GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

REPUBBLICA – L’edizione genovese di Repubblica intervista questa mattina l’ex presidente del Genoa, Aldo Spinelli, dopo che quest’ultimo ha posato due giorni fa a Pegli (assieme a tutti gli altri abbonati della Tribuna 1893, ndr) con squadra e staff. “Ritornare a Pegli, che emozione. Ho invitato a cena Gila” è il titolo che introduce all’intervista. Intervista che, oltre a viaggiare su aneddoti storici, da quelli sul Professor Scoglio a quelli su Aguilera e Skhuravy, si focalizza sull’attuale proprietà del Genoa. “Blazquez sa che apprezzo molto il lavoro che la proprietà americana sta facendo e gli ho chiesto come hanno fatto ad entrare subito in sintonia con Genova e i genoani. In città c’è di nuovo una voglia matta di Genoa. I 777 hanno idee moderne e un’organizzazione perfetta. Sono convinto che ci porteranno a rivivere le serate magiche con l’Oviedo e il Liverpool“.

SECOLO XIX – Altra intervista all’interno del Decimonono, ma questa volta a Marco Rossi, club manager del Genoa. “Giocatore o dirigente, le stesse emozioni. E adesso in Serie A per almeno 30 anni” esordisce l’intervista, che poi ripercorre la stagione e la giornata del 6 maggio coincisa con la promozione in A del Genoa dopo neppure un anno dalla retrocessione del 15 maggio 2022. “Le parole di Zangrillo e di 777 Partners mi avevano dato fiducia, la società ha lavorato bene e ha creato i presupposti per risalire subito – dichiara Marco Rossi – Poi ci sono stati i momenti difficili. Però li abbiamo superati, tutti insieme. È stata una grande impresa, tornare subito in alto non è mai facile. Il Napoli di De Laurentiis rimase due anni in C1 prima di essere promosso. Quando ho capito che poteva essere l’anno buono? Dopo le prime quattro partite di Gilardino, tre vittorie e un pareggio – prosegue Marco Rossi – C’è stata la sosta, abbiamo poi battuto il Venezia in casa. Lì mi sono detto: “Così andiamo in Serie A”. 

Affrontati altri temi, come quello delle emozioni vissute sul campo quando si ritirò dal calcio e venne tolta la maglia numero 7, si parla anche di come veda il futuro a tinte rossoblu. “Vedo una società ambiziosa, che punta a far crescere il club con un nuovo centro sportivo e uno stadio ristrutturato. Penso che il Genoa meriti la Serie AS e meriti di restarci per almeno altri 20 o 30 anni. Ci sono tutti gli elementi per fare bene, per continuare a crescere“. Un approfondimento a parte anticipa quella che sarà la festa al Ferraris venerdì prossimo, seguita con ogni probabilità da un corteo dei tifosi. Prima della partita verrà anche nuovamente interrata la medaglia di Giovanni De Prà sotto la Nord (clicca QUI per saperne di più). Infine, viene segnalata la promozione da parte del Genoa dell’iniziativa “In gol per il mare” che ha visto operare a Pegli sommozzatori, Legambiente e moltissimi volontari (tra cui il rossoblu Brayan Boci) per ripulire spiagge e fondali del litorale genovese, dove gli accumuli di rifiuti e di plastiche sono notevoli. Nella giornata di ieri raccolti oltre 200 chili di rifiuti.

TUTTOSPORT – Il quotidiano sportivo piemontese si concentra non soltanto su Genoa-Bari, ma anche sul fatto che questa gara coinciderà con l’addio al calcio di Domenico Criscito. In realtà il titolo gioca proprio sul fatto che “non sarà un addio“, riferendosi al futuro di Mimmo che prevede un ruolo nelle giovanili rossoblu. Un trafiletto a parte, invece, parla del “funerale alla Samp” che, salvo cambiamenti, è previsto subito dopo la sfida contro il Bari.


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