Il calcio è qualcosa di bello, affascinante, molto popolare, tutti ne parlano e tanti danno valutazioni. Dovrebbe esserci un limite da non scavalcare e che viene in continuazione manipolato nella frenetica voglia di parlarne non solo dei tifosi, ma anche dei media.

Ci sono chat con nomi di fantasia che nell’era iperconnessa di oggi si occupano del pallone che rotola, in questo periodo vuoto fatto solo di calciomercato, e lo fanno attraverso calciatori importati da procuratori e agenti, forti delle loro sentenze. Le società di calcio, però, non comprano calciatori tramite Twitter.

Prede di questo malanno o virus sono i social network che lanciano opinionisti senza una scuola da parte dei veterani di redazione, senza aver letto un libro di calcio, senza aver visto un allenamento o una partita dal vivo, ma ugualmente sempre pronti ad emettere giudizi tecnici e tattici facendo anche pagelle in base ai gol fatti o sbagliati o alle parate dei portieri.

L’iperbole in questo vuoto calcistico con il pallone nello spogliatoio è il calciomercato: ogni 100 “velinate” una piena azzeccata. Il copia incolla impera senza fare valutazioni relativo al fatto che il calciatore serva realmente, al costo del cartellino e all’ingaggio percepito.

Durante la “samarcanda del calcio il male è che ci sono una buona quantità di procuratori, agenzie di procuratori, portaborse che spacciano trattative e bidoni ai dirigenti che si spera senza interessi facciano contratti per 5 anni. Tutto è alla luce del Sole delle ultime stagioni dove ci sono non tanto rose, ma calciatori a libro paga da smerciare pagando anche buona parte del contratto. Il problema di chi mastica calcio per averlo anche studiato, aggiornato, visionato non divide mai i buoni dai cattivi.

Per una notizia, uno scoop o un titolo gli editori fanno carte false oppure in troppi scrivono sotto dettatura di fonti o da parte di qualche dirigente di società e agenti. Peccato per questo giornalismo da vetrinista che difficilmente cresce, anzi perde. Non è stato un colpo di sole, consapevole che in questo Circo Barnum ci sia anche il sottoscritto, con tanti rimpianti per quello che mi avevano insegnato maestri di calcio ora al terzo anello come Giulio Vignolo, Gino Bacci, Franco Ferrari, Franco Rossi ed altri ancora in vita, come Fulvio Collovati o altri.

Senza dimenticarsi dei vecchi ritiri estivi dove gli allenatori tenevano banco di fronte ad una birra nelle serate discernendo con le penne dei presenti e non con il personal computer o il telefonino pronto a registrare. Ora è già tanto se si può assistere agli allenamenti! Il calcio non vive più tra le persone, è freddo su Instagram e compagnia. Come nei film meglio precisare: “ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale“. Questa è una buona occasione per augurare a tutti una Buonaestateatutti.

Se vogliamo parlare di calciomercato, questa sarà una settimana importante perché si dovranno decidere entro fine mese riscatti e contro riscatti del passato. Le società che ambiscono all’Europa e con debiti dovranno mettersi in regola per rientrare nei cosiddetti paletti del fair play finanziario da coprire con vendite di seconde linee poco considerate o con poco spazio. Soldi che devono servire a fare cassa o plusvalenze con cifre diverse abbassate rispetto al passato.

A Pegli si lavora come già scritto e non si gira solo intorno alla prima punta consapevoli che in Serie A serve un bomber che faccia la differenza, ma anche giocatori che in mediana possono regalare 5/6 reti che peseranno alla fine della stagione.

Difficilmente ci saranno degli azzardi per conto di plusvalenze future sulla carta: i giovani ci sono già da poter integrare poco per volta nella rosa dei più esperti. Questo sarà il comune denominatore di tutte le squadre di Serie A non essendoci sceicchi, petrolieri, vecchi presidenti Paperon’ de Paperoni, ma fondi e holding che devono far quadrare i conti. Il tempismo delle scelte e il silenzio in questo momento del calciomercato del Genoa faranno la differenza.

Il rischio che su calciatori monitorati da tempo si inneschino aste non solo sul prezzo del cartellino, ma anche sull’ingaggio. Aste volutamemente messe su dagli agenti.

Buoncalcioatutti starà sul pezzo quando ci saranno ufficializzazioni della società e continuando ad avere rapporti di informazione con colleghi e società in tutta Europa quando annunceranno, prima di Pegli, operazioni portate a termine. Come è successo con il primo ingaggio del terzino sinistro proveniente dalla Germania, di cui parlavamo dall’8 giugno.