Dopo Alberto Gilardino (clicca QUI per leggere la conferenza stampa), è toccato a Cristiano Lucarelli presentare la sfida di domani tra Genoa e Ternana. Il tecnico della squadra umbra ha iniziato facendo un punto dall’infermeria: “Corrado, Capuano, Martella e Donnarumma vengono convocati. Favilli no. Abbiamo 23 convocati. Ognuno di loro un tot di minuti ce lo garantisce“.

Sfida di grandi bomber in panchina: Gilardino sta facendo bene…

Sì, onestamente sì. Soprattutto in casa, ad oggi non hanno ancora subito un gol. Gli va riconosciuto il merito di fare bene. Gli auguro, a parte domani, di continuare a fare bene. Com’è cambiato il Genoa con Gilardino? Da un punto di vista tattico. Ora è più camaleontico, prima aveva sempre e comunque una sua identità. Ora è camaleontico, cambiano spesso modulo. Giocano a quattro, giocano a tre o a cinque in mezzo. C’è questa posizione di Sturaro che fluttua tra il centrocampo e l’attacco. Diciamo che non ha un modulo preciso, ma cambia di partita in partita a seconda dell’avversario. Sturaro è quel giocatore che ti consente di avere due moduli nella stessa partita, come abbiamo anche noi Palumbo, che è un giocatore che può avere le stesse attitudini. Il Genoa ha un grande centrocampo, quindi qualitativamente può essere quello che ha qualcosina meno, ma per tempi d’inserimento, accompagnare l’azione e intensità, probabilmente è il più bravo che hanno”.

Senza Coda e Aramu i pericoli principali sono Gudmundsson e Puscas

Il Genoa è una squadra fortissima, non lo scopro io. Ha l’imbarazzo della scelta ogni domenica perché sono tutti giocatori che potrebbero fare i titolari. Ci sono tantissimi giocatori che potrebbero farlo anche in Serie A. Tranne a centrocampo, è una squadra molto giovane perché ha tanti ragazzi giovani, di prospettiva, forti e che gli daranno un asse importante anche in futuro. Abbiamo visto almeno una decina delle loro partite, c’è chi è andato a prendergli alti, chi li ha aspettati e chi ha fatto una via di mezzo. E’ una squadra che mi ha impressionato per la qualità del palleggio. Ogni partita il possesso oscilla tra il 65 e il 70%, contro tutti gli avversari del campionato. Quindi è una squadra che ti martella costantemente. Noi dovremo essere bravi, ordinati e coraggiosi, anche se ti costringono a difenderti. La voglia e le sensazioni sono quelle positive. Noi vogliamo giocarci le nostre possibilità, sapendo che è una partita complicata per la storia del club, perché è la squadra più longeva d’Italia, perché ha una tifoseria fantastica, uno stadio con fascino e una squadra forte. Domani dovremo essere bravi a non farci condizionare dal tifo e dalla spinta che verrà data al Genoa“.

All’andata cambiò un po’ la stagione della Ternana: c’è voglia di rivalsa?

Rivalsa no, perché il Genoa aveva fatto la sua partita ed era stato bravo a vincerla quando, fino al minuto 75′, non c’erano stati i presupposti perché ciò accadesse. Però le grandi squadre si vedono in quei momenti lì. Fino al settantacinquesimo vivevamo una favola. Probabilmente non abbiamo gestito bene quella sconfitta. Il Genoa non ha colpe, siamo stati noi che non abbiamo gestito bene a livello emotivo quella sconfitta lì. Per lottare per certe posizioni ci vuole l’attitudine”.


Genoa, Gilardino: “Ternana avversario ostico. Puscas? Credo che sarà della partita”