Da Villa Rostan, sede della presentazione del prossimo ritiro a Moena, dal 13 al 26 luglio, è intervenuto il Presidente rossoblù Zangrillo che ha parlato anche della questione legata ad Alberto Gilardino:

Facciamo che la domanda molto chiara esula un po’ dal contesto in cui ci troviamo, ma non la eludo perché comprendo che dopo la Val di Fassa sia l’argomento del giorno, non per colpa nostra. Leggo ogni tanto e vedo che appunto da una parte c’è una società che sta seguendo un percorso responsabile e strategico cercando di assicurare quanto di bello è stato fatto negli ultimi due anni (e quanto verrà fatto dovrà essere in linea con questi principi), dall’altra parte c’è un uomo che si chiama Alberto Gilardino che è il nostro allenatore e che merita tanto rispetto, tanta gratitudine, tutti i miei ringraziamenti personali. E’ una persona che non conoscevo e che ho imparato a conoscere bene in questo anno abbondante. È una persona straordinaria, ha ottenuto risultati straordinari, ha saputo valorizzare quanto poteva essere essere un punto interrogativo in un contesto difficilissimo”.

“Eravamo qui al piano superiore – prosegue Zangrillo – quando sono usciti i calendari e quando ho visto le prime 4/5 partite di Serie A ero spaventato, essendo partite molto difficili, con una partita che si è rivelata difficile, l’unica che la squadra non ha giocato all’altezza. Però concediamo alla squadra e a quest’uomo un minimo di tempo. Avremo tempo di vendicarci, speriamo che ciò accada fra qualche giorno, e i ragazzi ce l’hanno in testa e nel cuore. Da una parte c’è la società, dall’altra parte c’è un uomo alla quale va la mia personale gratitudine e quella di tutta la società. Nel mezzo un chiacchiericcio di fondo che è assolutamente insulso, immotivato e irriguardoso e che, purtroppo, a meno che qualcuno non mi smentisca, è il contenitore di una serie di menzogne che o la gente mi prende in giro o io non conosco.

Quando leggo che si parla addirittura di appannaggi economici di una certa entità, di ingaggi proposti e non ancora accettati, penso che si metta in una situazione difficile un uomo che non merita di essere messo in una situazione difficile e che riguarda anche la società che io rappresento, perché non ne so nulla. Quindi o sono un imbecille a cui nascondono le cose oppure stiamo parlando di menzogne. Siccome noi siamo qui e siamo felici perché è una bella giornata invito tutti a non raccogliere queste piccole menzogne, queste peanuts di piccolo valore, perché siamo il Genoa, siamo una grande società e non dobbiamo – nel tentativo di dare notizie – sempre cadere nel rischio di non dire puttanate irriguardose nei confronti di un uomo che merita tutto il mio rispetto e che difenderò in prima persona fin quando sarà necessario”.


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