La ventitreesima giornata di campionato in testa lascia tutto intatto tra il 92’ e il 93’ di gioco visti i pareggi di Napoli e Inter. Inseguono la zona Champions in quattro: Juventus, Lazio, Fiorentina e Lazio, tutte con problemi da risolvere nello spogliatoio per la gestione difficile degli allenatori, più allenatori di tattica che di uomini.
Occhio anche al Bologna di Italiano senza più grilli europei in testa. Il Diavolo ci prova e la prova del nove se la dovrà giocare domani in Coppa Italia con la Roma, altra via per entrare in Champions vincendo alla fine la competizione.
In fondo alla classifica il Monza difficilmente potrà farcela visto il calciomercato, stessa causa di salvezza difficile anche per il Venezia. Per la terzultima posizione una lotta in due punti tra Como, Cagliari, Empoli e Parma. Chi può uscirne è Nicola, abituato alla lotta salvezza. Fabregas, Pecchia e D’Aversa devono capire che stanno lottando per non retrocedere dimenticandosi del calcio fantasia.
Ieri per la terza volta è stato nominato Presidente della FIGC Gravina, con l’aiuto anche di tutta la Serie A, eccetto Lotito. Un plebiscito che porterà oneri importanti con la riforma della FIGC: Gravina per l’ennesima volta non dovrà cercare aiuto dal Governo e dalla politica. Dovrà andare avanti, l’azienda calcio può procedere e può farlo, ma senza le riforme non farà molta strada.
Il calciomercato invernale, finito ieri a mezzanotte, ha dimostrato che i tifosi non sono considerati. Vendere giocatori con premura, per paura dell’infortunio, non aspettando il lunedì con gare da giocare per salvarsi, vedi Monza e Venezia in fondo alla classifica, è una grossa offesa a chi vive il calcio sugli spalti. Curiosità vedere come Thiago Motta, Conceicao e Palladino metteranno le squadre in campo dopo gli ingaggi e i doppioni inseriti in rosa.
Parma-Lecce 1 a 3. Pecchia, chi è causa del suo male pianga sé stesso. Dopo 23 giornate di campionato fa fatica a capire che non è a metà classifica e il suo calcio non si può fare perché non è una Fortana, un vino emiliano spumeggiante. Giampaolo ha aspettato e ha punito i ducali in contropiede essendo più quadrato e più in palla, potendosi permettersi di essere spavaldo e portare in Salento tre punti preziosi.
Monza-Verona 0 a 1. L’ultimo treno salvezza al Brianteo di Monza si è fermato per provare a salvarsi in Serie A, ma non per l’autorete dell’ultimo arrivato Lekovic. Terza sconfitta di fila per Bocchetti che ha poche colpe. La società gli ha venduto i calciatori migliori, compreso Maldini, prima di lunedì 3 febbraio, chiusura del calciomercato. Monza in emergenza per gli infortuni e il calciomercato e i tifosi brianzoli hanno appeso due lenzuoli significativi: “Quando c’era lui….” (riferendosi a Silvio Berlusconi) e l’altro : “Riso rifilati altro bidone” riferito all’agente sportivo. Il Verona a secco di vittorie da quattro turni ringrazia e porta in Veneto tre punti importanti in zona salvezza.
Udinese-Venezia 3 a 2. I friulani ritrovano la vittoria casalinga che non arrivava dal 25 ottobre. Il povero Di Francesco sminuzzato dal mercato 24 ore prima della gara deve rinunciare al bomber e numero uno Pohjanpalo, passato al Palermo che aveva giocato il giorno precedente. L’Udinese ha sofferto fino alla fine con quel che restava del Venezia riprendendosi la parte sinistra della classifica.
Atalanta-Torino 1 a 1. Il Toro frena la Dea tra le mura amiche. Gasperini si rammarica per il rigore fallito da Retegui e anche per il quarto pareggio nelle ultime sei gare, con il treno scudetto che si allontana. Toro salvato dal portiere Milinkovic-Savic, che oltre ad aver parato il terzo rigore in campionato è stato artefice di parate importanti sui dieci tiri in porta della Dea. Toro bestia nera di Gasperini: il tecnico di Grugliasco dopo il KO dell’andata perde altri due punti. Gasp contro arbitro e VAR per un altro rigore: “c’è solo confusione“.
