È una Serie B bellissima ma non indecifrabile: la differenza in testa alla classifica viene fatta dai gol realizzati e meritatamente in testa con 18 punti ci sono Bari e Reggina, rispettivamente con 18 e 17 reti realizzate. Anche la Ternana di bomber Lucarelli in panchina si accoda con 13 reti, poi Brescia e Frosinone a ruota con 12 e 11 gol nel tabellino marcatori. Nelle prime 6 posizioni della classifica c’è anche il Genoa ma con sole 9 reti realizzate e solamente 5 incassate, un dato interessante da evidenziare rispetto alle altre che lo precedono che, invece, hanno subito il doppio di reti, eccetto la Reggina ferma a 3. In fondo alla classifica ritroviamo il Perugia, mentre Como raggiunge il Pisa. Ma andiamo con le varie partite.

Genoa-Cagliari 0 a 0. L’antipasto della Serie B del venerdì all’ottava giornata di campionato era di lusso alla vigilia, saporito per il Genoa dopo un primo tempo quasi di forza con l’unico neo del gol mancato. La cena a seguire non è riuscita ben cotta, ma insipida per il Vecchio Balordo sempre per la mancanza del gol, anche di deretano. Difficile dire se si tratta di un’altra vittoria casalinga mancata dai Grifoni o un buon punto solo per Liverani che ha salvato la panchina. Lo spettacolo nel secondo tempo è stato fatto dai 26mila presenti e, in particolare, dai 9mila della Nord coadiuvati alla grande da una Sud sempre più piena. In campo per fare lo show, oltre buttarla dentro, bisogna essere in due ma la posta in palio era troppo importante per i sardi e Liverani ha alzato il muro pur avendo in campo qualità. Non a caso ha cercato di sfruttare ogni giro di orologio per fermarlo qualche secondo e minuto in più.

Pisa-Parma 0 a 0. Sotto la Torre pendente i ragazzi di Pecchia si accontentano del pareggio perché hanno visto un altro Pisa dall’arrivo – anzi, dal ritorno – dell’ex allenatore dei playoff dello scorso anno, D’Angelo. Per il Parma il bicchiere continua ad essere mezzo vuoto, anche se la sua rosa da cilindrata superiore, come annunciato ad inizio stagione e dopo l’esperienza negativa dello scorso anno, fa fatica a produrre gioco con la sua qualità.

Frosinone-Spal 2 a 0. Calano il poker di vittorie casalinghe i ciociari. Il Frosinone vince con un’altra magia di Caso che salta due avversari a centrocampo e fulmina il portiere Alfonso. Poi chiude la gara con affanno al 42’ del secondo tempo con un calcio di punizione dal limite. Fanno fatica gli estensi a creare palle gol e quando riescono le battezzano male.

Venezia-Bari 1 a 2. Il Penzo continua ad essere terra di conquista per gli avversari del Venezia, questa volta è toccato al Bari, una macchina da gol con Cheddira capocannoniere con 8 reti e anche Antonucci che ha sbloccato la gara al primo minuto del secondo tempo con un cucchiaio pieno di veleno e mortifero per gli uomini di Javorcic. Protagonista negativo per i lagunari l’arbitro Giua di Olbia e il VAR: gli arancioneroverdi reclamano due rigori. La differenza tra Venezia e Bari è stata la voglia di vincere e fare risultato dei galletti alla quarta vittoria di fila. E un Venezia troppo lento.

Ternana-Palermo 3 a 0. Lucarelli, il bomber in panchina, infierisce contro i rosanero di Corini. I gol tutti nella ripresa per un Palermo al quinto KO nelle ultime sei gare. Contestati i palermitani dai propri sostenitori a fine gara. Di Mariano, il nipote di Totò Schillaci, ha provato da solo a difendere i compagni ma è stato subito zittito dai supporter rosanero: “stai zitto e gioca”. Troppo facile la gara per Lucarelli e i suoi ragazzi contro una squadra rimasta in Sicilia.

Ascoli-Modena 1 a 2.  I canarini vincono anche in trasferta all’ultimo minuto di gioco dopo che Tesser, il tecnico aveva indovinato le sostituzioni grazie anche all’Ascoli ridotto in dieci uomini dal 75’ di gioco, aveva mandato in campo altri attaccanti. Bucchi ha sbagliato a non sostituire Bellusci ammonito al 2’ di gioco e perdonato, prima del rosso, almeno due volte dall’arbitro Serra di Torino.

Brescia-Cittadella 1 a 1. Le scorie della pesante sconfitta di Bari hanno lasciato il segno nella squadra di Clotet che ha pensato prima a non prenderle contro un Cittadella andato a nozze risultando inattaccabile.

Reggina-Cosenza 3 a 0. Il derby calabrese è stato ad appannaggio di quelli dello Stretto troppo più forti dei silani. Inzaghi ha fatto la gara sulle corsie laterali dove Menez con le giocate individuali è stato protagonista offrendo assist e gol. Il Cosenza per limitare i danni ha cercato il possesso pallone affidandosi solo alle ripartenze di Larrivey. Inzaghi per uscire dal tentativo di limitare le chiusure delle linee avversarie ha mandato in campo Hernani: la qualità al posto di Crisetig più portato a chiudere e difendere.

Como-Perugia 1 a 0. Primi tre punti per i lariani contro un Perugia che non ha mai tirato in porta. Baldini ha cambiato subito il modulo 3-4-1-2 e ha finto la gara con 4 attaccanti. Il Perugia ultimo in classifica con 4 punti, il Como sempre in zona playout raggiunge il Pisa a 6 punti.

Südtirol-Benevento 1 a 1. Giusto il pareggio tra gli altoatesini e le streghe del Sannio. Primo tempo a favore di Cannavaro, al secondo pareggio dal debutto in panchina alla settima giornata. Secondo tempo tutto per gli uomini di Bisoli. Primo tempo equilibrato con poche occasioni da gol da ambo le parti, ma il Benevento con un’abile punizione di Ciano riesce a mettere il compagno Pastina in condizione di ribadire il pallone in rete. Nel secondo tempo gli uomini di Bisoli, che in cinque gare hanno collezionato 11 punti dopo aver perso le prime 3 gare di campionato, hanno raggiunto il pareggio creando più occasioni dei campani.