Nella serata di ieri il libro “Siamo al Fossa dei Grifoni” è stato presentato nelle Marche, ad Ancona, presso la Sala della Casa del Portuale, su iniziativa della Curva Nord Ancona. A lasciare un pensiero sulla serata è stata la pagina social del Genoa Club Grifoni del Conero, che ha presenziato all’iniziativa col proprio Presidente Fabrizio Caprara, che scrive:

Buongiorno Popolo Rossoblù! Vogliamo condividere con voi le emozioni di una serata speciale, durante la presentazione del libro “Siamo la Fossa dei Grifoni” ad Ancona, a cui abbiamo partecipato come Club.

Il Genoa, la mia passione di una vita, inizia da un ricordo preciso: 21 giugno 1981, Genoa-Rimini. Avevo 10 anni e celebravo la mia prima comunione. Dopo il pranzo ai 7 Nasi, tutti allo stadio: 55.000 tifosi, i gol di Odorizzi e Boito, la gioia immensa di mio padre… altro che prima comunione! Quel giorno il Genoa di Gigi Simoni tornava in Serie A.

La Gradinata Nord era un mare di emozioni: lo striscione Fossa dei Grifoni al centro e “Genoa bailando o ritmo do samba” sul lato. La Fossa dei Grifoni, regina della Nord dal 1973 al 1993, ha segnato la mia adolescenza. Non sono mai stato un ultrà, ma ho vissuto il loro tifo travolgente in casa e in trasferta, respirando una passione unica.

Ieri sera, ad Ancona, è stato come tornare ragazzo: rivivere quei cori, quelle coreografie incredibili e quei personaggi indimenticabili come Dario Bianchi, il genio delle coreografie, e Roberto Scotto, il “Sacerdote” capace di far venire i brividi con le sue parole. Ricordo persino le aste che volavano se non si cantava!

La Fossa non era solo tifo: era solidarietà, appartenenza, fratellanza. Mi ha accompagnato in momenti storici come la trasferta oceanica a Modena nel 1988 per evitare la Serie C o le magiche notti europee contro il Liverpool nel 1992. Concludo con una riflessione di Roberto Scotto, che racchiude il cuore del nostro essere genoani:

“Essere genoani vuol dire essere un popolo, aiutarsi e aiutare. Vuol dire rispetto, solidarietà e appartenenza. Non siamo legati ai risultati o alle categorie, ma a una leggenda. Essere genoani è un modo di vivere la vita, la miglior vita possibile”. Forza Genoa, oggi è un giorno in meno alla Stella!”


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