Questa sera, dopo la matematica retrocessione arrivata dopo la sconfitta di Napoli, i tifosi del Genoa si sono ritrovati in assemblea sotto la Gradinata Nord. Non una novità considerato che la tifoseria organizzata rossoblu lo aveva annunciato già con una settimana di anticipo, senza ancora conoscere il destino del Grifone.

Si parte da quanto accaduto al Maradona. Di fronte a circa 500 tifosi, intorno alle ore 21.20, parte subito un “eravamo qui con il Genoa in B, ora siamo qui per portare in A tutta la città” che sarà il coro più gettonato della serata.

Si prosegue coi ringraziamenti a chi è venuto e per cosa è stato fatto quest’anno a livello di tifo. “I genoani hanno vinto, insegnando a tifare a tutta Italia” viene specificato durante l’assemblea. Un’assemblea alla cui base si parla di orgoglio, l’orgoglio di essere genoani. Genoani che già da ora mettono in conto di seguire la squadra ovunque, in casa e trasferta, anche nella prossima stagione di Serie B.

Si passa poi alle iniziative per le prossime settimane. “Dobbiamo imbandierare la città: non siamo affatto morti e dobbiamo farlo vedere a tutti” viene ribadito in assemblea. In tal senso, viene richiesto di venire prima allo stadio per la coreografia, possibilmente con la maglia del Genoa.

L’idea che emerge in vista di sabato è anche quella di fare un corteo. Il corteo, che vuole essere una risposta numerica e di tifo al funerale inscenato ieri, si farà dopo la partita. Il corteo partirà dalla Gradinata Nord e si sposterà fino a De Ferrari.

Verrà chiesta a tutti i club la presenza al corteo. Inoltre, per il prossimo anno, l’idea è lasciare una parte di abbonamenti ai ragazzini visto la massiccia presenta di quest’anno in Nord.  In ultimo, viene annunciato che  se i giocatori dopo la gara col Bologna dovessero venire sotto la Nord, i tifosi volteranno loro le spalle. L’assemblea si conclude dopo oltre un’ora.


Genoa-Bologna, parte la prevendita dei biglietti. Gradinate a 2€