Nell’ambito della trasmissione “Open VAR” in onda su DAZN è intervenuto il vice designatore arbitrale Andrea Gervasoni per commentare gli episodi dell’ottava giornata di Serie A (quella di Genoa-Milan e del tocco di mano di Pulisic, ndr) e fare ascoltare gli audio tra arbitro e VAR. In occasione della sfida tra rossoblu e rossoneri, l’arbitro era Piccinini, al VAR si trovava il VMO Di Paolo e come AVAR c’era Nasca. Di seguito il colloquio così come presentato dagli audio trasmessi via DAZN.

ARBITRO (Piccinini): “Gol, gol. Guarda come l’ha stoppata, a me sembra tutto buono”

VAR (Di Paolo): “Sì sì adesso guardo, a me sembra tutto pulito. Sul cross non c’è fuorigioco? No, a posto. Avanti, tutto pulito. Qui c’una bandierina blu, ma è ok. Poi devo guardare se la stoppa di mano, ok? La stoppa con l’ascella. Vedi se c’è qualche immagine – continua a chiedere Di Paolo al collega Nasca – Mi devi dare la reverse. Questa qua, metti un po’ il fermo immagine…aspetta che è difficile, sto controllando – dice ancora Di Paolo a Piccinini che in campo chiede feedback sulle immagini che si stanno rivedendo, ndr). L’EPTS, le retro…

AVAR (Nasca): “Guarda, ti do questa

VAR (Di Paolo): “Sto guardando tutte le camere. Mi sembra tra ascella e…girale tutte adesso. Che la prende con la mano? – sembra chiedere Di Paolo al collega in sala VAR prima di tornare a riguardare le varie inquadrature: “Mi devi dare l’EPTS retro alta. E poi un’altra ancora, se no andiamo. No no, la mano non la prende: al massimo c’è questa parte qua. Per me niente”. Poi si passa alla super slow motion, ultima inquadratura tirata in ballo, ma Di Paolo è categorico: “Check completato, gol regolare. Le abbiamo viste tutte“.

Al termine delle riprese puntualizza Gervasoni, nello staff dei designatori arbitrali che coadiuvano Rocchi. “La parte punibile è dall’ascella e spalla in giù, la parte non punibile è dall’ascella e spalle in su. Il problema è che qua il pallone è controllato nella zona limite. E il dubbio è venuto anche dall’arbitro, che è il primo a chiedere di controllare il controllo”.

In effetti Piccinini è la prima cosa che domanda ai colleghi di Lissone, in sala VAR, pur essendo convinto della regolarità del gol In tal senso il direttore di gara si è mosso correttamente: ha lasciato proseguire il gioco sapendo che ci sarebbe potuta essere la revisione in campo in caso di errore di valutazione. Come ben sappiamo, però, quella on field review non ci sarà mai e le motivazioni sono nei virgolettati degli audio: non si è trovata, fra decine di immagini, quella chiara e dirimente. Non senza confusione nei dialoghi, così come mandati in onda nella trasmissione.

Nell’ambito della medesima trasmissione passeranno anche gli audio sulla decisione di espellere Maignan con OFR. Viene consigliato all’arbitro Piccinini di valutare non solo l’ipotesi di fallo grave di gioco, ma anche di DOGSO (chiara occasione da gol). Revisione che ruoterà intorno ad un aspetto: Maignan prende prima il pallone o la faccia di Ekuban? Le immagini sono chiare. E dalla panchina, inspiegabilmente, si alza un “palla piena oh“. In questi audio c’è anche la spiegazione del perché, a referto, sia stato segnalato solo il grave fallo di gioco di Maignan, con conseguente unica giornata di squalifica già scontata contro la Juventus.


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