ma utilizzati solo quando è in difficoltà negli ultimi minuti di gara. Difficile per Didi Nicola trovare la spalla giusta di Piccoli non avendo a disposizione delle seconde punte. L’unica è ai box ed è Luvumbo.

Altra gara importante con il Lecce venerdì prossimo per arrivare definitivamente alla salvezza, anche se i cerotti sono sempre tanti, nuovamente 7. La sosta arriva come il cacio sui maccheroni per tentare dei recuperi importanti davanti e provare a far divertire il popolo genoano senza pensieri di classifica contro chi si gioca lo scudetto e l’Europa, senza lasciare nulla a chi lotta nella zona rossa. Gare che potranno determinare il futuro di giocatori, non solo di quelli da riscattare.

Qualcuno  scrive e mette ansia che per la salvezza occorrono 40 punti. Mentre gli allenatori che inseguono la salvezza fanno i conti al massimo su 36 punti, considerando i 16 scontri diretti nelle ultime 10 giornate della stagione.