Dopo i festeggiamenti per il compleanno numero 129, il Genoa si prepara a tornare in campo nell’anticipo di domani sera contro il Palermo. Alla vigilia del match, Eugenio Corini, tecnico dei rosanero, ha parlato in conferenza stampa: “Io penso sempre che l’avversario sia una conseguenza. Vorrei che i miei giocatori dicessero che ogni partita si prepara al meglio. Sicuramente abbiamo la consapevolezza di avere di fronte un avversario molto forte, che probabilmente è la più accreditata per la promozione insieme a Parma e Cagliari, sia per la lunghezza della rosa che per valori assoluti. L’abbiamo preparata come avremmo fatto se l’avversario fosse stato un altro. Voglio una risposta dopo quanto accaduto a Reggio. Soprattutto serve il controllo emotivo su quello che accade, se perdi il controllo la fase tattica vale poco: quindi controllo emotivo, reazione caratteriale, voglia di stare dentro le difficoltà, per saper leggere la partita e trovare la chiave giusta quando tocca a te far male all’avversario. Ho già detto alla squadra chi giocherà domani: al posto di Bettella (squalificato, ndr) giocherà Marconi“.

Corini ha poi detto cosa si aspetta dalla sua squadra in vista della partita di domani: “Voglio vedere una squadra che è capace di soffrire insieme. Se facciamo un’ottima fase difensiva possiamo creare delle difficoltà e trovare spazi. Loro hanno un sistema di gioco dove creano tanta densità centrale con le due punte e i due esterni che vengono a giocare come trequartisti. Spingono poi con i laterali bassi e ti attaccano con tantissimi giocatori. Dobbiamo fare la partita come l’abbiamo preparata, per pressare bene con i nostri centrocampisti e coprire bene l’ampiezza. Allo stesso tempo dobbiamo predisporci per lavorare bene in contrattacco, dove possiamo trovare degli spazi sui quali possiamo fare all’avversario. L’abbiamo preparata sia dal punto di vista tecnico-tattico e anche dal punto di vista prettamente caratteriale Sfida tra Coda e Brunori? Massimo io ho avuto la fortuna di allenarlo un anno a Lecce ed è stato capocannoniere: ha grandi qualità perché sa calciare sia di destro che di sinistro, come sono giocatori importanti del Genoa Sabelli e Jagiello che ho avuto il piacere di allenare a Brescia. Brunori approccia l’allenamento in maniera sempre molto intensa, con un atteggiamento che porta in scia tutto il resto della squadra. E’ diventato anche capitano nella scorsa partita, in pochi mesi è cresciuto tantissimo. E’ una sfida intrigate con Massimo, e io spero che il nostro Matteo la vinca”.


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