Gilardino ha firmato la scorsa settimana e non ha fatto le ferie per lavorare con la società assieme ad Ottolini, Spors e lo scouting per andare alla ricerca di alcuni profili e cercare di  dare una fisionomia da Serie A alla rosa facendo un passo preciso verso la prossima stagione.

Il tecnico rossoblu, dopo quello che ha fatto, conterà anche per quello che sente e vuole con lo staff. Gila e lo staff non faranno voli pindarici alla richiesta di acquisti altisonanti, essendo uomini con i piedi piantati per terra (non solo calcisticamente) e capendo la voglia dei 777 di mettere in regola i conti, condizione senza la quale non si potrà verificare un futuro roseo al Vecchio Balordo.

Con i 777, Blazquez, Zangrillo, Ricciardella, c’è la voglia di provare a ricercare l’apertura di un nuovo ciclo, parola tanto decantata nel passato, rintracciando come in Serie B forza e creatività. Gilardino è speciale, il merito della Società è averlo messo nelle condizioni di fargli fare quello che sa fare aiutandolo a rinsaldare lo spirito di gruppo tra campo e scrivanie.

Importante per tutti, compresi i tifosi, ricordarsi quello che ha fatto se avrà delle difficoltà: la fiducia e la solidità sono la medicina giusta. Si deve credere nel lavoro del mister.

L’esperienza sviluppata con altri allenatori sul prato verde, la maturità, il carattere sono tutti aspetti che ci sono per portare a termine anche la prossima missione con la convinzione che la squadra, giocando le gare sempre in 16, sappiano fare quello che serve.

In tal senso, la costruzione della prossima rosa per affrontare il massimo campionato passa da  tre  punti.

Il primo è risolvere l’incognita delle corsie laterali, sia che si giochi a tre sia che si giochi a quattro. Chiamateli terzini o quinti: il Grifone giocherà a tre perché a quattro è difficile trovare il profilo giusto e adatto a giocare.

Il secondo punto sta nel cuore del gioco, al di là se ci sarà o non ci sarà Strootman. La ricerca è rivolta verso un calciatore di peso, di gamba e di passo diverso da quelli in rosa la scorsa stagione. Un uomo di 188/190 centimetri o il Barak della situazione, ultimamente alla Fiorentina. Un calciatore pronto a fare le due fasi di gioco e riempire l’area di rigore avversaria. Tutto ciò va al di là dei rinnovi di Strootman e Sturaro per i quali si sta lavorando.

Il terzo punto riguarda il ruolo della prima punta per il quale si cerca il soggetto di fisico e di peso. Le caratteristiche? Qualcuno in grado di andare in doppia cifra di gol e supportare la fase offensiva. In Serie A la prima punta goleador fa la differenza nel risultato finale.

In rosa c’è Favilli con lo stesso peso fisico , autore di 9 reti e 3 assist lo scorso campionato nella Ternana giocando 11 gare di meno, sempre bersagliato da infortuni e con richieste di  mercato. Coda è in silenzio, atteso dalla Serie B e da quelle formazioni che si vogliono giocare la serie A visto il suo curriculum di promozioni consecutive. L’ingaggio potrebbe allontanare gli acquirenti. Coda, del resto, ha anche una voglia matta di giocarsi le proprie chance in Serie A.

È spuntato anche il nome di Piatek. Essendo di proprietà dell’Hertha Berlino, società nella galassia 777, radiomercato lo mette in evidenza per il ritorno a ponente della Lanterna. Per farlo tornare a sparare come fece con Ballardini e Regno, fra l’altro non parlando una sola parola d’italiano, Gilardino dovrà studiare il suo utilizzo come ai tempi d’oro in cui ogni tiro, anche solo nel girone di andata, era una pallottola sparata nelle porte avversarie.

Piatek aveva una caratteristica nel campionato del Genoa 2018/2019: aveva solo  la finalità di fare gol e sprecare poche occasioni dentro l’area di rigore, ma era poco partecipe al lavoro della squadra. Lavoro richiesto dagli allenatori di Milan, Fiorentina, Salernitana che gli hanno bagnato la polvere da sparo. Nel mirino dello scouting rossoblu a quarti ci sono anche calciatori della Lega Pro.

Il calciomercato sarà sempre lungo e al Genoa non hanno interesse a far filtrare le informazioni su trattative in corso. Keep calm! Lo scouting del Genoa sparso in tutto il Pianeta e Group Sporting Director Spors hanno dedicato grande attenzione ad ogni competizione calcistica nel mondo.

Le informazioni sono state condivise e raccolte, applicando filtri o algoritmi – e non solo immagini televisive – per cercare di approfondire i vari profili inserendoli in un database ed elaborando relazioni tecnico-tattiche  da proporre all’allenatore, economiche e personali alla società, tutti e tre aspetti importanti. Nel mirino in particolare il campionato spagnolo e inglese per la prima punta.

Si lavora non solo per la squadra al “Pio Signorini” ma anche dietro la scrivania per preparare la campagna abbonamenti, il cambio di sponsor tecnico, il ritiro estivo, le  partite da giocare non solo in Val di Fassa. La pazienza durante il calciomercato è purtroppo l’unica veste che lascia nudo il Vecchio Balordo.

Nella scatola del calciomercato genoano sono entrati ed entreranno fino al 1° settembre 2023 tanti giocatori non tenendo conto delle caratteristiche che potrebbero servire e dell’ingaggio del cartellino da pagare. Fino al 30 giugno si lavorerà come in tutte le altre società alla ricerca di giocatori a scadenza di contratto, non solo il prossimo giugno ma anche nel giugno 2024.

Dal primo luglio, giorno ufficiale dell’apertura del calciomercato estivo, si lavorerà anche su altri profili, compresi i prestiti, visto che non solo il Vecchio Balordo deve sfoltire la rosa, un lavoro duro e quasi scorretto per qualche giocatore che aveva firmato per tanti anni di  contratto milionario grazie non solo ai procuratori. Tra l’altro probabilmente senza meritarseli non avendo mai dato nulla alla causa rossoblu a quarti.

Nell’ultima settimana di calciomercato, come sempre, si andrà alla ricerca di qualche colpo per aumentare le potenzialità della rosa.