Bologna-Como 2 a 0. Italian,o dimenticata la Champions, cerca l’Euro calcio in campionato e si sbarazza del Como. Fabregas continua con aggressione e pressing, ma prende gol su palloni inattivi dimenticandosi gli avversari dentro l’area di rigore. Italiano ha preso perfettamente le misure ai lariani che continuano a comprare calciatori. Fabregas non è riuscito a trovare le contromosse al cartellino rosso del suo difensore continuando ad attaccare.
Juventus-Empoli 4 a 1. L’Empoli spaventa e ammutolisce lo Stadium andando in vantaggio, dopo la Signora approfitta dei problemi toscani, che perdono giocatori anche in corso di partita, e a muso lungo rifila 4 reti. Kolo Muani con una doppietta fa respirare Thiago Motta, entra Vlahovic subito in gol. Gara che avrà aperto meno la fantasia tattica di Thiago Motta vista anche la concretezza di Koopmeiners per la prima volta in stagione? D’Aversa ha bisogno di rinforzi per salvarsi, anche perché ha perso nuovamente Fazzini.
Fiorentina-Genoa 2 a 1. I titoli dei giornali sportivi nazionali, confezionati da qualcuno che non guarda le gare ma solo il risultato, confermano che il Genoa al Franchi non doveva perdere. Vieira, su tre partite perse dal suo arrivo, ne ha perse due (a Genova con Napoli e a Firenze) con un primo tempo da grifoncino condito di errori e un secondo tempo da Grifone con gli artigli in vista. Peccato che la batteria di attaccanti schierati non abbia prodotto tiri, ma non tutte le colpe sono le loro vista la Fiorentina modello “fort Apache” del secondo tempo. Vieira in riva all’Arno ha seminato ancora per far crescere il suo gioco e il suo schema tattico, che possono portare altri frutti di luce e gioia per tutti i genoani se li continuerà a seminare. Palladino non deve illudersi della vittoria contro il Genoa: non sarà facile far convivere tutta l’abbondanza a disposizione e i colpi di karate per fare gol difficilmente si ripetono per sbloccare le gare.
Milan-Inter 1 a 1. Il Biscione solamente all’ultimo secondo di gioco, nei tempi di recupero, non ha strisciato come nella gara di andata contro il Diavolo. Il Milan ha portato via 4 punti su 6 all’Inter. Risultato che potrebbe stare stretto ad Inzaghi, imbufalito per un rigore non concesso. Ma ci sono anche tre pali e gol annullati per fuorigioco millimetrici. Il cuore e il carattere di Leao e compagni non è bastato per vincere, Inter più forte sul piano del gioco. Un punto che non serve a nessuno, Inter sempre ad inseguire il Ciuccio, Milan a cinque punti dal quarto posto. Entrambe, però, hanno una gara da recuperare.
Roma-Napoli 1 a 1. Illusione del Napoli, che dopo il pareggio di San Siro nel derby sperava di aumentare il vantaggio sull’Inter. Ma questa illusione si è infranta al 92’ di gioco con il gol di Angelino. La costanza di Ranieri è stata premiata come i cambi nel secondo tempo: nessuno si aspettava contro il Napoli la batteria della qualità giallorossa in panchina inserita nel secondo tempo. Sorpreso anche Conte, illuso di poterla fare franca fino all’ultimo minuto?
Cagliari-Lazio 1 a 2. Lazio corsara in Sardegna: vince e sale al quarto posto in classifica dopo quattro vittorie su cinque in trasferta. A Nicola serve un altro miracolo per salvare un Cagliari, sempre spuntato e ballerino in difesa, che regala gol agli avversari. Cagliari-Parma domenica prossima in calendario sarà partita da non sbagliare per Nicola e Pecchia: il pareggio servirà a poco. Lazio che, invece, sfida il Monza e può rafforzare il quarto posto in classifica.