Continua il cammino regolare del Vecchio Balordo in questa Serie B strana, emozionante, fantastica nei risultati inaspettati.

A Pegli tutti sono consapevoli che devono vincere tante partite se vogliono pensare di risalire subito in Serie A, con tutte le modalità. La B è sempre stata un campionato frizzantino e non champagne. La prova che domani dentro le Acciaierie di Terni al Liberati in testa alla classifica c’è la Ternana che non guarda la classifica dall’alto e spera di non vederla mai dal basso mantenendo un solo obiettivo: salvarsi (anche se l’appetito vien mangiando).

La forza del Grifone in casa e fuori casa è stata sin qui quella di avere un approccio più che buono e dare una direzione precisa alle gare giocate senza mai disunirsi anche nelle difficoltà. La forza anche quando non arrivano i gol cercarli e lavorare da squadra.

Tutte le volte nelle difficoltà la squadra ha saputo lavorare insieme, avendo delle individualità alla ricerca della giocata vincente e confermando che il bicchiere non è mezzo pieno, bensì partita dopo partita diventa colmo. La partita di Cosenza ha contribuito ad alzare il livello: oltre la tecnica, la tattica, la qualità c’è anche il carattere.

La partita di Coppa Italia ha fatto vedere cosa passa il convento. Quelli che non giocavano hanno fatto vedere e capire a Blessin  che potrà contare su tutti. Gli altri in panchina hanno avuto una settimana per recuperare energie e lavorare bene per giocare contro la capolista Ternana e poi affrontare prima della prossima sosta del 12 novembre Brescia e Como al Ferraris e Reggina nel mezzo, nuovamente in Calabria.

Il Genoa ha la sua identità: difesa bene e brava  nell’impostazione tattica. Deve migliorare velocizzando nella gestione del gioco da dietro. In fase d’attacco il tutto andrà in porto con una mediana non solo creativa, ma tosta nelle due fasi di gioco.La qualità non mancherà neanche domani sul campo della Ternana e in questa Serie B che non è la Premier farà la differenza. Davanti devono capire che bisogna tirare da tutte le posizioni per trovare il gol  e che l’assist vale come un gol.

In ogni caso, Blessin dimostra che con il suo staff si è accorto di dover cercare ancora degli equilibri, meno dalla gara della svolta di Ferrara con l’obiettivo di giocare sempre  in proiezione offensiva. È un nuovo piano d’azione del Vecchio Balordo che cerca di proteggersi senza barricate cercando il pressing sulla trequarti avversaria per ripartire. Tutto dovrebbe migliorare quando la linea mediana si avvicinerà ancor di più a Coda e compagnia cercando di infilarsi negli spazi sempre chiusi di qualsiasi avversario. La formazione a domani alle 13, difficili novità dall’inizio.

La speranza che l’incontro tra la prima e la seconda in classifica non faccia giocare gli avversari con il braccino tattico corto.

La Ternana contro il Genoa, oltre che sul campo, vorrà mettere in risalto la storia del popolo ternano fuori e dentro il campo da gioco con la concretezza che li distingue in questo momento: Terni è una città dura devota all’acciaio, ai rumori e ai fumi delle fabbriche.

Tutto  questo in questa stagione riemerge su un campo di calcio con cinque vittorie consecutive e il primato in classifica alla nona giornata di campionato.

Il calcio della Ternana è cinico, fatto di contenere e aggredire l’avversario. Il tabellino ne è la conferma con 4 vittorie in trasferta, 2 casalinghe con Reggina e Perugia. Solo un pareggio casalingo con il Cosenza, poi due sconfitte ad inizio stagione in casa dell’Ascoli e del Modena realizzando 16 reti di cui 9 fuori dal Liberati, e subendone 11, solamente una domicilio.

Gli investimenti nel calciomercato a Terni stanno dando risultati semplicemente allungando  i contratti ai giocatori più forti in rosa e ambiti non solo dalla Serie B: si parla di giocatori in mano a Lucarelli dal campionato 2020/2021 quando sono saliti in B con quattro giornate d’anticipo. La Ternana è una squadra  particolare con un carattere solido: non molla ma semplicemente cerca di correre di più degli avversari dopo averli fatti sfogare nel primo tempo, tenendo anche la qualità in panchina per utilizzarla quando ci sono le possibilità con il fiato di dominare la gara per l’ammosciamento degli avversari: la foto delle vittorie in casa del Parma e dell’ultima a Benevento pur essendo sotto di due reti.

Partita preparata perfettamente da Cristiano Lucarelli tenendo conto anche delle 8 assenze ad inizio gara dei ducali e delle 7 delle Streghe per infortuni e squalifiche.

Il suo leader è Palumbo che si carica non solo il centrocampo sulle spalle, ma anche a fase d’attacco giocando da falso trequartista e proponendosi con assist e dribbling alla ricerca della superiorità. Lucarelli utilizza i suoi uomini gol non con il contagocce e li stimola. A Benevento ha iniziato con Donnarumma unica punta, al 60’ e al 72’ sotto nel risultato ha tolto i due centrocampisti Paghera e l’ex Cassata inserendo Moro e Pettinari ribaltando il risultato.

La Ternana ha sofferto tutto il primo contro i quinti di Mister Cannavaro, la forza degli umbri non uscire mai dalla partita con la testa. Bomber Lucarelli in panchina alla fine è stato sintetico: “abbiamo vinto perché abbiamo sfruttato il loro calo fisico”.

Fere, il soprannome non solo dei calciatori ma anche dei tifosi, tradotto nel dialetto significa  “bestie”, quelle che il Vecchio Balordo si troverà sul prato verde e sugli spalti.

È il 4-3-2-1 il modulo preferito da Lucarelli nelle nove gare iniziali della stagione,  a Benevento per fare il sorpasso nel secondo tempo  ha giocato con il 4-2-3-1. Difficilmente Lucarelli vorrà cambiare la squadra che ha vinto nel Sannio. Anche se in settimana Favilli ha spinto per giocare (assente a Benevento), Diakite e Pettinari subentrati hanno dimostrato una buona condizione. Assenti sicuri Capuano, difensore centrale, e il centrale Coulibaly. Sulla via del recupero Agazzi, centrocampista centrale.

Arbitra Doveri di Roma. Il decano della categoria che è riuscito ad avere dall’AIA due ripescaggi e conferme. La prima per immetterlo nel ruolo di Internazionale pur avendo superato i 10 anni di arbitraggio, la seconda lo scorso giugno pur essendo nato nel 1977, ma nel mese di dicembre.

Doveri in questa stagione è stato utilizzato in tre gare dure alla vigilia in Serie A: l’ultima Udinese-Atalanta, in precedenza Salernitana-Lecce e Fiorentina-Juventus. Una anche in Serie B, ossia Pisa-Como.

Ha diretto 200 gare in Serie A e 47 in Serie B. Primo assistente Marco Trinchieri (Milano), secondo Fontemurato (Roma), quarto uomo Bonacina (Bergamo). VAR Di Paolo (VMO) di Avezzano, AVAR Macadino (Pesaro).