Nella giornata che vedrà impegnate Spal e Monza nello scontro diretto e il Parma ospite del Vicenza, il Genoa Primavera ospita ad Arenzano il Pordenone, fanalino d coda del Girone A del campionato Primavera 2 e allenato da Simone Motta. I friulani sono reduci dalla sconfitta casalinga col Monza. Dirigerà la sfida l’arbitro Eugenio Scarpa della sezione di Collegno.


FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-3-3): S. Calvani; Boti, Cagia, Gagliardi, Orlandi; Palella, Toniato; Ambrosini, Mosole, Fini; Bornosuzov. A disposizione: Sattanino, Lattucchella, Sarpa, Bolcano, Pittino, Ruci, Arboscello, Spigariol, Pessolani, Casagrande, Bogunovic, Debenedetti. Allenatore: Alessandro Agostini

PORDENONE (4-4-2): Gallo; Gucci, Maset, A. Biscontin, Berton; Puzzangara, Giorgio, C. Biscontin, Vaccher; Comuzzo, Secli. A disposizione: Salviato, Fagherazzi, Pizzignacco, Pittognet, Martini, Colautti, Plai, Mauri, Music. Allenatore: Stefano Motta


CRONACA

Il capitano rossoblu è Palella, il modulo un 4-2-3-1 molto offensivo con Fini alle spalle delle punte, Ambrosini e Mosole larghi a destra e a sinistra pronti a scambiarsi spesso di posizione. Unica punta Bornosuzov. Si vede in campo dall’inizio anche il terzino sinistro Boti, arrivato a gennaio dalla Sambenedettese. Da segnalare la presenza in tribuna di Accornero, Boci, Scaravilli, Papadopoulos Lipani, oltre che di Leone Cipani (tecnico del Genoa Under 15) e di mister Brunello, che larga parte dei ragazzi in campo li ha allenati quando militavano nelle Under rossoblu. Presente anche il direttore sportivo del Genoa Primavera, Carlo Taldo. Assieme a lui il ds del Genoa, Marco Ottolini, e l’Assistant General Manager, Marcel Klos. Spunta anche Radu Dragusin sugli spalti.

I primi 10’ di gara sono una lunga fase di studio nella quale il Pordenone fa densità nella sua metà campo con tre linee molto strette e tutta la squadra dietro la linea del pallone. Il Genoa qualcosa inizia a creare, per esempio con un colpo di testa di Bornosuzov al 7’ e con un destro a fil di palo di Ambrosini proprio allo scoccare del decimo di gioco.

Il Pordenone si difende con ordine e riparte. Al 14’ il primo tentativo della formazione neroverde è di Comuzzo, di testa, ben ostacolato da Cagia. Il Genoa cerca di aumentare il ritmo, ma in questi primi venticinque minuti di gara gli errori sono tanti, propiziati dalla difesa degli avversari che concedono poco ai rossoblu. Al 26’ prova dalla distanza Palella col destro, ma la conclusione è troppo alta.

Al 32’ Genoa in vantaggio con Palella, che in inserimento di testa su calcio piazzato ben calciato da Toniato batte Gallo. È il vantaggio dei rossoblu. Un gol che stappa la partita, col Genoa che un minuto dopo va vicinissimo al raddoppio immediato con Ambrosini che impegna il portiere neroverde. Al 39’ primo cambio forzato per il Pordenone: dentro il terzino sinistro Pittonet al posto dell’infortunato Berton. La prima frazione fila via senza nuove azioni degne di nota e il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-0 per il Genoa dopo un minuto di recupero.

Ad inizio ripresa dentro Arboscello al posto di capitan Palella, che cede la fascia di capitano a Gagliardi. Al 50’ si rende molto pericolosa la formazione ospite con il sinistro in girata di Puzzangara che termina alto di poco. Al 53’ cartellino giallo per mister Agostini, che pareggia la sanzione rimediata dal collega Gallo. Al 54’ per proteste ammonito anche Gagliardi.

in un secondo tempo che si presenta come fotocopia del primo, il Genoa cresce alla distanza. Al 57’ Toniato ci prova con un destro al volo tanto forte, quanto centrale e facile presa per Gallo. Al 59’ anche Fini si unisce ai rossoblu che cercano la via del raddoppio: il suo mancino, su servizio di Arboscello, è alto di poco.

All’ora di gioco è tempo di ulteriori cambi per la Primavera rossoblu: dentro Debenedetti per Mosole, con Ambrosini più largo a sinistra e Fini a destra. Bornosuzov e il neo-entrato giocheranno molto vicini fra di loro. Subito dopo il cambio il Pordenone, con un traversone teso che attraversa tutta l’area e trova sul secondo palo Vaccher, va vicinissimo al pareggio.

Al 70’ Fini ci riprova, questa volta con un tiro che in realtà voleva probabilmente essere un crossover: la traiettoria a scendere fa terminare il pallone, difficile da valutare nel suo punto di caduta, sopra la rete. Il portiere la battezza fuori pur avendo la vista offuscata dal sole. Per Fini è l’ultima azione perché al 72’ lascerà il posto a Sarpa.

Come precedentemente, al cambio coincide un’altra azione pericolosissima del Pordenone che viene murato per due volte dal miracoloso portiere rossoblu, Calvani. Al 76’ calcio di rigore per il Genoa per una trattenuta davvero ingenua di Berton si Arboscello, ma dal dischetto Debenedetti si fa neutralizzare da Gallo.

Al minuto 84’ ultimi cambi per Agostini: dentro Ruci e Bolcano al posto di Ambrosini e Boti. La stanchezza inizia a farsi largo in entrambe le squadre: le fatiche saranno prolungate di altri 5’ col recupero segnalato dall’arbitro.

Nel recupero rigore per il Pordenone ed espulsione di Bolcano diretta, senza somma di ammonizioni. Simone Calvani, però, si supera e chiude lo specchio  a Secli lasciando il Genoa sull’uno a zero.

Al triplice fischio, dopo una gara sbloccata a fatica e più sofferta del previsto contro un Pordenone battagliera, il Genoa strappa tre punti fondamentali e sale a quota 51 punti in attesa di conoscere il risultato finale di Monza-Spal e Vicenza-Parma.

 


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