Al termine del buon pareggio interno contro la Roma capolista, Jacopo Sbravati, vice allenatore del Genoa Primavera, ha commentato la sfida ai nostri microfoni.

Sbravati Junior, un debutto importante contro la capolista al posto di Chiappino influenzato. Avete fatto una bella partita contro la prima in classifica.

Ne usciamo ora dallo spogliatoio perché abbiamo fatto i complimenti ai ragazzi, perché la grande prestazione di oggi nasce da questi tre o quattro allenamenti dove non è mai mancata la concentrazione, la voglia di darsi conforto uno con l’altro. Siamo tutti consapevoli del momento e che la situazione in classifica ci mette al momento ai playout. Non ci aspettavamo di arrivare a questa situazione oggi, però ne siamo consapevoli e sappiamo cosa serve per uscirne. La partita di oggi è stata ad un’intensità molto alta, non si sono risparmiati niente. Siamo riusciti a difendere un risultato che per larghi tratti della partita pensavamo di portare a casa. Ci siamo accontentati alla fine perché vedevamo che le difficoltà c’erano e un tempo è meglio che zero. Quando non si riesce a vincere non bisogna perdere“.

Siete dentro i playout ma nel girone d’andata siete andati benissimo. Poi avete giocato non so quante partite una dietro l’altra. La differenza con le altre squadre come Lecce e Napoli è che sembrano abbiano cambiato mezza squadra rispetto all’andata.

Più che nei giocatori hanno cambiato l’atteggiamento. Adesso la quota salvezza si è alzata a livelli imbarazzanti. In questo momento è quasi più alta la media punti delle ultime sette che delle prime sette. Sicuramente a noi è mancato qualcosa, ma ci sono anche i meriti delle altre perché sia Lecce che Napoli stanno facendo risultati importanti. Noi ne siamo consapevoli e quindi dobbiamo mettere dei punti dentro. Sul girone d’andata sono d’accordo: il 12 febbraio, dopo la vittoria di Pescara, eravamo quarti. Non dobbiamo andare in frustrazione, abbiamo accettare il momento e fare qualcosa. Giovedì abbiamo fatto una bella chiacchierata, ci siamo guardati in faccia e tutti quanti ci siamo detti di fare quadro e pedalare. L’obiettivo è unico, tanti di questi ragazzi andranno nel calcio dei grandi, alcuni rimarranno, però in questo momento c’è un unico obiettivo per tutti. Approfitto per ringraziare Proietto, De Prà e Roselli e i sanitari che sono stati molto disponibili. Questo punto è per il mister Chiappino che è a casa con la febbre“.

Tutti voi (Chiappino, Sbravati Senior, Taldo) avete una missione, che non è quella di fare carriera, ma di costruire i giocatori. Ci provate a fare questo fra tutti.

Ne ho parlato prima anche con mister De Rossi. La nostra missione è quella. Purtroppo questa categoria, con l’aspetto delle retrocessioni, porta alcuni vantaggi perché alza la competitività, però spesso e volentieri ti fa perdere di vista quello che è l’obiettivo principale, che è la formazione. Noi cerchiamo di dare priorità a quello, come credo tutte le altre società, ma dobbiamo anche a volte pensare al risultato. La formazione rimane la nostra priorità sotto ogni punto di vista, anche quello caratteriale. Oggi, se c’è un aspetto dove siamo venuti fuori alla stragrande è proprio il carattere, che nel calcio dei grandi è una qualità straordinari. Poi ci colleghiamo a tutti gli aspetti individuali, la crescita tecnico-tattica, oltre che fisica. A tutto tondo è sicuramente il nostro obiettivo“.


Genoa-Cagliari, diramata la lista convocati. Fuori Criscito, Maksimovic e Piccoli