Dopo settimane di continui rilanci e indiscrezioni, adesso l’avventura di Albert Gudmundsson col Genoa si conclude per davvero. Come abbiamo spesso scritto nei giorni scorsi, la società rossoblù non aveva ritenuto fosse arrivata a Villa Rostan l’offerta giusta per il giocatore islandese. Fino ad oggi, con tutta evidenza, perché già domani sono programmate le visite mediche dell’islandese a Firenze.
Si è passati da 5 milioni di prestito oneroso a 8 milioni con diversi importi per l’obbligo di riscatto. Nelle ultime ore si è arrivati alla cifra complessiva di circa 28,5 milioni tra prestito oneroso (8), obbligo di riscatto condizionato (17) e bonus (3,5). Quest’ultima offerta ha dato il via libera alla cessione del giocatore, anche se il Genoa in casa il sostituto non sembra averlo, a meno che non vada trovato tra i giocatori già in rosa. Ma non era questo lo scenario che, non più tardi di due giorni fa in un’intervista a Tuttosport, il CEO rossoblù Blazquez aveva esposto in modo molto netto: Gudmundsson non parte “finché non abbiamo in mano una soluzione che ci fa stare tranquilli, allo stesso o a un miglior livello dell’anno scorso“.
Trovano conferme le voci su un principio di intesa tra Genoa e Sassuolo per Pinamonti sulla base di un prestito con diritto di riscatto (domani dovrebbe essere la giornata clou per chiudere l’affare). Il giocatore trentino sarebbe un cavallo di ritorno dopo la stagione 2019/2020 e le successive annate tra Empoli, Inter e Sassuolo, ma è abbastanza difficile pensare che possa essere, per caratteristiche e ruolo, il sostituto dell’islandese.
È evidente che, con Gudmundsson in partenza nelle prossime ore, quella tipologia di calciatore il Genoa deve ancora trovarla sul mercato. Più credibile che quel giocatore possa essere in un futuro quanto mai prossimo Fabio Silva, per il quale il Wolverhampton ha però rifiutato una prima offerta in prestito con diritto di riscatto (clicca QUI per approfondire questo scenario di mercato). Fatto sta che i rossoblù si presenteranno all’esordio stagionale coi soli Vitinha e Messias nel reparto avanzato, con il giovanissimo e promettente Ekhator e forse Ekuban (Ankeye ancora ai box). Domani sarà mister Gilardino a spiegare di più sulle condizioni del giocatore, fermo da quasi un mese.
Ormai alle porte del campionato, mister Gilardino saluta anche Gudmundsson, letteralmente esploso sotto la guida del tecnico di Biella con 87 presenze, 31 gol e 10 assist. Il giocatore a Firenze avrà un aumento dell’ingaggio su base quinquennale, offerta che lo ha convinto a lasciare il club rossoblù dopo due anni e mezzo.
Nei giorni scorsi il Genoa aveva prospettato al calciatore la possibilità di un rinnovo di contratto, ben consapevole (il club, ndr) dell’adeguamento di soli sei mesi fa a 1,4 milioni a stagione e di un contratto esteso fino al 2027. Alla fine la decisione è stata quella di separarsi dal calciatore “simbolo” delle ultime due stagioni. Come per Retegui, una cessione pesante a meno di due giorni dal secondo impegno ufficiale. E senza sostituto già ufficiale in rosa.
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