Non sarà un Genoa appagato e presuntuoso domani dentro il Tempio, per l’ennesima volta tutto esaurito. Il destino forte, gli uomini forti lo costruiscono anche in queste gare apparentemente senza significato.
In tutte le gare i rossoblu hanno dimostrato di essere professionisti alla ricerca del risultato e contro il Bari non andranno sotto il loro livello di qualità. Consapevoli e arrabbiati che la sconfitta di Frosinone non è stata meritata.
La carica e la posizione di Gilardino, cannibale del risultato da quando giocava, non accontentandosi mai e non avendo voglia di non perdere, varranno anche prima della gara con il Bari in questa ultima giornata e andranno al di là di relax e festeggiamenti settimanali per una impresa che resterà nella storia a quarti rossoblu.
Gilardino e i calciatori hanno lavorato seriamente per ritornare in A dopo un solo anno di purgatorio e la convinzione del Mister è di avere a che fare con giocatori forti che ci metteranno tante motivazioni.
La giornata di domani sarà da vivere e condividere con l’entusiasmo e l’aspettativa che tutto il popolo genoano merita. Le premesse sono perfette per continuare a vedere il Grifone volare. Il Vecchio Balordo sarà forte in difesa, puntuale a centrocampo e pungente in attacco. Una partita da vincere per continuare ad alimentare la genuinità dei giovani, dei ragazzi e delle ragazze che preferiscono il Grifone ai videogiochi.
Una partita da vincere, nella quale i giocatori del Genoa troveranno le motivazioni guardando gli spalti. Perché quest’anno le partite si sono giocate anche nella Gradinata Nord e Sud con canti e balli, e domani le motivazioni si troveranno anche in una coreografia da Champions. Chi non sarà capace trovarle è di fronte ad un limite per il suo futuro.
Partita da vincere per continuare ad alimentare il patrimonio giovanile: verosimilmente attualmente il Genoa, pur essendo la squadra più vecchia della storia del calcio italiano, è la più giovane sugli spalti. Anche i 777, la società e i dirigenti a Pegli hanno subito capito, con le iniziative durante la stagione, che loro sono il futuro. Per la formazione andiamo a domani quando consegneranno le distinte all’arbitro un’ora prima della partita.
Parlare del Bari dopo che ha conquistato matematicamente la terza posizione in classifica è difficile, soprattutto dal punto di vista della squadra che affronterà il Genoa.
Avranno messo da parte la delusione di non aver superato il Genoa, in particolare all’ultima di campionato al Ferraris, e quella di non poter andare direttamente in A dopo le tante parole nelle settimane precedenti e i titoloni dei giornali del Sud.
Sogneranno di andare in A con il terzo posto forti del fatto che con 4 pareggi nei playoff l’operazione potrebbe essere più facile. In questa serie B, però, è stato difficile per qualsiasi squadra vincere pur avendo due risultati a disposizione su tre.
Il terzo posto al Bari permetterà di giocare il ritorno delle semifinale tra le mura amiche e l’attenzione dei Galletti al Ferraris sarà molto di più in attesa dei risultati delle altre gare per sapere chi dovranno affrontare nella prima semifinale in programma il 29 maggio.
Indubbiamente è un successo per i baresi essere sul podio della Serie B in solitaria dopo avere penato in precedenza per quattro anni tra Serie D e C. La roulette russa dei playoff non farà sognare vecchia e nuova guardia barese e si faranno coraggio forti di andare, ad oggi, agli spareggi con sole 6 sconfitte, con 39 gol subiti e 55 realizzati.
Le 12 vittorie in trasferta durante la stagione dovranno fare ragionare Mister Mignani e capire perché tra le mura amiche la squadra ha vinto 7 volte, pareggiato 9 volte e perso 3 gare. Meglio in trasferta nelle ripartenze che nel fare gioco casalingo?
Che squadra giocherà al Ferraris domani lo scopriremo un’ora prima dell’inizio della gara. Mignani ha perso Pucino anche per i playoff e ha cominciato a lavorare in settimana per ricaricare le pile in vista dei playoff con qualche giocatore non al top nelle ultime gare di campionato.
Farà sicuramente turnover domani al Ferraris: dentro i giovani per una gara inutile ai fini della classifica. In settimana hanno scaldato i muscoli Frattali, portiere di riserva, ma anche Bosisio, centrale difensivo, che arriva dalla Primavera del Milan, Zan Zukek, Mattino, Molina, Ceter. E pronti sono altri avvicendamenti in corso di partita, in particolare in attacco e nel ruolo di trequartista Mister Mignani non rinuncerà comunque al 4-3-1-2.
Arbitro Daniele Rutella sezione di Enna, 30 anni, promosso alla Can A e B nel 2022 dopo essere transitato nella CAN B nel 2017. In stagione una gara di Coppa Italia, 10 in Serie B con 62 gialli sventolati, 2 doppi gialli, 1 rosso diretto, 5 calci di rigore.
Mai diretto il Genoa, due gare con il Bari sempre al San Nicola: la vittoria con il Cosenza e la sconfitta con l’Ascoli. Primo assistente Rossi di Spezia, secondo Garzelli di Livorno , quarto uomo Petrella di Viterbo, VAR Di Martino (Teramo), AVAR Meraviglia di Pistoia.