Durante l’ultima trasmissione “Open VAR” diffusa dall’emittente DAZN si è parlato di due episodi arbitrali che hanno riguardato il Genoa nelle ultime due partite, quella col Sassuolo e quella con l’Inter. Nel primo caso, prima di Natale, il Genoa pareggiò i conti al Mapei Stadium per un calcio di rigore concesso dal VAR e dall’arbitro Guida su tocco di mano di Erlic. In questo caso specifico si sentono anche gli audio e la spiegazione del dirigente arbitrale dell’AIA, Matteo Trefoloni.

Colpisce come il VAR stesso chiami un possibile tocco di mano su un episodio che non crea grandi proteste e clamore, molto bravo a tenere a mente questo per andarlo a ricercare quando il gioco si sta svolgendo da un’altra parte – spiega Trefoloni – Viene punti il fatto che il braccio è in posizione innaturale, addirittura sopra l’altezza della spalla”. Viene spiegato come la decisione sarebbe stata mantenuta uguale, ossia si sarebbe andati verso un calcio di rigore, anche in caso di deviazione di De Winter con la testa. Non c’è autogiocata da parte di Erlic, motivo per il quale Guida concederà il rigore senza ammonire Erlic. Viene fatto un parallelo col tocco di mano di Parisi in Fiorentina-Bologna, tocco di mano che porta al rigore a favore della squadra di Thiago Motta.

Seppur senza sentire audio, che saranno sicuramente al centro dell’attenzione della prossima puntata di Open VAR, si fa un passaggio anche sul fallo di Bisseck su Strootman in Genoa-Inter. Fallo che ha portato al vantaggio nerazzurro di Arnatutovic.  “Per noi quello era fallo, la valutazione fatta è che fosse un’azione fallosa. Cos’è successo al VAR? Purtroppo è una cosa assolutamente fisiologica, soprattutto quando parliamo di contatti alti su cui valutare peso, entità ed efficacia. La valutazione fatta è che fosse fallo”. 


Rassegna Stampa del 2 Gennaio, Genoa: al via il mercato. Badelj intervistato dal Secolo XIX