Non era successo nulla nelle due gare perse in precedenza, non è successo nulla nella quaterna rifilata a Sarri e Immobile. Lo ha sottolineato anche mister Blessin. Il cantiere Blessin c’è, il risultato è arrivato.

Il cantiere di Blessin e del suo staff è solo all’inizio, ma i motivi per poter sorridere ci sono. Le sensazioni sono state positive come nelle precedenti gare con Lucerna e Mallorca, anche senza gol, e la parola “lavori in corso” sarà ben stampata in testa a tutta la squadra dirigenziale presente ai confini tra Austria e Germania. Sono tutti sono consapevoli che la squadra va completata con qualche innesto, non tanti, e che andrà anche sfoltita la rosa.

Il clima che si è respirato in questi giorni di preparazione è positivo. Il merito è di Blessin che dal primo allenamento grazie al suo mantra, quello di far dimenticare la scorsa stagione, ha creato un clima positivo che ha generato entusiasmo dentro e fuori dalla squadra.

I 14mila e passa abbonati ne sono la testimonianza, la voglia di riempire la Sud per adesso è solamente sui social con 400 abbonamenti staccati. Il Vecchio Balordo contro la Lazio ha accompagnato il solito pressing con buon recupero del pallone, con il team pronto a velocizzare il gioco, cercando spesso la giocata sulle corsie laterali e i relativi cross.

A beneficiarne di tutto è stato “sentenza” Coda che si è portato a casa il pallone con tre gol realizzati in tre diverse modalità: stop in mezzo a tre laziali e tiro ad incrociare sul palo opposto; smarcamento in zona luce su cross intelligente di Ekuban; visione e percezione della porta dai 16 metri avversari.

Oggi, al ritorno in Liguria, il bilancio è positivo, soprattutto per la grande attenzione alla parte atletica, anche se oggi si leggerà che è merito dei cinque giorni di preparazione in più rispetto all’Aquila, senza però dimenticare i dettami tecnici e le idee di gioco, che poco hanno da dividere con i numeri di modulo. Difficilmente lo scorso anno abbiamo visto il possesso pallone dei rossoblu a quarti.

Il Genoa di Blessin è un laboratorio e le sue idee vengono condivise nel gruppo. E sempre nel gruppo c’è la consapevolezza della risalita immediata, della necessità di una partecipazione attiva in un’estate particolare tra caldo e afa, dove Blessin predica nelle conferenze stampa varietà e molteplicità, ma utilizza il principio della metodicità con lavori che sono stati fatti in precedenza. Spiega in tre lingue con l’aiuto dei suoi collaboratori, Murgita e compagnia,  cercando di spiegare con semplicità e chiarezza quello che vuole in particolare sul tempo e sullo spazio, sulle modalità di gioco con pochi o aumentando i “tocchi” di gioco. In ogni allenamento in palestra e sul campo si cerca sempre di tenere conto delle capacità di risposte tecniche, fisiche e di personalità del materiale a disposizione.

È vero, il Genoa è pronto al 90% come dicono i dirigenti, considerato che all’appello mancano Sturaro. Ilsanker, Kallon e Yalçin a mezzo servizio. Esaminate le positività, Spors e Ottolini dovranno lavorare con qualche innesto di qualità nella fase offensiva. Il Genoa, Spors, Ottolini e Blessin non possono ripetere l’errore degli ultimi almeno 4 anni, quello di avere centrocampisti quasi con le stesse caratteristiche in fase offensiva.

Al Vecchio Balordo serve un altro Barak, la mezzala, quel centrocampista che si carica sulle spalle il passaggio dalla fase difensiva a quella offensiva. Viste alcune nazionali nella recente Nations League questo genere di calciatori ci sono. Si parla anche di nazionali  vicine al mercato e al territorio del nord di Spors e Ottolini. Si parla di calciatori giovani, vicini alle caratteristiche di Barak, uomo plusvalenza passato dai 2 milioni e mezzo di euro quando militava nello Slavia Praga, cinque anni, ai 20 milioni di questo calciomercato.

Nel Genoa visto tanta quantità nel recuperare il pallone negli ultimi 25/30 metri, adesso occorre qualità per permettere alla squadra di essere lucida e precisa in fase realizzativa. Troppi i gol mancati nel passato per tale manchevolezza: i valori tecnici nel calcio hanno sempre fatto la differenza.

La partita con la Lazio ha fatto capire che avere Coda significa renderlo nuovamente partecipe in prima linea alla prossima classifica cannonieri. Avere Coda, che non sarà un centravanti moderno per quanto riguarda km percorsi, tocchi, sponde ma è letale per tutte le squadre dentro l’area di rigore non si potrà lasciar solo nella solitudine delle difese avversarie, anche se nel passato ha fatto vedere di avere la forza di resistere e non di deprimersi se non arriva il gol. A tal proposito, il lavoro di Blessin sta maturando e darà dei frutti.

La speranza è che la vittoria contro la Lazio porti serenità anche fuori da Pegli. Blessin in discussione fuori e dentro dal Pio: continuare a parlare alla Tex Willer con lingua biforcuta alimentando “sgobb” non serve.

Le analisi in questo particolare momento della stagione lasciano il tempo che trovano come le sconfitte, i pareggi e le vittorie. Troppo lungo il calciomercato per emettere sentenze,  senza dimenticarsi poi che tutte le squadre inizieranno a giocare prima di ferragosto: il calcio avvisato dovrà essere mezzo salvato entro il 1 settembre 2022.

Keep calm Grifoni! Gli spazi e i tempi di gioco contro il Genoa nel prossimo futuro non saranno ampi. Blessin e il suo staff sono i primi ad averlo capito predicando duttilità, cambiando in corso di partita con la contaminazione di moduli e con l’elasticità degli interpreti al fine di cercare di fare risultato.

Piccola nota a margine: bello aver visto un arbitro internazionale (Felix Brych) arbitrare il Vecchio Balordo.

E bello anche sentire una cronaca diversa su Helbiz che non ha reso complicato e difficile uno sport popolare come il calcio: si è parlato in modo semplice, senza abuso di termini inglesi non comuni e parlando troppo con nozioni di calcio assurdi.